Energia Politica

REPowerEU: il Piano per porre fine alla dipendenza dal gas russo

La Commissione UE con REPowerEU propone un Piano per far diventare l’Unione “indipendente dal petrolio, dal carbone e dal gas russi”, ma a breve termine continuerà la dipendenza dai combustibili fossili, mentre “è giunto il momento di passare alle fonti rinnovabili alla velocità della luce”.

La Commissione UE con la ComunicazioneREPowerEU: Joint European action for more affordable, secure and sustainable energy”, adottata l’8 marzo 2022, ha proposto un Piano per affrancare l’Europa dai combustibili fossili russi ben prima del 2030.

Una Comunicazione sull’energia era stata prevista per i primi di marzo, ma dopo la guerra in Ucraina ha Commissione ha preso tempo per adattarla ai nuovi scenari  che hanno evidenziato la necessità di una transizione più rapida verso l’energia pulita, come chiesto anche da organizzazioni di imprese europee.

L’UE importa il 90 % del gas che consuma e la Russia fornisce circa il 45 % di tali importazioni, in percentuali variabili tra i diversi Stati membri. Dalla Russia provengono anche circa il 25 % delle importazioni di petrolio e il 45 % delle importazioni di carbone.

Percentuali di gas importato in UE nel 2021 (fonte: Commissione UE)

Negli ultimi mesi il pacchetto di misure della Commissione sui prezzi dell’energia, adottato nell’ottobre 2021, ha aiutato i cittadini e le imprese a far fronte agli aumenti dei costi dell’energia, e 25 Stati membri hanno adottato provvedimenti in linea con il pacchetto di misure che stanno già alleggerendo le bollette energetiche di oltre 70 milioni di famiglie e di vari milioni di microimprese e PMI.

“Dobbiamo diventare indipendenti dal petrolio, dal carbone e dal gas russi – ha affermato la Presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen Non possiamo assolutamente fare affidamento su un fornitore che ci minaccia esplicitamente. Dobbiamo agire ora per attenuare l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia, diversificare le fonti di approvvigionamento di gas per il prossimo inverno e accelerare la transizione verso l’energia pulita. Quanto più velocemente passeremo alle energie rinnovabili e all’idrogeno, associati a una maggiore efficienza energetica, tanto più velocemente saremo di fatto indipendenti e in controllo del nostro sistema energetico. Discuterò le idee della Commissione con i leader europei a Versailles nel corso di questa settimana e mi impegnerò poi per attuarle rapidamente con la mia squadra”.

Il piano delinea inoltre una serie di misure volte a rispondere all’aumento dei prezzi dell’energia in Europa e a ricostituire le scorte di gas per il prossimo inverno. Da vari mesi l’Europa si trova ad affrontare un aumento dei prezzi dell’energia, ma ora l’incertezza sull’approvvigionamento sta aggravando il problema. L’obiettivo di REPowerEU e di diversificare le fonti di approvvigionamento di gas, accelerare la diffusione di gas rinnovabili e sostituire il gas nel riscaldamento e nella produzione di energia.

Seconda la Commissione UE sarebbe possibile “ridurre di due terzi la domanda dell’UE di gas russo entro la fine dell’anno”, un obiettivo più ambizioso di quello previsto dal Piano in 10 punti, avanzato qualche giorno fa dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), con cui si ridurrebbe di un terzo entro l’anno.

Dopo quelli dell’ottobre scorso, con REPowerEU la Commissione presenta agli Stati membri ulteriori orientamenti che confermano la possibilità di regolamentare i prezzi in circostanze eccezionali e definiscono le modalità con cui gli Stati membri possono ridistribuire ai consumatori le entrate derivanti dagli elevati profitti del settore energetico e dallo scambio di quote di emissione.

Le norme dell’UE in materia di aiuti di Stato offrono poi agli Stati membri la possibilità di fornire sostegno a breve termine alle imprese colpite dai prezzi elevati dell’energia e di contribuire a ridurne l’esposizione alla volatilità dei prezzi dell’energia a medio-lungo termine. A seguito di una consultazione su modifiche mirate degli orientamenti in materia di aiuti di Stato relativi al sistema di scambio di quote di emissione, la Commissione consulterà gli Stati membri anche in merito alla necessità e all’ambito di applicazione di un nuovo quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato che consenta di fornire aiuti alle imprese colpite dalla crisi, in particolare quelle che devono far fronte a costi energetici elevati.

