Efficienza energetica

Efficienza energetica: non in linea con gli obiettivi UE

Il Rapporto 2023 sul futuro dell’efficienza energetica del CESEF di AGICI-Finanza di Impresa, focalizzandosi sui più recenti obiettivi dell’UE in tema di consumi energetici, quali definiti delle ultime Direttive UE su efficienza energetica, rinnovabili e “Case green” che hanno aumentato significativamente le ambizioni della strategia energetico-climatica europea, identifica le opportunità e i benefici per i consumatori finali dell’integrazione strategica tra interventi di efficienza energetica e fonti di energia rinnovabile.

In Italia gli interventi di efficientamento non crescono ad un ritmo in linea con l’innalzamento dei target di decarbonizzazione delle Direttive comunitarie. A pesare è l’assenza di logiche di integrazione tra efficienza energetica e rinnovabili, che porterebbero a un miglioramento nella riduzione della CO2 dei progetti di riqualificazione: che può arrivare al 98% per le villette unifamiliari e al 78% per i condomini.

Lo evidenzia il Rapporto 2023 “Il futuro dell’Efficienza Energetica. Modelli di business e prospettive per operatori e policy maker date dall’integrazione tra Efficientamento e Fonti Rinnovabili del Centro Studi per l’Economia e il Management dell’Efficienza Energetica (CESEF) di AGICI-Finanza d’Impresa, presentato nel corso dell’evento “Integrazione tra efficienza energetica e rinnovabili: il tassello mancante per la decarbonizzazione” (Centro Congressi Fondazione Cariplo, 19 marzo 2024), che analizza opportunità e sfide dell’integrazione strategica tra interventi di efficienza energetica (EE) e fonti di energia rinnovabile (FER), a partire dai profili tecnologico, commerciale, finanziario e di policy, con l’obiettivo di proporre nuovi modelli e modificare le policy esistenti.

Si ricorda che entro il 2030 tutti gli Stati membri dell’UE dovranno ridurre i propri consumi energetici dell’11,7%, in base alla nuova Direttiva sull’efficienza energetica, e contribuire all’obiettivo comunitario, secondo dalla nuova Direttiva rinnovabili (RED III), di copertura del 42,5% dei consumi finali di energia tramite fonti rinnovabili, mentre la nuova EPBD, ridefinita Direttiva “Case green” , approvata definitivamente dal Parlamento europeo il 12 marzo 2024, ha fissato l’obiettivo di riduzione dei consumi del 16%.   

“L’efficienza energetica gioca un ruolo fondamentale per il raggiungimento dei nuovi target europei sulla riduzione dei consumi ha dichiarato Stefano Clerici, Consigliere Delegato di AGICI nel corso della presentazione dello Studio –ma è solo in combinazione con le fonti rinnovabili, attraverso interventi integrati, che si può ottimizzare e massimizzare l’abbattimento della emissioni”.

Dallo studio, emerge come l’integrazione EE-FER sia più costo-efficiente della sola efficienza energetica e più efficace delle sole FER. La redditività di interventi integrati, misurata dal valore attuale netto, incrementa fino al 29% per gli edifici pubblici, fattore che riduce i tempi di ritorno degli investimenti, elemento essenziale per riuscire a finanziare i progetti, riflettendosi in ultima analisi in un costo per la decarbonizzazione inferiore rispetto a progetti separati.

Per incentivare gli investimenti e raggiungere i nuovi obiettivi fissati dall’UE, il Rapporto suggerisce dunque diverse modifiche alle policy attualmente in vigore, basate su logiche premianti per interventi che raggiungono migliori performance energetiche, e coerenti con il percorso di decarbonizzazione.

In particolare, per il settore residenziale il CESEF indica l’introduzione di un sistema di aliquote modulari che favoriscano anzitutto l’edilizia popolare con una detrazione del 90%,seguita da un’aliquota del 60-70% per gli edifici con le peggiori performance energetiche.

Per le Pubbliche Amministrazioni si propone un rafforzamento del Conto Termico, destinando maggiori risorse agli enti pubblici, e prevedendo un collegamento tra questo e lo strumento delle Comunità Energetiche per promuovere il fotovoltaico.

Nel settore industriale, l’integrazione potrebbe essere favorita dalla tanto attesa istituzione di aste complementari al sistema dei Certificati Bianchi, che, secondo la proposta del CESEF si tratterebbe di aste specifiche per combinare le tecnologie rinnovabili e gli interventi di efficientamento, premiando così il maggior investimento sostenuto dagli operatori.

Lo studio, inoltre, ha elaborato nuovi incentivi mirati, focalizzati sulle pompe di calore e sulla decarbonizzazione dell’industria energivora. Per favorire un maggiore utilizzo delle prime, la proposta è quella di un incentivo all’uso che agisca direttamente sul costo della bolletta elettrica, affiancato dalle detrazioni di sconto in fattura e cessione del credito per la sostituzione e l’installazione di nuovi impianti.

Per abbattere le emissioni dell’industria, in particolare nei settori hard to abate, si propone invece un sistema di incentivazione ad asta, che premi in modo crescente il maggiore abbattimento di CO2 che gli interventi integrati garantiscono.

Con l’edizione 2023 del Rapporto CESEF ha concluso Michele Perotti, Direttore della Unit Efficienza Energetica di AGICI – abbiamo voluto illustrare quali sono le maggiori opportunità derivanti da un approccio integrato che, se supportato da un sistema di incentivi adeguato, può essere la chiave per accelerare e rendere economicamente competitivo il percorso di decarbonizzazione”..

In occasione dell’evento è stato, inoltre, consegnato il Premio “Manager Efficienza Energetica” 2024 a Emanuela Trentin, CEO di Siram Veolia, per “aver contribuito alla diffusione della cultura dell’efficienza energetica attraverso la promozione di interventi innovativi e digitali, orientati alla collaborazione tra pubblico e privato”.

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