Per migliorare la comprensione della prevenzione terrestre degli incendi di boschi e foreste e promuovere risposte efficaci, la Commissione UE ha pubblicato delle Linee guida che individuano le misure più efficaci che gli Stati membri possono adottare e le modalità di accesso ai finanziamenti.
In occasione della Giornata internazionale delle foreste (IDF 2021) , la Commissione UE ha pubblicato il 22 marzo 2021 le nuove Linee Guida per migliorare la comprensione della prevenzione terrestre degli incendi boschivi e promuovere risposte efficaci.
Il documento individua le misure di prevenzione possibili grazie alla governance, alla pianificazione e alla gestione delle foreste e illustra in che modo gli Stati membri dell’UE possono accedere ai finanziamenti dell’Unione a beneficio della resilienza agli incendi boschivi e collaborare a livello dell’UE.
“Gli alberi sono nostri alleati nella lotta contro i cambiamenti climatici e la crisi della biodiversità: aiutano a purificare l’aria, rinfrescano le città e assorbono anidride carbonica – ha affermato Il Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, Frans Timmermans – Gli esseri umani esercitano già pressioni enormi sulle foreste di tutto il mondo e gli incendi boschivi rappresentano l’ennesima minaccia. Di fronte a questo rischio, esacerbato dall’aumento delle temperature e da siccità sempre più frequenti, è indispensabile proteggere con più decisione le foreste, migliorare la prevenzione e reagire più in fretta“.
Negli ultimi anni gli incendi boschivi hanno avuto un impatto enorme sul capitale naturale, sull’economia e sui cittadini di tutta Europa. Le cause sono molteplici e comprendono i cambiamenti climatici, il cambio di gestione dei terreni, tendenze sociali quali l’abbandono delle aree rurali e l’espansione urbana, l’evolversi delle tradizioni culturali e dei comportamenti nel tempo libero e politiche non ottimali di gestione degli incendi.
I nuovi scenari riguardanti i cambiamenti climatici a livello mondiale indicano che potrebbero aumentare i cosiddetti “incendi catastrofici“, ossia quelli così violenti da non poter essere domati. Di fronte a queste tendenze allarmanti si dovrebbe riservare una maggior attenzione alle prassi di prevenzione terrestre degli incendi nell’ambito della relativa gestione integrata.
I profili per Paese del Centro comune di ricerca (JRC) offrono informazioni sulla distribuzione geografica degli incendi boschivi, delle zone interessate e delle emissioni, oltre ad analizzare l’andamento e l’impatto di tali incendi nel mondo a livello nazionale e subnazionale. Consentono così di effettuare una valutazione globale del rischio di incendi boschivi e di mitigare gli effetti che questi sortiscono in termini di degrado del suolo, deforestazione o emissioni dovute alla combustione della biomassa.
Il sistema mondiale di informazione sugli incendi, basato sul sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi (EFFIS) è in fase di ulteriore sviluppo, con la partecipazione del Gruppo sull’osservazione della terra e della National Aeronautics and Space Administration statunitense (NASA) e in stretta collaborazione con le Nazioni Unite. I servizi GWIS contribuiscono anche al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
“Negli ultimi anni come mai prima gli incendi hanno devastato l’Amazzonia e il resto del mondo – ha osservato Il Commissario per la Gestione delle crisi Janez Lenarčič – Il sistema mondiale di informazione in merito è quindi cruciale per fornire informazioni sul pericolo di incendi e sulle zone interessate su scala globale: insieme ad altri strumenti di monitoraggio analoghi consente alla Commissione di disporre di tutti i dati necessari per coordinare la risposta dell’UE e proteggere le vite umane, i mezzi di sussistenza e l’ambiente”.
La Commissione UE, secondo la tabella di marcia prevista dal Green Deal europeo, ha annunciato entro l’anno l’adozione di una nuova Strategia forestale che si baserà sulla Strategia per la biodiversità che si propone, tra l’altro, che l’UE e i suoi Stati membri siano adeguatamente attrezzati per prevenire e rispondere ai grandi incendi boschivi che nuocciono gravemente alla biodiversità forestale. A tal fine, ricordiamo che è in corso una pubblica Consultazione che si concluderà il 19 aprile 2021.
La nuova Strategia dell’UE di adattamento ai cambiamenti climatici chela Commissione UE ha adottato il 24 febbraio 2021 (strategia adattamento, bostrico tipografo, Decennio ripristino ecosistema, ) che definisce il cammino da percorrere per essere pronti ai loro inevitabili effetti, pone l’accento sulla necessità di rafforzare la resilienza delle foreste e prevede varie azioni a sostegno di questo obiettivo. Le foreste europee risentono già direttamente e indirettamente dei cambiamenti climatici: basti pensare agli incendi, alle siccità e alle infestazioni senza precedenti di bostrico tipografo, che presumibilmente non faranno che aumentare.
È possibile contenere efficacemente il rischio di incendi boschivi migliorando la gestione e la pianificazione dell’uso del suolo. A tal fine occorre valutare la gestione del suolo per garantire che la struttura, la composizione e l’uso di foreste, terreni boschivi e altri paesaggi caratterizzati dalla presenza di vegetazione siano più resistenti e resilienti agli incendi.
È stato appena avviato il Decennio per il Ripristino dell’Ecosistema (2021-2030), proclamato dall’Assemblea delle Nazioni Unite con l’obiettivo di potenziare in modo rilevante il ripristino degli ecosistemi degradati o distrutti. Anche per il ripristino degli ecosistemi, la Commissione UE ha previsto un’iniziativa per obiettivi giuridicamente vincolanti da adottare entro il 2021 nella forma di Regolamento, in vista della quale ha avviato anche in questo una pubblica consultazione che rimarrà aperta fino al 5 aprile 2021..
La Commissione, ha previsto, inoltre, attività di informazione e istruzione per i cittadini europei riguardo agli incendi boschivi, per le quali sono previsti appositi finanziamenti, e agevolerà la cooperazione e il coordinamento delle risposte comuni.
“Gli ecosistemi forestali ospitano l’80 % delle piante e degli animali terrestri conosciuti e la loro distruzione ci mette tutti in pericolo – ha concluso Virginijus Sinkevičius, Commissario responsabile per l’Ambiente, gli Oceani e la Pesca – Gli incendi boschivi minacciano sempre più le foreste e gli esseri umani: in queste nuove circostanze la prevenzione e la cooperazione sono i principali strumenti a nostra disposizione. Sono convinto che con questi orientamenti possiamo dare vita a una risposta più efficace, a vantaggio delle persone e della natura da cui dipendiamo”.