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Emissioni record di CO2 nel 2021: altro che Build Back Better!

L’ultimo Rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) sulle emissioni globali del settore energetico indica che nel 2021 si sono registrate emissioni record, denunciando che il mondo non sta rispettando i propositi di dar vita ad una ripresa economia sostenibile e resiliente.

Le emissioni globali di anidride carbonica legate all’energia sono aumentate del 6% nel 2021, raggiungendo il livello record di 36,3 miliardi di tonnellate, poiché l’economia mondiale è rimbalzata fortemente dalla crisi del Covid-19 e ha fatto molto affidamento sul carbone per alimentare tale crescita.

I propositi di Building Back Better (BBB) per una ripresa globale post-Covid-19 sostenibile e resiliente a futuri shock non si stanno materializzando, e la riprova viene dal nuovo RapportoGlobal Energy Review: CO2 Emissions in 2021”, che l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ha pubblicato l’8 marzo 2022.

I dati sulle emissioni globali di CO2 del settore energetico, uno dei rapporti di punta dell’Agenzia, si basano sull’analisi dettagliata dell’IEA regione per regione e combustibile per combustibile, attingendo agli ultimi dati ufficiali nazionali e ai dati energetici, economici e meteorologici pubblicamente disponibili. Combinata con le stime delle emissioni di metano , pubblicate dall’IEA, e le stime delle emissioni di protossido di azoto e di CO2 correlate al flaring, l’analisi mostra che le emissioni complessive di gas serra per la produzione di energia sono salite nel 2021 al livello più alto mai raggiunto.

L’aumento delle emissioni globali di CO2 di oltre 2 miliardi di tonnellate è stato il più grande nella storia in termini assoluti, compensando di gran lunga il declino correlato al Covid-19 dell’anno precedente. La ripresa della domanda di energia nel 2021 è stata accentuata dalle condizioni meteorologiche e di mercato energetico avverse, in particolare per i picchi dei prezzi del gas naturale, che hanno determinato un maggior utilizzo del carbone, nonostante la produzione di energia rinnovabile abbia registrato la sua più grande crescita di sempre.  

I numeri chiariscono che la ripresa economica globale dalla crisi del Covid-19 non è stata la ripresa sostenibile che il Direttore esecutivo dell’IEA Fatih Birol aveva chiesto durante le prime fasi della pandemia nel 2020, come peraltro aveva denunciato il Sustainable Recovery Tracker 2021 dello scorso luglio, per monitorare i Piani di ripresa dei Governi.

Variazione annuale delle emissioni di CO2 da combustione del settore energetico e dei processi industriali nel periodo 1900-2021

Secondo l’IEA, il mondo dovrebbe ora garantire che il rimbalzo globale delle emissioni nel 2021 è stato un evento unico e che una transizione energetica accelerata possa contribuire alla sicurezza energetica globale e alla riduzione dei prezzi dell’energia per i consumatori.

La guerra in Ucraina ha dimostrato che la dipendenza da fonti fossili è rischiosa in termini di sicurezza di approvvigionamenti e di prezzi accessibili per i consumatori. Tant’è che la l’UE ha appena adottato la proposta di piano REPowerEU per “essere indipendenti dal petrolio, dal carbone e dal gas russi […] e accelerare la transizione verso l’energia pulita”.

Dal report dell’IEA emerge che il carbone ha rappresentato oltre il 40% della crescita complessiva delle emissioni globali di CO2 nel 2021, raggiungendo il massimo storico di 15,3 miliardi di tonnellate. Le emissioni di CO2 del gas naturale sono rimbalzate ben al di sopra dei livelli del 2019 a 7,5 miliardi di tonnellate. Con 10,7 miliardi di tonnellate, le emissioni di CO2 del petrolio sono rimaste significativamente al di sotto dei livelli pre-pandemia a causa della limitata ripresa dell’attività di trasporto globale nel 2021, principalmente nel settore aereo. 

Nonostante il rimbalzo dell’uso del carbone, le fonti di energia rinnovabile e l’energia nucleare hanno fornito una quota maggiore della produzione globale di elettricità rispetto al carbone nel 2021. La generazione da fonti rinnovabili ha raggiunto il massimo storico, superando gli 8 000 terawattora (TWh) nel 2021, 500 TWh al di sopra del livello del 2020. La produzione eolica e solare fotovoltaica è aumentata rispettivamente di 270 TWh e 170 TWh, mentre la produzione idroelettrica è diminuita a causa degli effetti della siccità, in particolare negli Stati Uniti e in Brasile.

L’uso del carbone per la generazione di elettricità nel 2021 è stato trainato dai prezzi record del gas naturale. I costi di esercizio delle centrali a carbone esistenti negli Stati Uniti e in molti sistemi energetici europei sono stati considerevolmente inferiori a quelli delle centrali a gas per la maggior parte del 2021. Il passaggio da gas a carbone ha aumentato di oltre 100 milioni di tonnellate le emissioni globali di CO2 dalla produzione di elettricità, in particolare negli Stati Uniti e in Europa, dove la concorrenza tra centrali a gas e a carbone è più serrata.

Il rimbalzo delle emissioni globali di CO2 al di sopra dei livelli pre-pandemia è stato in gran parte trainato dalla Cina, dove sono aumentate di 750 milioni di tonnellate tra il 2019 e il 2021. La Cina è stata l’unica grande economia a registrare una crescita economica sia nel 2020 che nel 2021. Gli aumenti delle emissioni in quei due anni in Cina hanno più che compensato il calo aggregato nel resto del mondo nello stesso periodo. Nel 2021, le emissioni di CO2 della Cina sono aumentate di oltre 11,9 miliardi di tonnellate, rappresentando il 33% del totale globale.

L’aumento delle emissioni della Cina è il risultato in gran parte di un forte aumento della domanda di elettricità che dipendeva fortemente dall’energia a carbone. Con una rapida crescita del PIL e un’ulteriore elettrificazione dei servizi energetici, la domanda di elettricità in Cina è cresciuta del 10% nel 2021, più velocemente della crescita economica dell’8,4%. Questo aumento della domanda di quasi 700 TWh è stato il più grande mai registrato in Cina. Superando l’aumento dell’offerta da fonti a basse emissioni, il carbone è stato utilizzato per soddisfare più della metà dell’aumento della domanda di elettricità. Ciò nonostante il paese ha visto nel 2021 anche il suo più grande aumento mai registrato nella produzione di energia rinnovabile nel 2021.

Le emissioni di CO2 in India sono fortemente rimbalzate nel 2021, superando i livelli del 2019, trainate dalla crescita dell’uso del carbone per la generazione di elettricità. La generazione a carbone ha raggiunto il massimo storico in India, balzando del 13% al di sopra del livello del 2020. Ciò è in parte dovuto al fatto che la crescita delle energie rinnovabili è rallentata fino a un terzo del tasso medio registrato nei cinque anni precedenti.

La produzione economica globale nelle economie avanzate è tornata ai livelli pre-pandemia nel 2021, ma le emissioni di CO2 sono aumentate in modo meno marcato, segnalando una traiettoria costante di declino strutturale. Le emissioni di CO2 negli Stati Uniti nel 2021 sono state del 4% inferiori al livello del 2019. Nell’UE sono state inferiori del 2,4%. In Giappone, le emissioni sono diminuite del 3,7% nel 2020 e sono rimbalzate meno dell’1% nel 2021.

Su base pro capite, le emissioni di CO2 nelle economie avanzate sono scese in media a 8,2 tonnellate e sono ora al di sotto della media di 8,4 tonnellate in Cina, sebbene permangano ampie differenze tra le economie avanzate.

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