Diritto e normativa Società

Contraffazione: come proteggere i diritti di proprietà intellettuale

La Commissione UE ha raccomandato una serie di misure per affrontare la contraffazione e la pirateria che rappresentano rischi significativi per l’innovazione, gli investimenti e la transizione verde nel mercato unico e rafforzare l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale, definendo strumenti dedicati per aumentare la resilienza delle aziende e la capacità di proteggere meglio i propri beni immateriali, anche contro i furti informatici.

La Commissione UE ha adottato una Raccomandazione C 2024-1739 sulle misure per combattere la contraffazione e migliorare l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale.

La Raccomandazione denominata “EU ToolBox” ovvero pacchetto di strumenti dell’UE contro la contraffazione, mira a promuovere la collaborazione tra titolari dei diritti, fornitori di servizi e forze dell’ordine, incoraggiando al tempo stesso le migliori pratiche e l’uso di strumenti e tecnologie moderni. Consiste in iniziative strategiche per combattere la contraffazione e rafforzare l’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale, definendo strumenti dedicati per aumentare la resilienza delle aziende e la capacità di proteggere meglio i propri beni immateriali, anche contro i furti informatici.

La contraffazione e la pirateria rappresentano rischi significativi per l’innovazione, gli investimenti e la transizione verde nel mercato unico. Infatti, la contraffazione è un problema che va ben oltre i beni di lusso e sta influenzando anche i prodotti di uso quotidiano, come ad esempio gli alimenti, i cosmetici, i prodotti farmaceutici e i, ma anche i pezzi di ricambio che sono essenziali per le turbine eoliche, i treni e gli aerei.

Secondo uno Studio congiunto dell’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) e dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), i prodotti contraffatti nel 2021 rappresentavano il 6,8% delle importazioni dell’UE per un valore pari a 121 miliardi di euro. Oltre a colpire i consumatori, la salute pubblica e l’ambiente, le attività di contraffazione comportano anche un danno ingente per l’economia dell’UE, soprattutto per le piccole e medie imprese (PMI) che sono particolarmente vulnerabili e hanno molte più probabilità di fallire a causa di violazioni dei diritti di proprietà intellettuale rispetto alle aziende più grandi.

Nel Piano d’azione sulla proprietà intellettuale, la Commissione UE si è impegnata a rafforzare la cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti al fine di contrastare la pirateria e la contraffazione e ad istituire un pacchetto di strumenti dell’UE contro la contraffazione, basato, tra l’altro, su pratiche e principi segnalati, formulati nel contesto di varie iniziative promosse dall’industria, da adottarsi, appunto, con tale Raccomandazione.

In questo senso, la Raccomandazione è indirizzata agli Stati membri, comprese le autorità di sorveglianza del mercato, le dogane e le forze dell’ordine e riguarda anche gli operatori economici dell’UE, in particolare i titolari di diritti e i fornitori di servizi di intermediazione, come i marketplace, i fornitori di social media, di servizi di trasporto e logistica e quelli di servizi di pagamento e si estende anche alle PMI. In aggiunta, invita gli organi e le agenzie dell’UE, in particolare l’EUIPO, a sensibilizzare l’opinione pubblica e a intraprendere azioni volte a sostenere l’attuazione e l’ulteriore monitoraggio della Raccomandazione.

La lotta alla contraffazione è un elemento cruciale per la salvaguardia del nostro panorama innovativo – ha dichiarato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale – L’unica via da seguire è che gli Stati membri si coordinino e cooperino allo stesso tempo affinché tutto ciò funzioni.

Le azioni chiave proposte dalla Commissione UE nella Raccomandazione includono:
Designare un punto di contatto unico per le questioni di tutela della proprietà intellettuale ed estendere l’uso degli strumenti esistenti, come il portale per la tutela e la proprietà intellettuale messo a disposizione dall’Ufficio dell’UE per la proprietà intellettuale (EUIPO).
– Incoraggiare i firmatari (Aziende e Associazioni) del Memorandum d’intesa sulla vendita di beni contraffatti su internet a ottenere lo “status di segnalatore attendibile”, ai sensi del Regolamento sul mercato unico dei servizi digitali, garantendo così che venga loro data priorità quando presentano eventuali notifiche di contenuti illegali.
– Adattare le procedure per contrastare le nuove pratiche di contraffazione, affrontare questioni come i siti Web mirror con ingiunzioni dinamiche, ottimizzare la condivisione delle informazioni nei procedimenti giudiziari e garantire un adeguato risarcimento dei danni, compresi i danni materiali e morali.
– Promuovere l’uso della risoluzione alternativa delle controversie per tutte le controversie in materia di proprietà intellettuale, offrendo un’opzione efficiente ed economicamente vantaggiosa, in particolare per le controversie transfrontaliere e le PMI.
– Rivalutare e potenzialmente aumentare le sanzioni massime per i reati gravi in ​​materia di proprietà intellettuale.
– Conferire alle autorità di vigilanza del mercato il potere di individuare e combattere ulteriormente la contraffazione.
– Sviluppare pratiche volte a uno stoccaggio e uno smaltimento delle merci contraffatte più rapido, economico ed ecologico.
Adattare le pratiche di proprietà intellettuale all’intelligenza artificiale (AI) e ai mondi virtuali, utilizzando la blockchain per la tracciabilità della catena di fornitura e sistemi di riconoscimento dei contenuti per rilevare contraffazioni e merci piratate.
– Integrazione dei contenuti della proprietà intellettuale nei programmi di formazione e istruzione nazionali, in particolare per le forze dell’ordine e gli studi aziendali.

Inoltre, la Commissione europea, con tale Raccomandazione, propone anche strumenti specifici indirizzati alle PMI, come ad esempio un kit di strumenti per la prevenzione dei furti informatici, e un nuovo servizio denominato “IP scan enforcement voucher” che rimborsa i costi sostenuti dalle PMI che chiedono una consulenza iniziale a un gruppo di esperti su come far valere i loro diritti in caso di violazione della proprietà intellettuale.

In Italia, un’attività simile all’IP scan, non coperta dal Fondo PMI, viene svolta dal servizio “Linea Diretta Anticontraffazione” (LAC), gestita dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy che offre, gratuitamente, ai consumatori e alle imprese, in particolare di micro, piccole e medie dimensioni, assistenza e informazioni sugli strumenti di tutela previsti dalla normativa vigente in caso di violazione dei Diritti di Proprietà Industriale (marchi, brevetti, disegni), anche al fine di consentire l’attivazione di procedure di contrasto a livello nazionale e internazionale.

Strumenti efficaci contro la contraffazione sono essenziali per la tutela della proprietà intellettuale, la sicurezza dei consumatori e l’innovazione. Con la legge sui servizi digitali attribuiamo alle piattaforme online la responsabilità di svolgere il proprio ruolo nella lotta contro la contraffazione – ha affermato Thierry Breton, Commissario UE per il Mercato interno – La Raccomandazione contiene una serie di strumenti aggiuntivi per combattere la contraffazione, sostenendo la competitività delle PMI e delle imprese in tutta Europa”.

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