Cambiamenti climatici Sostenibilità

United in Science 2023: i cambiamenti climatici minacciano gli OSS

Secondo il Rapporto “United in Science 2023”, pubblicato alla vigilia del Summit ONU sullo stato di attuazione dell’Agenda 2030, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile non saranno raggiunti, senza mettere in campo misure per ridurre le emissioni antropogeniche correlate ai cambiamenti climatici che minano gli sforzi per il loro conseguimento, e per le quali le scienze meteorologiche, climatiche e legate all’acqua forniscono le basi per agire.

Solo il 15% degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) è sulla buona strada per essere conseguito al 2030.

È quanto emerge dal Rapporto di alto livello “United in Science”. presentato il 14 settembre 2023 nel corso di una Conferenza stampa, alla vigilia dei Vertici dei Capi di Stato e di Governi sull’attuazione dell’Agenda 2030 sullo Sviluppo Sostenibile al 2030 ( New York, 18-19 settembre 2023) sull’ambizione climatica (20 settembre 2023), durante lo svolgimento della 78 ma sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA 78) che ha per tema “Rebuilding trust and reigniting global solidarity: Accelerating action on the 2030 Agenda and its Sustainable Development Goals towards peace, prosperity, progress and the sustainability for all”.

Il Rapporto “United in Science 2023”, il quinto della serie (qui quello del 2022; qui del 2021; qui del 2020; e qui del 2019), coordinato dall’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO), riunisce i contributi e le competenze di 18 tra Agenzie ONU e organismi internazionali partner, fornendo una valutazione unificata dello stato del nostro sistema terrestre sotto la crescente influenza dei cambiamenti climatici di origine antropogenica che minano gli sforzi per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), e le risposte che finora la comunità internazionale ha approntato per contrastarla e i previsti cambiamenti di ampia portata che la scienza prevede nel sistema climatico terrestre in futuro.

Il 2023 ha dimostrato fin troppo chiaramente che il cambiamento climatico è qui – afferma il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres nella prefazione al Rapporto – Le temperature record stanno bruciando la terra e riscaldando il mare, mentre il clima estremo causa il caos in tutto il mondo. Anche se sappiamo che questo è solo l’inizio, la risposta globale è ancora molto carente. Nel frattempo, a metà strada verso la scadenza del 2030 per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), il mondo è tristemente fuori strada. La scienza è fondamentale per trovare soluzioni. È ampiamente riconosciuto che le scienze meteorologiche, climatiche e legate all’acqua forniscono le basi per l’azione per il clima. Ma è meno riconosciuto il modo in cui queste scienze possono potenziare il progresso verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile a tutti i livelli.

La necessità di scienza e soluzioni è più urgente che mai. Tra il 1970 e il 2021, sono stati segnalati quasi 12.000 disastri dovuti a condizioni meteorologiche, climatiche e idriche estreme, che hanno causato oltre 2 milioni di morti e perdite economiche per 4,3 trilioni di dollari. Oltre il 90% di questi decessi denunciati e il 60% delle perdite economiche si sono verificati nelle economie in via di sviluppo, minando lo sviluppo sostenibile.

L’aumento delle temperature globali è stato accompagnato da condizioni meteorologiche più estreme. La probabilità che la temperatura media annuale globale in prossimità della superficie superi temporaneamente 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali per almeno uno dei prossimi cinque anni è del 66% e aumenta con il tempo.

Finora, ci sono stati progressi molto limitati nella riduzione al 2030 del divario tra le emissioni promesse dai paesi e quelle necessarie per raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi. Le emissioni di CO2 da combustibili fossili sono aumentate dell’1% a livello globale nel 2022 rispetto al 2021 e le stime preliminari di gennaio-giugno 2023 mostrano un ulteriore aumento dello 0,3%.

Per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento ben al di sotto dei 2 °C e preferibilmente a 1,5 °C, le emissioni globali di gas serra devono essere ridotte rispettivamente del 30% e del 45% entro il 2030, con le emissioni di CO2 vicine allo zero netto entro il 2050. Ciò richiederà trasformazioni su larga scala, rapide e sistemiche.

Alcuni futuri cambiamenti climatici sono inevitabili e potenzialmente irreversibili, ma ogni frazione di grado e ogni tonnellata di CO2 è importante per limitare il riscaldamento globale e raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

In questo momento cruciale della storia, a metà strada verso il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, la comunità scientifica è unita nello sforzo di raggiungere la prosperità per le persone e per il pianeta – ha sottolineato nel corso della Conferenza stampa Petteri Taalas, Segretario generale della WMO – I progressi scientifici e tecnologici rivoluzionari, come la modellizzazione climatica ad alta risoluzione, l’intelligenza artificiale e il nowcasting [ndr: le previsioni meteorologiche a breve termine su un particolare territorio] possono catalizzare la trasformazione per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. E il raggiungimento del sistema di allarme rapido per tutti entro il 2027 non solo salverà vite umane e mezzi di sussistenza, ma aiuterà anche a salvaguardare lo sviluppo sostenibile”.