È giunto il momento di affrontare le nostre vulnerabilità e di diventare rapidamente più indipendenti nelle nostre scelte energetiche – ha dichiaratoFrans Timmermans, Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo – “È giunto il momento di passare alle fonti rinnovabili alla velocità della luce: le fonti rinnovabili sono una fonte di energia a basso costo, pulita e potenzialmente infinita e, invece di finanziare l’industria dei combustibili fossili altrove, creano posti di lavoro qui. La guerra di Putin in Ucraina dimostra l’urgenza di accelerare la transizione verso l’energia pulita“. 

La Commissione UE intende presentare entro aprile una proposta legislativa che prevedache gli impianti di stoccaggio sotterraneo di gas in tutta l’UE siano riempiti per almeno il 90 % della capacità entro il 1º ottobre di ogni anno. La proposta comporterebbe il monitoraggio e l’applicazione dei livelli di riempimento e integrerebbe accordi di solidarietà tra gli Stati membri. Al contempo, la Commissione prosegue l’indagine sul mercato del gas in risposta alle preoccupazioni su potenziali distorsioni della concorrenza da parte degli operatori, in particolare Gazprom.

Per affrontare la questione dell’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia, la Commissione esaminerà tutte le possibilità per l’adozione di misure di emergenza volte a limitare l’effetto di contagio dei prezzi del gas sui prezzi dell’energia elettrica, ad esempio stabilendo limiti di prezzo temporanei. Valuterà inoltre le possibili soluzioni per ottimizzare l’assetto del mercato dell’energia elettrica tenendo conto della relazione finale dell’Agenzia dell’UE per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (ACER) e di altri contributi relativi ai vantaggi e svantaggi dei meccanismi alternativi di tariffazione per mantenere l’energia elettrica a prezzi accessibili, senza perturbare l’approvvigionamento e gli ulteriori investimenti nella transizione verde.

Con REPwerEU la Commissione UE ritiene di poter uscire gradualmente dalla dipendenza dei combustibili fossili provenienti dalla Russia ben prima del 2030, rafforzando al contempo la resilienza del sistema energetico dell’UE nel suo complesso e sarà basato su due pilastri: 
diversificare gli approvvigionamenti di gas, grazie all’aumento delle importazioni (GNL e via gasdotto) da fornitori non russi, aumentando i volumi di produzione e di importazione di biometano e idrogeno rinnovabile;
ridurre più rapidamente l’uso dei combustibili fossili nell’edilizia, anche abitativa, nell’industria e a livello di sistema energetico grazie a miglioramenti dell’efficienza energetica, all’aumento delle energie rinnovabili e all’elettrificazionesuperando le strozzature infrastrutturali.

La piena attuazione delle proposte contemplate dal Pacchetto “Fit for 55” , secondo la Commissione  ridurrebbe il nostro consumo annuo di gas fossile dell’UE del 30 %, l’equivalente di 100 mld di m3, entro il 2030. Con le misure previste da REPowerEU si potrebbe eliminare gradualmente l’utilizzo di almeno 155 mld di m3 di gas fossile, equivalenti al volume importato dalla Russia nel 2021Quasi due terzi di tale riduzione possono essere conseguiti entro un anno, ponendo fine all’eccessiva dipendenza dell’UE da un unico fornitore.

La Commissione propone di collaborare con gli Stati membri per individuare i progetti più idonei a conseguire tali obiettivi, sulla base dell’ampio lavoro già svolto sui piani nazionali per la ripresa e la resilienza.

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha aggravato la situazione della sicurezza dell’approvvigionamento e portato i prezzi dell’energia a livelli senza precedenti – ha concluso Kadri Simson, Commissaria UE per l’Energia – Per le restanti settimane di quest’inverno l’Europa dispone di quantità di gas sufficienti, ma dobbiamo ricostituire urgentemente le riserve per il prossimo anno. La Commissione proporrà pertanto che entro il 1º ottobre gli impianti di stoccaggio di gas nell’UE siano riempiti almeno al 90 %. Abbiamo inoltre delineato la regolamentazione dei prezzi, gli aiuti di Stato e le misure fiscali intesi a proteggere le famiglie e le imprese europee dall’impatto dei prezzi eccezionalmente elevati“. 

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