Circular economy

Economia circolare: iniziative UE per accelerare la transizione

In occasione della Conferenza europea delle parti interessate dell’economia circolare 2024 (ECESC), in contemporanea con il World Circular Economy Forum 2024 (Bruxelles, 15-18 aprile 2024), la Commissione UE ha annunciato due nuove iniziative per promuovere l’economia circolare a livello globale, sottolineando il ruolo dell’UE nell’accelerare la transizione.

In occasione del World Circular Economy Forum 2024 (Bruxelles, 15-18 aprile 2024), rivolto ai pensatori, agli operatori e ai leader dell’economia circolare con l’obiettivo di presentare le soluzioni circolari più impattanti provenienti da tutto il mondo,, che si svolge in contemporanea con la Conferenza europea delle parti interessate dell’economia circolare 2024 (ECESC) dal titolo “Economia circolare: dalle visioni alle azioni”, con l’obiettivo di presentare al Forum i progressi dell’UE,  la Commissione UE ha annunciato nuove iniziative per promuovere l’economia circolare a livello globale.

Si tratta di iniziative in linea con gli obiettivi del Piano d’azione per l’economia circolare che mira a ridurre l’impronta dei consumi e a raddoppiare il tasso di utilizzo dei materiali circolari in Europa entro il prossimo decennio, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo:
– istituzione del Circular Economy Resource Center dell’UE nell’ambito della Strategia Global Gateway per facilitare gli scambi peer-to-peer e i partenariati tra le parti interessate dell’UE e dei Paesi terzi, favorendo l’adozione di politiche e modelli di business validi per l’economia circolare in tutto il mondo, che sarà operativo entro la fine dell’anno, per un impegno di 15 milioni di euro da parte della Commissione UE;
– lancio del ProgrammaSWITCH to Circular Economy in East and Southern Africa”, con un impegno di spesa di 40 milioni di euro in cinque anni per promuovere la transizione verso l’economia circolare , concentrandosi su sviluppo delle capacità, sostegno politico e migliore accesso ai finanziamenti, in particolare per quanto riguarda gli imballaggi e i rifiuti di pastica, nonché le catene del valore dei rifiuti elettronici e elettronici (RAEE).

Nessuno può prevedere il futuro, ma ciò non ci impedisce di incidere su di esso – ha affermato la Commissaria per i partenariati internazionali Jutta Urpilainen – È possibile fare della circolarità il prossimo megatrend. La visione alla base del Circular Economy Resource Center è quella di condividere il know-how politico e aziendale e le migliori pratiche con i paesi partner. Ciò è anche in linea con le ambizioni del programma SWITCH to Circular Economy in East and Southern Africa, una grande iniziativa che aumenta la circolarità nelle principali catene del valore, e sono lieta che ora possiamo implementarla in queste regioni dell’Africa. Fa parte della nostra offerta positiva Global Gateway ed è coerente con il nostro maggiore impegno con i partner africani”.

Il Centro risorse per l’economia circolare dell’UE incarna l’impegno dell’UE nel promuovere la circolarità su scala globale e nel facilitare la transizione verso società sostenibili e a impatto climatico zero. L’azione quadriennale mobiliterà il know-how, le politiche, gli standard, le tecnologie, i modelli di business e le pratiche dell’economia circolare dell’UE, per promuovere l’apprendimento e gli scambi con i partner del vicinato, dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina.

Saranno istituiti:
– un laboratorio di conoscenze sull’economia circolare che documenti e consolidi il know-how dell’economia circolare dell’UE dal punto di vista dei Paesi partner, rendendolo disponibile alle parti interessate attraverso una piattaforma di conoscenza e un helpdesk, il dialogo e lo scambio di esperienze, buone pratiche, apprendimenti e approcci innovativi;
– un laboratorio di politiche di economia circolare che offra supporto su questioni politiche e normative attraverso assistenza tecnica, scambio di migliori pratiche e programmi di accelerazione per ispirare lo sviluppo politico e normativo;
– un Circular Economy Business Lab che supporti le imprese dei Paesi partner a diventare circolari, attraverso scambi peer-to-peer, prospettive di mercato dell’economia circolare e valutazioni di benchmarking, mostrando, inoltre, soluzioni circolari innovative e facilitando l’incontro con le aziende dell’UE, con particolare attenzione alle donne e ai giovani imprenditori.

La Commissione Europea ha ideato questa iniziativa collaborando con partner tra cui il Ministero degli Affari Esteri finlandese, il Fondo finlandese per l’innovazione Sitra e l’Agenzia belga per lo sviluppo ENABEL.

Basandosi sugli impegni e sul lavoro dell’UE a livello globale, il Programma SWITCH to Circular Economy in East and Southern Africa (SWITCH-2-CE in ESA) intende rafforzare il sostegno dei partner nel promuovere una transizione inclusiva verso l’economia circolare nell’Africa orientale e meridionale. Le attività contribuiranno alla mitigazione dei cambiamenti climatici promuovendo modelli di business verdi e circolari negli imballaggi e nei rifiuti di plastica, nonché nelle catene del valore dell’elettronica e dei rifiuti elettronici.

Seguendo un approccio di gemellaggio Sud-Sud, il programma SWITCH-2-CE dell’ESA comporterà:
– Ambiente politico, normativo e favorevole al business;
– Sviluppo delle capacità e sviluppo umano;
– Accesso ai finanziamenti attraverso il Meccanismo di sovvenzione paritaria (MGF) per le giovani start-up e le PMI, accessibile anche per investire in joint venture tra aziende africane ed europee.

La Commissione europea sta lanciando questo programma in collaborazione con l’organizzazione del mercato comune per l’Africa orientale e meridionale (COMESA).

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