Ambiente & Società Politica

Global Risks Report 2024: quelli ambientali dominano il panorama

Il Global Risks Report 2024 del WEF segnala quest’anno che il rischio maggiore a breve termine è costituito da misinformazione e disinformazione, con eventi climatici estremi e  polarizzazione sociale che completano il podio, ma per i prossimi 10 anni 4 rischi ambientali (eventi meteorologici estremi;  cambiamenti critici dei sistemi della Terra; perdita di biodiversità e collasso degli ecosistemi; carenza di risorse naturali) sono inseriti nei primi 4 posti e un quinto (inquinamento) chiude la top ten.

Nel corso di una Conferenza stampa online, il 10 gennaio 2024 è stata presentata l’edizione 2024 del Global Risks Report del World Economic Forum (WEF), che anticipa tradizionalmente il Forum di Davos (15-19 gennaio 2024), la località sciistica svizzera dove si svolge da 54 anni l’incontro di oltre 2.800 esponenti del mondo economico, politico, scientifico e culturale per discutere dei principali problemi sullo scenario internazionale e sulle sfide politico-economiche che si prospettavano a medio-lungo termine, concentrandosi quest’anno su tema “Rebuilding Trust”, per ricostruire la fiducia in un’era di rapidi cambiamenti e di crescente frammentazione.

Ci troviamo di fronte a un mondo fratturato e a crescenti divisioni sociali, che portano a un’incertezza e un pessimismo pervasivi – ha dichiarato Klaus Schwab,  Fondatore e Presidente esecutivo del WEF – Dobbiamo ricostruire la fiducia nel nostro futuro andando oltre la gestione delle crisi, esaminando le cause profonde dei problemi attuali e costruendo insieme un futuro più promettente“. 

Prodotto con la collaborazione di Marsh & McLennan Companies e Zurich Insurance Group, il Rapporto costituisce una delle pubblicazioni più significative sui rischi globali a breve e a medio-lungo termine, sulla base dei risultati dell’ultimo Global Risks Perception Survey (GRPS) che ha coinvolto oltre 1.500 esperti e decisori politici di tutto il mondo, e che esamina i rischi raggruppati nelle tradizionali 5 categorie: rischi economici, ambientali, geopolitici, sociali e tecnologici.

Il Sondaggio GRPS condotto nel settembre 2023 ha evidenziato che la maggior parte degli intervistati (54%) prevede a breve termine una certa instabilità e un rischio moderato di catastrofi globali, mentre un altro 30% prevede condizioni ancora più turbolente. Le prospettive sono decisamente più negative su un orizzonte temporale di 10 anni, con quasi due terzi degli intervistati che si aspettano una prospettiva tempestosa o turbolenta.

I rischi ambientali continuano a dominare il panorama dei rischi sia a breve che a medio-lungo termine. Due terzi degli intervistati del GRPS classificano le condizioni meteorologiche estreme come il rischio principale che con maggiore probabilità si materializzerà su scala globale nel 2024 con la fase di riscaldamento del ciclo El Niño-Oscillazione Meridionale (ENSO) che si prevede in intensificazione e persistenza fino a maggio. Le condizioni meteorologiche estreme è anche considerato il secondo rischio più grave nell’arco di due anni e, analogamente alle classifiche dell’anno scorso, quasi tutti i rischi ambientali figurano tra i primi 10 nel lungo termine.

Tuttavia gli intervistati del GRPS non sono d’accordo sull’urgenza dei rischi ambientali, in particolare sulla perdita di biodiversità e sul collasso degli ecosistemi e sui cambiamenti critici per i sistemi terrestri. Gli intervistati più giovani tendono a classificare questi rischi in modo molto più elevato nel corso di un periodo di due anni rispetto ai gruppi di età più anziani, con entrambi i rischi presenti nelle loro prime 10 classifiche a breve termine. Il settore privato evidenzia questi rischi come le principali preoccupazioni a lungo termine, in contrasto con gli intervistati della società civile o dei governi che danno priorità a questi rischi su orizzonti temporali più brevi. Questa dissonanza nella percezione dell’urgenza tra i principali decisori implica un allineamento e un processo decisionale non ottimali, aumentando il rischio di perdere momenti chiave di intervento, il che comporterebbe cambiamenti a lungo termine nei sistemi planetari.

Un Capitolo del Rapporto esplora le conseguenze del superamento di almeno un “punto di svolta climatico” entro il prossimo decennio. Ricerche recenti suggeriscono che la soglia per innescare cambiamenti a lungo termine, potenzialmente irreversibili e che si autoperpetuano in sistemi planetari selezionati potrebbe avvenire anche con temperature di 1,5 °C superiore al livello preindustriale, previsto per l’’inizio degli anni ’30.

Peraltro, il Rapporto 2023 Global Climate Highlights del Servizio per il Cambiamento Climatico dell’UE (C3S), diffuso il 9 gennaio 2024 ha rivelato che l’anno appena trascorso, il più caldo da quando esistono le rilevazioni delle temperature, è arrivato vicinissimo al limite di 1,5 °C stabilito dall’Accordo di Parigi (1,48 °C rispetto al livello preindustriale 1850-1900).

Molte economie rimarranno in gran parte impreparate agli impatti “non lineari”: l’innesco di un nesso di diversi rischi socio-ambientali correlati ha il potenziale per accelerare il cambiamento climatico, attraverso il rilascio di emissioni di carbonio, e amplificare gli impatti correlati, minacciando le popolazioni vulnerabili dal punto di vista climatico. La capacità collettiva di adattamento delle società potrebbe essere sopraffatta, considerando la portata dei potenziali impatti e dei requisiti di investimento nelle infrastrutture, lasciando alcune comunità e paesi incapaci di assorbire sia gli effetti acuti che cronici del rapido cambiamento climatico.

Un ordine globale instabile caratterizzato da narrazioni polarizzanti e insicurezza, il peggioramento degli impatti di condizioni meteorologiche estreme e l’incertezza economica stanno causando un’accelerazione dei rischi – ha affermato Saadia Zahidi, Amministratrice delegato del WEF – I leader mondiali devono unirsi per affrontare le crisi a breve termine e gettare le basi per un futuro più resiliente, sostenibile e inclusivo”. 

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