Il rapporto mostra, ad esempio, come le previsioni meteorologiche contribuiscano a incrementare la produzione alimentare e ad avvicinarsi al traguardo della fame zero. L’integrazione dell’epidemiologia e delle informazioni sul clima aiuta a comprendere e anticipare le malattie sensibili al clima. E i sistemi di allarme rapido contribuiscono a ridurre la povertà dando alle persone la possibilità di prepararsi e limitarne l’impatto.

Il contributo delle scienze meteorologiche, climatiche e legate al ciclo dell’acqua al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs)

Gli aspetti principali del Rapporto quali sviluppati da Agenzie ONU e Organismi partner

Stato della scienza (IPCC, WMO, Global Carbon Project, Met-Office, WCRP)
Le emissioni totali di anidride carbonica (CO2) derivanti dai combustibili fossili sono aumentate dell’1%  a livello globale nel 2022 rispetto al 2021. Ciò è stato principalmente guidato dalla crescita dell’uso di petrolio con la ripresa dei trasporti aerei. Stime preliminari mostrano che le emissioni globali di CO2 fossilel periodo gennaio-giugno 2023 sono state superiori dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2022.
– C’è una probabilità del 98% che uno dei prossimi cinque anni sarà il più caldo mai registrato. L’IPCC prevede che il riscaldamento a lungo termine (in media su 20 anni) potrebbe raggiungere il livello di 1,5 °C, limite alla fine del secolo previsto dall’Accordo di Parigi, già all’inizio degli anni ’30.
Le attuali politiche di mitigazione previste porteranno a un riscaldamento globale stimato di circa 2,8 °C nel corso di questo secolo rispetto ai livelli preindustriali. Sono necessarie riduzioni immediate e senza precedenti delle emissioni di gas serra (GHG).

OSS 2. Fame Zero (FAO)
– Si stima che quasi 670 milioni di persone potrebbero dover affrontare la fame nel 2030, in parte a causa di eventi meteorologici più estremi che interrompono ogni pilastro della sicurezza alimentare (accesso, disponibilità, utilizzo e stabilità).
– Sono necessari investimenti globali nelle scienze e nei servizi legati al meteo, al clima e all’acqua lungo le catene del valore agroalimentari poiché consentono agli agricoltori di prendere decisioni – ad esempio su colture e piantagioni – che migliorano la sicurezza alimentare e nutrizionale.  
– Gli allarmi tempestivi sono fondamentali per consentire un’azione preventiva volta a proteggere i mezzi di sussistenza agricoli e identificare potenziali aree di fallimento dei raccolti che potrebbero portare a emergenze.

OSS 3. Buona salute e benessere (WMO e WHO)
– Secondo l’IPCC, si prevede che i cambiamenti climatici e gli eventi estremi come le ondate di caldo faranno aumentare significativamente le malattie e le morti premature. La rapida urbanizzazione mette a rischio sempre più persone. Ad esempio, l’inquinamento atmosferico rappresenta una grave minaccia per la salute urbana ed è associato a quasi 7 milioni di morti premature ogni anno.
– La ricerca transdisciplinare è fondamentale per analizzare, monitorare e affrontare i rischi sanitari legati al clima e gli impatti sul settore sanitario. L’integrazione dei dati sanitari ed epidemiologici con le informazioni climatiche e meteorologiche può informare la politica sulle malattie trasmissibili sensibili al clima (come la malaria e la dengue) e sulle malattie non trasmissibili.
– L’aumento degli investimenti in sistemi sanitari resilienti ai cambiamenti climatici e a basse emissioni di carbonio e i progressi verso la copertura sanitaria universale sono fondamentali per il raggiungimento dell’OSS 3.

OSS 6.  Acqua pulita e servizi igienico-sanitari (WMO e UN-Water)
Il cambiamento climatico sta esacerbando i rischi legati all’acqua, come inondazioni e siccità. Le variazioni nei modelli di precipitazione, nei tassi di evaporazione e nello stoccaggio dell’acqua pongono sfide significative per la gestione sostenibile delle risorse idriche.
Oltre il 60% dei paesi non ha adeguate capacità di monitoraggio idrologico o sono scarse. Tuttavia, i progressi scientifici e tecnologici, come i droni, l’intelligenza artificiale (AI) e la tecnologia spaziale, offrono opportunità per pratiche e politiche di gestione idrica integrate basate sui dati.
– Una maggiore collaborazione scientifica, investimenti finanziari e scambio di dati e informazioni saranno fondamentali per prendere decisioni informate e accelerare l’attuazione dell’OSS 6.

