Quest’anno la Giornata Mondiale della Fauna Selvatica sarà celebrata con il tema “Sostenere la vita sulla Terra”, in linea con alcuni OSS dell’Agenda ONU al 2030, ma senza un cambiamento trasformativo sarà difficile conservare la biodiversità faunistica, sempre più erosa dalle attività umane.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 3 marzo, giorno della firma della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES), come la Giornata mondiale della fauna selvatica (World Wordlife Day) per celebrare e aumentare la consapevolezza dell’importanza degli animali selvatici e delle piante spontanee del mondo.
Quest’anno la Giornata Mondiale della Fauna Selvatica sarà celebrata sotto il tema “Sostenere la vita sulla Terra” (Sustaining all life on Earth), in linea con gli Obiettivi 1 (Sconfiggere la povertà),12 (Consumo e produzione responsabili), 14 (Vita sott’acqua) e 15 (Vita sulla terra) dell’Agenda ONU al 2030.
La Terra ospita innumerevoli specie di fauna e flora, troppe per tentare persino di enumerarle. Storicamente, abbiamo dipeso dalla continua interazione e interconnessione tra tutti gli elementi della biosfera per tutti i nostri bisogni: l’aria che respiriamo, il cibo che mangiamo, l’energia che usiamo e i materiali di cui abbiamo bisogno per tutti gli scopi. Tuttavia, l’insostenibilità delle attività umane e lo sfruttamento eccessivo delle specie e delle risorse naturali stanno mettendo in pericolo la biodiversità del mondo. Quasi un quarto di tutte le specie sono attualmente a rischio di estinzione nei prossimi decenni.
Il 2020 denominato come “il super-anno della biodiversità“, perché dopo la COP13 della CMS in India lo scorso febbraio, in giugno avrà luogo in Portogallo l’Ocean Summit, a settembre a New York il Vertice ONU sulla Natura, e in ottobre in Cina, coronavirus permettendo, Conferenza della Parti (COP15) della Convenzione ONU sulla Diversità Biologica (CBD) che dovrà adottare la nostra Strategia per il prossimo decennio (Post- 2020 Global Biodiversity Framework), per la definizione della quale si è concluso sabato 29 febbraio 2020 a Roma presso la FAO la seconda riunione del gruppo di lavoro, con promettenti progressi offrendo un’opportunità unica per realizzare un cambiamento trasformativo per la conservazione e l’uso sostenibile delle specie di animali e delle piante selvatiche.
“Man mano che la nostra popolazione e le nostre esigenze continuano a crescere, continuiamo a sfruttare le risorse naturali, comprese le piante e gli animali selvatici e i loro habitat, in modo insostenibile – ha dichiarato nel suo messaggio per l’occasione, il Segretario generale ONU, Antonio Guterres – Sfruttando eccessivamente la fauna selvatica, gli habitat e gli ecosistemi, l’umanità sta mettendo in pericolo sia se stessa che la sopravvivenza di innumerevoli specie di piante e animali selvatici. Oggi, quasi un quarto di tutte le specie del Pianeta è in pericolo di estinzione nei prossimi decenni. In questa Giornata mondiale della fauna selvatica ricordiamo a noi stessi il nostro dovere di preservare e utilizzare in modo sostenibile la vasta varietà di vita sul pianeta. Promuoviamo un rapporto più attento, premuroso e sostenibile con la natura. Un mondo fiorente di biodiversità fornisce le basi di cui abbiamo bisogno per raggiungere i nostri obiettivi di sviluppo sostenibile di un mondo di dignità e opportunità per tutte le persone su un pianeta sano”.
Per la Giornata mondiale della fauna selvatica, l’ONU ha messo a disposizione kit, un breve video, creato per l’occasione dalla Convenzione per la Diversità Biologica (CBD) e il film show-case della CITES, il cui Segretariato è stato designato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite come facilitatore globale per le celebrazioni annuali della Giornata mondiale della fauna selvatica, in collaborazione con le altre organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite.