Fiere e convegni Fonti rinnovabili

KEY 2024: il Rapporto “Filiere del Futuro” di Symbola-IEG

A Fiera di Rimini dove è in corso KEY. The Energy Transition Expo (28 febbraio – 1° marzo 2024), Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group hanno presentato la II edizione di “Filiere del Futuro. Geografia produttiva delle energie rinnovabili in Italia”, da cui emerge che sono 37.655 le imprese attive o potenzialmente attive nella filiera, contro le 33.257 dell’anno precedente (+13,2%).

 

È stata presentata il 29 febbraio 2024 a Fiera di Rimini, dove è in corso KEY. The Energy Transition Expo, l’evento di IEG (Italian Exhibition Group) sulla transizione energetica, la II edizione del Rapporto Filiere del Futuro. Geografia produttiva delle rinnovabili in Italia”, promosso e realizzato da Fondazione Symbola e IEG, in collaborazione con le principali Associazioni di categoria del comparto, quali AIELANEVANIEFederidroelettricaElettricità Futura, Italia solare.

Il Rapporto analizza le prospettive di sviluppo delle rinnovabili da qui al 2030 e le caratteristiche e la distribuzione settoriale e territoriale delle imprese attive e potenzialmente attive nelle filiere del fotovoltaico, eolico, idroelettrico, solare termico, geotermico e bioenergie.

Sono 37.655 le imprese attive o potenzialmente attive nella filiera delle energie rinnovabili, contro le 33.257 dell’anno precedente, evidenziando un aumento del 13,2%. La distribuzione per tipologia di energia rinnovabile, in linea con i dati dello scorso anno, vede un 74,4% di tali imprese che esplicitano attività sul fotovoltaico, seguite da un 37,1% per l’eolico, dal 23,2% sulle bioenergie (ovvero biomasse e biogas), il 17,6% sull’idroelettrico, il 13,0% nel geotermoelettrico e 8,1% nel solare termico. 

La transizione verde aiuta un futuro più a misura d’uomo. In particolare puntare sulle rinnovabili e sull’efficienza fa crescere l’Italia, la rende più libera, dà forza alla nostra economia e aumenta i posti di lavoro – ha dichiarato Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola –. Come evidenzia il Rapporto sono 37.655 imprese che dichiarano attività legate alla filiera delle rinnovabili, circa il 13% in più rispetto all’anno precedente. Guardando ai territori, quasi un terzo delle imprese si concentra in Lombardia, Lazio e Veneto. C’è un’Italia che eccelle in molti segmenti della nuova economia sostenibile: il nostro Paese dà il meglio di sé quando incrocia i suoi cromosomi antichi, la sua identità con un modo tutto italiano di fare economia: che tiene insieme innovazione e tradizione, coesione sociale, nuove tecnologie e bellezza, capacità di parlare al mondo senza perdere legami con territori e comunità, flessibilità produttiva e competitività. C’è molto da fare ma da qui possiamo partire per affrontare non solo i nostri mali antichi ma il futuro e le sfide che ci pone. Possiamo farlo dentro la missione che si è data l’Europa con il Next Generation EU, per rispondere alle crisi tenendo insieme coesione, transizione verde, digitale. Dobbiamo farlo rafforzando nel mondo un percorso di cooperazione e di pace oggi indebolito. Per costruire insieme, senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno, un mondo più sicuro, civile, gentile come è scritto nel Manifesto di Assisi promosso dalla Fondazione Symbola e dal Sacro Convento di Assisi”.

La dimensione media di queste 37.655 è di 9,5 addetti, cifra che supera di 2,4 volte la media del totale delle aziende extra-agricole. Riguardo alla distribuzione nei vari settori di attività, spiccano le imprese di installazione e manutenzione (39,2%), quelle impegnate nella produzione di energia (13,8%), il commercio (12,3%), la manifattura (9,6%), l’affitto e la gestione immobiliare (6,4%), e le attività di consulenza, collaudo e monitoraggio (6,1%). La distribuzione delle imprese per settore di attività si mantiene piuttosto stabile tra gli anni.

Tra le imprese attive o potenzialmente attive nel settore delle energie rinnovabili, oltre un terzo ha la sede legale in Lombardia, Lazio e Campania. La Lombardia domina con 6.035 imprese, corrispondenti al 16,0% del totale nazionale, seguita dal Lazio con 4.084 imprese e una percentuale del 10,8%. La Campania è al terzo posto con 3.490 imprese (9,3%), seguita dalla Sicilia con 3.018 (8,0%) e il Veneto molto vicino con 2.981 imprese (7,9%). Queste cinque regioni raccolgono insieme oltre la metà del totale delle imprese censite nella filiera (52,1%).

Distribuzione territoriale delle imprese di filiera

Sono ancora le sopracitate regioni a guidare la classifica dei territori che hanno registrato il maggior numero di nuove imprese nella filiera nell’ultimo anno: se ne contano 676 in Lombardia, 564 nel Lazio e 465 in Campania.

In termini di settori di attività, l’installazione e la manutenzione spiccano in modo particolare in Campania (48,2% delle imprese regionali) e nel Lazio (45,4%). Per la Lombardia, invece, è più rilevante la quota di imprese operanti nella produzione di energia (17,8% rispetto al 13,8% nazionale) e le attività di consulenza, collaudo e monitoraggio (8,6% contro il 6,1% nazionale).

Per il complesso della filiera delle rinnovabili, la provincia di Roma si distingue come leader (con 3.096 aziende, rappresentando l‘8,2% del totale in Italia), influenzata principalmente dalla presenza di imprese specializzate nelle operazioni di installazione e manutenzione. Seguono le province di Milano con 2.748 imprese (7,3%), Napoli (1.569, 4,2%), Bolzano/Bozen (1.220, 3,2%) e Torino con(1.098, 2,9%).L’intera top 10 provinciale non ha subito variazioni rispetto alla situazione dell’anno precedente.

 

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