OSS 7. Energia pulita e accessibile (Sustainable Energy for All)
– Gli eventi meteorologici estremi e i cambiamenti climatici minacciano il raggiungimento dell’OSS 7 modificando la capacità di approvvigionamento e la domanda di energia, rendendo la transizione all’energia pulita più imprevedibile e potenzialmente più costosa.
– Dati, dati scientifici e servizi più tempestivi e accurati relativi al meteo, al clima e all’acqua miglioreranno la pianificazione e le operazioni energetiche. I big data e l’intelligenza artificiale offrono il potenziale per migliorare il funzionamento del sistema energetico.
– Permangono sfide legate alla qualità dei dati che non sono uniformi e/o scarsi e alla disponibilità e accessibilità limitate di dati e servizi.

OSS 11. Città e comunità sostenibili (WMO e UN Habitat)
– Le città rappresentano circa il 70% delle emissioni globali di gas serra (GHG) e ospitano più della metà della popolazione mondiale. Sono vulnerabili all’innalzamento del livello del mare e alle mareggiate, alle ondate di caldo, alle precipitazioni estreme e alle inondazioni, alla siccità, alla scarsità d’acqua e all’inquinamento atmosferico.
– I servizi meteorologici, climatici, idrici e ambientali urbani integrati, fondati sulla migliore scienza disponibile, stanno aiutando le città a raggiungere l’OSS 11.
Osservazioni ad alta risoluzione, modelli di previsione e sistemi di allerta precoce multirischio costituiscono la base fondamentale per i servizi urbani integrati.

OSS 13. Azione per il clima (WMO, Green Climate Fund, UN Climate Change)
– Il cambiamento climatico ha causato variazioni diffuse e rapide nell’atmosfera, nell’oceano, nella criosfera e nella biosfera, che minacciano di invertire i progressi verso il raggiungimento di tutti gli OSS.
Le scienze legate al meteo, al clima e all’acqua sostengono un’ambiziosa azione climatica e la mobilitazione di finanziamenti per il clima, in particolare nei Paesi a basso reddito. È in fase di implementazione una nuova iniziativa Global Greenhouse Gas Watch per supportare la mitigazione.
– Il coinvolgimento delle parti interessate, attraverso mezzi come la scienza dei cittadini, è vitale.

OSS 14 Vita sott’acqua (UNESCO-IOC)
– Gli impatti legati al clima causati dalle attività umane stanno minacciando i nostri oceani, colpendo gli ecosistemi marini e le comunità che dipendono da essi per la sicurezza alimentare e dei mezzi di sussistenza.
– La scienza oceanica legata al clima, come le osservazioni sull’acidificazione degli oceani, migliora la nostra comprensione degli impatti climatici sull’oceano e contribuisce alle strategie per la gestione e la protezione sostenibile degli ecosistemi marini.
– Il Decennio delle Scienze Oceaniche per lo Sviluppo Sostenibile 2021-2030 delle Nazioni Unite offre un’opportunità senza precedenti per mobilitare la comunità scientifica e accelerare la scienza legata agli oceani.

OSS 17. Partenariati per gli Obiettivi (WMO)
– La metà dei paesi riferisce di non disporre di sistemi di allarme precoce multi-rischio (MHEWS) e, dove esistono, vi sono lacune significative nella copertura.
– Le scienze meteorologiche, climatiche e legate all’acqua sono alla base di MHEWS efficaci migliorando la comprensione fisica dei pericoli, aumentando la comprensione dei rischi e degli impatti associati e consentendo il rilevamento, il monitoraggio e la previsione dei pericoli.
– Le partnership tra le diverse parti interessate, comprese le comunità scientifiche sulla meteorologia, sul clima e sull’acqua, sono essenziali per fornire avvisi tempestivi per tutti e raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

La scienza continua a dimostrare che non stiamo facendo abbastanza per ridurre le emissioni e raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi: mentre il mondo si prepara per il primo Global Stocktake alla COP28, dobbiamo aumentare la nostra ambizione e la nostra azione, e dobbiamo tutti fare il possibile – ha affermato Inger Andersen, Direttrice esecutiva dell’UNEP – Un vero lavoro per trasformare le nostre economie attraverso una transizione giusta verso un futuro sostenibile per le persone e il pianeta“-

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