Energia Fiere e convegni

World Energy Congress: al via l’evento promosso dal WEC

Prende il via oggi il 26° Congresso Mondiale dell’Energia (Rotterdam, 22-25 aprile 2024) organizzato dal World Energy Council, l’organismo internazionale non governativo nato nel 1923 con lo scopo di promuovere un utilizzo sostenibile di tutte le forma di energia e di redigere statistiche e previsioni di scenari energetici finalizzati a fornire strumenti e raccomandazioni ai decisori politici.

In un contesto di nuove preoccupazioni relative all’insicurezza energetica e ai crescenti danni che il cambiamento climatico sta infliggendo al sistema di supporto naturale della vita della Terra, non è né facile né sufficiente tradurre in realtà le tabelle di marcia per lo zero netto. È importante sviluppare una comprensione condivisa e più profonda del ruolo di sistemi energetici sempre più diversificati nel consentire uno spazio operativo sicuro per l’umanità. È urgente coinvolgere più persone e comunità e identificare le pratiche guida per un’attuazione inclusiva. La soluzione migliore è sostenere le diverse regioni nel guidare e imparare le une dalle altre e apprezzare la diversità delle transizioni energetiche locali, pulite e giuste”.

È il messaggio che Angela Wilkinson, Segretaria generale e Amministratrice delegata del World Energy Council (WEC), organismo internazionale non governativo nato nel 1923 con lo scopo di promuovere un utilizzo sostenibile di tutte le forma di energia e di redigere statistiche e previsioni di scenari energetici finalizzati a fornire strumenti e raccomandazioni ai decisori politici, ha lanciato per il 26° Congresso Mondiale dell’Energia (Rotterdam, 22-25 aprile 2024) il cui focus è “Riprogettare l’energia per le Persone e il Pianeta” (Il Programma).

Organizzato dal WEC, il World Energy Congress è l’evento energetico più importante del mondo, riunendo nel corso dei 4 giorni programmati circa 5.000 delegati e 18.000 partecipanti totali, tra cui fino a 70 ministri e 250 relatori di alto livello che discuteranno su come accelerare le transizioni energetiche. L’obiettivo dell’evento non è solo quello di discutere su come raggiungere le emissioni nette di CO2 pari a zero entro il 2050, ma anche di ispirare i partecipanti ad intraprendere azioni di impatto che potrebbero aiutare a risolvere problemi sociali più ampi.

Recentemente il WEC ha pubblicato il suo annuale Rapporto di punta World Energy Issues Monitor 2024” dal titolo Riprogettare l’energia in 5D”, che viene elaborato in collaborazione con i propri Comitati Nazionali, tra cui WEC Italia, e che si basa sul sondaggio che ha coinvolto quasi 1.800 leader energetici di oltre 100 Paesi di 6 regioni mondiali, intervistati all’inizio dell’anno, dopo la conclusione della COP28 di Dubai

Il World Energy Issues Monitor 2024 sottolinea la natura complessa delle transizioni energetiche, sottolineandone il carattere multiforme laddove una strategia valida per tutti si rivela inadeguata. Segnali di carenze, stress e tensione sono ovunque, sottolineando che riprogettare l’energia per le persone sul pianeta è un imperativo, rendendo possibili transizioni energetiche più rapide, più giuste e di più ampia portata.

Il Rapporto riafferma i 5 fattori critici globali di cambiamento (5D di cui al titolo)
: – Decarbonizzazione, per offrire forniture, servizi e usi di energia a minore intensità di carbonio;
Digitalizzazione, la cui tecnologia impatta sull’intera catena di valore dell’energia, modifica le pratiche, i comportamenti e i processi sia delle industrie che dei singoli utenti;
Diversificazione, per assicurarsi energia da più fonti in termini di sicurezza energetica;
Disruption ovvero una profonda trasformazione della domanda di energia;
Decentralizzazione, con lo spostamento dei sistemi energetici da centralizzati a quelli che si trovano più vicini a clienti e utenti.

Queste “5D” sono collegate e modellate dalle diversità regionali e dalle differenze nei modelli demografici, bisogni e desideri energetici. I risultati dell’indagine offrono un insieme ricco e diversificato di punti di vista sulle questioni energetiche globali, facendo luce sulle principali tendenze e priorità e sulle loro implicazioni per i 5 fattori globali di cambiamento che danno forma alle transizioni energetiche in tutte le regioni.

I risultati chiave del Monitor 2024:
1. Vecchie e nuove agende geopolitiche si contendono la pole position. I conflitti e l’instabilità in corso in Ucraina e in Medio Oriente, così come l’espansione dei BRICS, influenzano il commercio e la sicurezza energetica, con la geopolitica dell’energia che si estende alle catene di approvvigionamento e ai dati. 

2. Le preoccupazioni in materia di sicurezza energetica si sono evolute oltre la tradizionale sicurezza dal lato dell’offerta, trasformandosi in shock e perturbazioni guidati dalla domanda e dagli impatti dei cambiamenti climatici. Questi includono la resilienza, la diversità delle forniture, il cambiamento climatico, il nesso energia-acqua-cibo, i cambiamenti nelle catene di approvvigionamento e l’accessibilità a minerali e metalli critici.  

3. La fiducia degli investitori nella riduzione del rischio degli investimenti nell’energia pulita è cresciuta in modo significativo, tranne che in Africa, America Latina e Caraibi. C’è un urgente bisogno di maggiori investimenti nelle infrastrutture e di un potenziamento delle nuove tecnologie per facilitare le transizioni energetiche. 

4. Il rafforzamento e l’espansione della rete di trasmissione, nonché soluzioni più flessibili per lo stoccaggio dell’energia, compresa la gestione della domanda, sono aree di interesse e di azione riconosciute a livello globale. Sono necessari interventi e investimenti urgenti affinché le reti resilienti possano soddisfare la crescente domanda di energia e integrare le energie rinnovabili. Non esiste transizione senza trasmissione. 

5. La trasformazione sociale acquista slancio: le richieste di benefici condivisi, inclusione sociale e giustizia influenzano sempre più le strategie energetiche. Sono essenziali un migliore coordinamento delle parti interessate, impegni dal basso verso l’alto e dialoghi di leadership di migliore qualità. Mentre stanno emergendo molti nuovi approcci adeguati a livello locale, la prossima sfida sta nel dimensionare e collegare queste iniziative. 

 “Sebbene la direzione verso sistemi energetici a zero emissioni sia chiara, il viaggio verso un futuro sostenibile è irto di sfide – ha osservato la Segretaria generale del WEC – L’edizione di quest’anno del World Energy Issues Monitor riflette l’incertezza globale sulla capacità collettiva di gestire transizioni energetiche pulite e inclusive in modo rapido e su vasta scala. Il contesto di un panorama di leadership energetica sempre più frammentato e di una geopolitica competitiva sta esacerbando le incertezze”.

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