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Città social: l’anteprima di ICity RanK 2022 di FPA

Nel corso di un evento online, FPA ha presentato l’anteprima delle città social, uno degli indicatori che compongono ICity Rank 2022, l’annuale Rapporto sullo stato di digitalizzazione dei Comuni capoluogo, che verrà integralmente presentato nel corso di Forum PA Città (26 novembre 2022).

Bologna e Venezia si confermano le città italiane più “social”, seguite da Firenze, che scalza il terzo gradino del podio a Torino (quarta) e poi NapoliPordenoneRomaCagliariGenova e Milano a chiudere la top ten.. L’utilizzo di 7 social network di 108 Comuni capoluogo italiani ha determinato un indice sulla base della presenza, del tasso di penetrazione, della frequenza di aggiornamento e produzione di contenuti. Facebook è il social più diffuso con 3,5 milioni di follower, seguito da YouTube, Instagram e Twitter. Dopo la costante espansione degli ultimi anni, si evidenzia una nuova fase di assestamento, in cui l’utilizzo dei social è entrato a far parte delle abitudini dei Comuni in modo organico e differenziato.

È quanto ha rilevato FPA, la società di servizi e consulenza del Gruppo Digital360 che accompagna amministrazioni e aziende interessate ai processi di cambiamento della PA, nei loro percorsi di innovazione tecnologica, istituzionale e organizzativa, e che ha presentato in un evento online il 16 novembre 2022 l’anteprima sulle città social, uno degli indicatori settoriali che compongono il Rapporto ICity Rank sullo stato di digitalizzazione di 108 Comuni capoluogo italiani, che sarà presentato integralmente il 29 novembre 2022 a Forum PA città, l’evento di FPA, in collaborazione con Tiscali-Linkem e Enel X, dedicato alle città e al ruolo fondamentale che hanno come veri e propri laboratori di sperimentazione di attuazione delle strategie per la trasformazione digitale.

Nel corso del 2022 la stragrande maggioranza dei capoluoghi italiani è ormai presente in modo articolato sui social media ma, dopo la costante espansione degli ultimi anni, si evidenzia una nuova fase di assestamento, in cui l’utilizzo dei social è entrato a far parte delle abitudini dei Comuni in modo organico e differenziato – ha commentato Gianni Dominici, Direttore Generale di FPA – Tramite i social, oggi le amministrazioni si impegnano a sviluppare una comunicazione forte, diretta e continuativa ai loro cittadini, di vera interazione, oltre la semplice informazione. Le caratteristiche di diffusione e le dinamiche di utilizzo però sono differenti a seconda delle diverse piattaforme e delle scelte di comunicazione dei singoli Comuni”.

Si contano 23 Comuni presenti su tutti e 7 i canali social, altri 60 ne hanno attivati almeno 5. Tuttavia, sono evidenti le differenze geografiche: l’82% dei capoluoghi del Centro e l’81% del Nord hanno almeno cinque social, mentre la percentuale scende al 69% tra quelli del Sud e Isole. In generale, sono più “social” i Comuni di grandi dimensioni: 9 dei primi 10 in classifica sono capoluoghi metropolitani, anche se spicca la sesta posizione di Pordenone.

Come evidenziato anche nelle precedenti edizioni della ricerca, sottolinea FPA, un conto è la presenza, un altro l’effettivo utilizzo. Facebook è lo strumento utilizzato con maggiore continuità, con 97 aggiornamenti nell’ultimo mese su 103 profili attivi, mentre sono inferiori gli aggiornamenti dei canali YouTube (70 su 102) e di Instagram (69 su 89), ma soprattutto dei profili Twitter (53 su 87).
Oltre tre quarti delle amministrazioni hanno attivato Messenger (80), mentre la metà Linkedin (56) e Telegram (48).

In generale, l’inserimento di contenuti ha avuto un’accelerazione tra l’inizio del 2020 e la primavera 2021 per poi assestarsi, ma si evidenzia la continua crescita dei caricamenti video sui canali Youtube che si avvicinano a 70.000 e dei post Instagram che sfiorano quota 100.000.

Le città top su Facebook
I follower dei comuni capoluoghi su Facebook continuano a crescere e toccano quota 3,5 milioni, 230.000 in più rispetto al 2021. Questo social si conferma uno strumento versatile, particolarmente efficace nelle comunità di piccola dimensione, dove è diventato una vera “piazza” d’incontro per i cittadini. In termini assoluti, per numero di follower prevalgono i comuni demograficamente più consistenti (Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna). Ma in termini relativi, i tassi di penetrazione più elevati si ritrovano in città di dimensione media o piccola, con in testa Crotone (69,9 follower ogni 100 abitanti), seguito da Verbania (55,8), Rimini (54,7), Caserta (53,4) e Macerata (51,7).

Le città top su Youtube
Come Facebook, anche Youtube è presente nella quasi totalità dei Comuni (102), ma la sua gestione non è altrettanto omogenea. In generale, nell’ultimo anno gli iscritti sono cresciuti del 22%, più degli altri social media. L’effettivo utilizzo e diffusione, però, sono legati alle volontà e capacità delle amministrazioni, più che a variabili demografiche o geografiche. Per numero assoluto di iscritti guidano le grandi città, con in testa Napoli e Genova, ma la classifica del tasso di penetrazione vede al vertice realtà di dimensioni ridotte come Lodi (5,1 iscritti ogni 100 abitanti), Pordenone (3,6) e Pavia (2,8%).

Le città top su Instagram
Instagram ha avuto una diffusione tardiva, ma molto vivace: le amministrazioni presenti sono passate da 38 nel 2017 a 89 nel 2022, i follower sono cresciuti di 300.000 negli ultimi 12 mesi, raggiungendo quasi quota 1,3 milioni (+ 20% rispetto al 2021). La gran parte dei comuni con un profilo aperto lo alimenta con continuità. Roma, Milano, Bologna, Firenze e Genova sono le realtà quantitativamente più consistenti, ma quelle con il tasso di penetrazione più elevato sono Mantova (30,8 follower ogni 100 abitanti) e Bergamo (29).

Le città top su Twitter
Le amministrazioni presenti (87) sono sostanzialmente stabili dal 2020, ma cresce il numero di profili “fantasma”, non aggiornati, ben 26. La diffusione è concentrata in 4 maggiori città (Roma, Milano, Torino e Napoli) guidano la classifica dei valori assoluti di follower e coprono il 66,7% dei follower complessivi. Anche la graduatoria di penetrazione è guidata da una grande città come Firenze, con 28,5 follower ogni 100 abitanti. Secondo FPA, presumibilmente la gestione impegnativa di questo canale social ha portato a una polarizzazione: da una parte i capoluoghi metropolitani, che aggiornano il proprio profilo con continuità, dall’altra città più piccole che dopo essersi affacciate all’utilizzo di Twitter lo hanno sostanzialmente abbandonato.

 

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