Un Convegno di Althesys su regole, mercato, tecnologie ed economia dei BESS (Battery Energy Storage System), svoltosi a Milano il 17 ottobre 2023, ha evidenziato che lo stoccaggio di energia a batteria sta crescendo in Italia del 72% rispetto ad un anno fa, ma, secondo il Ceo Marangoni, gli investimenti “potranno realmente partire solo quando ci saranno sul tavolo tutti gli elementi regolatori e normativi”.
Corre il mercato dello storage di energia in Italia, trainato anche dagli ottimi risultati nei primi sei mesi del 2023, cresciuti del 72% rispetto allo stesso periodo di un anno fa (78% di batterie e 23% di pompaggi idroelettrici). Dopo i 90 MW di progetti di stoccaggio utility scale autorizzati un anno fa, il primo semestre del 2023 mostra già 560 MW di progetti autorizzati (62% batterie, 38% pompaggi) a testimonianza del ruolo centrale di questi strumenti per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e per la sicurezza e sostenibilità del sistema.
Sono alcuni dei dati presentati il 17 novembre 2023 nel corso del Convegno “Storage, come, dove, quando? Regole, mercato, tecnologie, economics dei BESS“ organizzato da Althesys, Società di consulenza strategica nel settore energetico, con l’obiettivo di offrire una serie di elementi, industriali, regolatori, tecnici ed economici, dando una visione della sostenibilità degli investimenti nei sistemi di accumulo dell’energia a batteria (BESS), con l’analisi di un business case, grazie al modello sviluppato da Althesys.
In Italia, il fabbisogno di nuovi accumuli è stimato in 95 GWh al 2030, ma mentre crescono gli investimenti in impianti di generazione abbinati a storage, è partito il capacity market e si affacciano i primi progetti stand-alone, il quadro normativo-regolatorio, così come i profili tecnologici, di mercato ed economico-finanziario sono tuttavia ancora in divenire.
“Gli investimenti in accumuli potranno realmente partire solo quando ci saranno sul tavolo tutti gli elementi regolatori e normativi – ha sottolineato Alessandro Marangoni, Amministratore delegato di Althesys, che ha guidato il team di ricerca – Permangono alcune sfide da affrontare come, ad esempio, l’opacità del mercato dei servizi ancillari e l’incertezza sui futuri ricavi provenienti da questo mercato, ma anche sui tempi delle future aste del mercato della capacità”.
La fotografia di settore
Oggi la capacità totale dei sistemi di accumulo è di 2,3 GW e una capacità massima di 3,9 GWh. Il nuovo scenario PNIEC per il 2030 prevede di raggiungere i 22,5 GW di storage, di cui 11 GW di batterie utility-scale. Terna ha ricevuto al 30 giugno scorso richieste di connessione alla rete di trasmissione elettrica per 54,4 GW di stoccaggio elettrochimico, 19,9 GW di BESS accoppiato e 7,9 GW di pompaggi per un totale di 82,2 GW. Significa che 9 su 10 sono batterie. Questo trend è dovuto anche alla relativa facilità nell’ottenere i permessi e all’accettazione sociale rispetto ai pompaggi, ben più visibili sul territorio.
La tecnologia BESS più diffusa in Italia è quella agli ioni di litio, che copre il 99% del mercato. La stragrande maggioranza (92%) ha dimensioni inferiori a 20 kWh. La quasi totalità (99,9%) in Italia è accoppiata ad un impianto fotovoltaico, di cui il 99,6% residenziale. Questa crescita è dovuta al Superbonus 110%, che è stato uno dei principali motori degli investimenti nello storage in Italia. Tuttavia, il recente blocco della cessione dei crediti derivanti da questa agevolazione fiscale porterà ad un rallentamento delle nuove installazioni.
Sostenibilità degli investimenti
La diffusione di sistemi di storage comporta la necessità di copiosi investimenti la cui sostenibilità economica dovrà passare dalla questione aperta: è più redditizio affidarsi alle aste o passare dal mercato?
Nel primo caso, con l’introduzione di un sistema ad hoc per sostenere la realizzazione di sistemi di accumulo, si prevede un sistema basato su aste competitive organizzate da Terna i cui vincitori riceveranno un premio annuo per l’intero periodo di consegna.
Nel secondo caso, ricorrendo al mercato, le fonti di ricavo possono essere diverse:
– l’arbitraggio, la cui redditività è oggi limitata dalla volatilità sugli spread di prezzo tra le ore di punta e quelle non di punta;
– i servizi di dispacciamento;
– la partecipazione al mercato della capacità, per cui saranno organizzate nuove aste;
– infine, l’autoconsumo che aiuta imprese e famiglie a ridurre la dipendenza dalla rete e a risparmiare denaro sulle bollette elettriche.
Il modello NET
Per riuscire a cogliere meglio le opportunità, Althesys ha ulteriormente sviluppato il proprio modello di mercato elettrico italiano NET (New Electricity Trends) per la simulazione e il forecast di lungo termine, secondo il quale i due tipi di investimento, merchant e regolato, sono portatori di diversi profili di rischio e diversa redditività.
I risultati del modello indicano come sia importante tener conto di alcuni elementi, ad esempio;
– che i ricavi da arbitraggio si stanno abbassando nel 2023;
– che il mercato dei servizi è comunque in contrazione
– che la concorrenza sarà alta, vista la quantità di stoccaggi individuati da Terna come fabbisogno.
Comunque, secondo Althesys, il forte fabbisogno futuro e l’atteso calo dei costi rende comunque questo mercato potenzialmente molto attraente.