I Princìpi di economia della longevità presentati al WEF di Davos forniscono un quadro di riferimento per sviluppare pratiche e programmi nel settore pubblico e privato che affrontino le sfide e le opportunità dell’invecchiamento della popolazione globale, garantendo la resilienza finanziaria di tutte le generazioni e all’interno dei diversi sistemi nazionali per garantire a tutti il diritto di invecchiare bene e non il privilegio di pochi.
Nel 2020, 1 miliardo di persone avevano più di 60 anni; entro il 2050, si prevede che questo numero sarà più che raddoppiato arrivando a 2,1 miliardi. Affinché gli individui possano prosperare nel corso della loro vita più lunga, è essenziale che le imprese, i governi, la società civile e gli individui affrontino intenzionalmente le realtà demografiche e finanziarie dell’invecchiamento.
È quanto sostiene il white paper “Longevity Economic Principles: The Foundation for a Financially Resilient Future“, diffuso nella giornata inaugurale del Forum di Davos (15-19 del World Economic Forum (WEF) in collaborazione con Mercer, Società di consulenza e filiale operativa della società globale di servizi professionali Marsh McLennan, che assieme ad altre 35 organizzazioni che rappresentano imprese, governo e società civile, che sostengono dal 2020 l’iniziativa del WEF “Longevity Economy”, con l’obiettivo di affrontare questioni demografiche per promuovere nuove idee nell’ecosistema pensionistico, innovazioni finanziarie e raccomandazioni politiche per una vita più resiliente, equa e sostenibile.
Il Libro bianco definisce 6 princìpi di longevità economica incentrati su come le società possono garantire che tutti gli individui siano in grado di soddisfare le proprie esigenze finanziarie e i bisogni, godere di una vita sana, accedere a opportunità di lavoro e di apprendimento e vivere una vita piena di obiettivi in tutte le fasi della vita.
“Avere accesso alle risorse finanziarie necessarie è fondamentale per garantire una pensione sana e resiliente – ha affermato Matthew Blake, Capo del Centro per i sistemi finanziari e monetari del WEF – Mentre la durata della vita si è allungata in tutto il mondo, le opportunità finanziarie per gli individui di crescere e preservare la ricchezza non hanno tenuto il passo. Le istituzioni finanziarie devono collaborare con i governi e la società civile per garantire che siano disponibili a tutti gli individui adeguati risparmi, investimenti e altre opportunità di creazione di ricchezza per sostenere la nostra realtà demografica in evoluzione”.
I 6 princìpi sono:
1. Garantire la resilienza finanziaria durante gli eventi chiave della vita. Quasi il 40% degli individui a livello globale si trova ad affrontare instabilità finanziaria a seguito di interruzioni di carriera non pianificate, comprese interruzioni del lavoro, malattie o pensionamenti anticipati. La collaborazione pubblico-privato è fondamentale per supportare le persone nell’affrontare queste sfide.
2. Fornire accesso universale a un’educazione finanziaria imparziale. Solo il 33% della popolazione mondiale ritiene di essere finanziariamente alfabetizzato, il che contribuisce a disuguaglianze di ricchezza, fortemente correlate alle disuguaglianze nell’aspettativa di vita. Un’educazione finanziaria completa e imparziale consente alle persone di prendere decisioni finanziarie informate.
3. Dare priorità all’invecchiamento sano come fondamento dell’economia della longevità. Si prevede che circa un quinto della vita venga vissuta con malattie e l’80% degli adulti nei Paesi in via di sviluppo è preoccupato per il costo delle spese mediche. Un accesso equo ai servizi sanitari può facilitare il benessere sia del singolo individuo che della società in generale.
4. Far evolvere l’occupazione e lo sviluppo di competenze permanenti per una forza lavoro multigenerazionale. A livello internazionale, fino al 25% delle persone di età pari o superiore a 55 anni desidera lavorare in età avanzata, ma incontra ostacoli nel trovare opportunità. I cambiamenti demografici e le innovazioni tecnologiche richiedono che posti di lavoro e sviluppo di competenze si adattino ed evolvano, consentendo alle persone di prolungare i propri anni lavorativi quanto più possibile e desiderato.
5. Progettare sistemi e ambienti per la connessione e lo scopo sociale. La connessione sociale è parte integrante di una sana longevità. Gli anziani socialmente isolati corrono un rischio maggiore di cattiva salute e di morte prematura. La progettazione intenzionale di sistemi e ambienti per la connessione sociale può mitigare questi impatti.
6. Affrontare intenzionalmente le disuguaglianze di longevità, anche tra genere, razza e classe sociale. I benefici della longevità non sono distribuiti equamente. La difesa dell’equità salariale e pensionistica, così come il sostegno agli operatori sanitari informali, sono alcuni degli elementi cruciali per garantire che la sicurezza finanziaria e i benefici della longevità possano essere più accessibili a tutti.

Molti partner dell’iniziativa si sono impegnati ad intraprendere azioni concrete in linea con questi principi. Queste azioni abbracciano un’ampia gamma di settori, tra cui l’innovazione nella progettazione di veicoli di investimento, l’ampliamento dell’accesso all’educazione finanziaria, lo sviluppo di proposte di valore per i dipendenti più inclusive per l’età, lo sviluppo di strumenti demografici e l’utilizzo dei princìpi come quadro per informare l’erogazione dei servizi e la loro promozione.
“L’economia della longevità è qui e le organizzazioni che desiderano stare al passo con il cambiamento demografico in atto dovranno trasformarsi per supportare una forza lavoro dinamica e multigenerazionale – ha affermato Martine Ferland, CEO di Mercer – Sbloccare il potenziale di questa trasformazione demografica è un modo integrale in cui i datori di lavoro possono sostenere un futuro più sano, produttivo e vivace per le nostre economie e società”.
I princìpi offrono una visione olistica dell’economia della longevità con particolare attenzione alla resilienza finanziaria, all’equità pensionistica e all’invecchiamento in buona salute.
“Sappiamo che le persone vivono più a lungo, ma non in modo più sano – ha sottolineato Roy Gori, Presidente e CEO di Manulife, multinazionale di assicurazioni e fornitore di servizi finanziari – E riconosciamo l’importante ruolo svolto dai governi e dal settore privato nell’affrontare i sistemi che possono portare a risultati positivi per il cambiamento sociale, la salute umana, il benessere e gli indicatori della qualità della vita. Siamo orgogliosi di sostenere i Princìpi di economia della longevità del World Economic Forum che delineano i modi in cui aziende come la nostra possono contribuire a soluzioni su vasta scala, innovazione e nuovi modi di operare per contribuire a un futuro più sostenibile. La salute e il benessere devono essere una priorità globale e ci impegniamo a fare la nostra parte per aiutare i nostri clienti a vivere una vita più lunga, più sana e migliore”.
Tra le organizzazioni partecipanti che si sono impegnate a intraprendere azioni concrete in linea con i principi dell’economia della longevità figurano oltre a Mercer e Manulife, la Commissione UE, Blackrock, Bank of America, Robinhood, Bank of Montreal, AXA, Zurich, Allianz, Fidelity International, Innovation Foundation autorizzata dal Gruppo Adecco, APG, Endowus, Transamerica Institute, Phoenix Insights, National Coalition on Aging, Stanford Center on Longevity, MIT AgeLab, Global Coalition on Aging e ProAge.