2 Giugno 2023
Circular economy Diritto e normativa Risorse e rifiuti Sostenibilità

Il SISTRI si adegua alle nuove disposizioni europee

Il SISTRI si adegua alle nuove disposizioni europee

Con l’entrata in vigore dal 1° giugno 2015  del nuovo elenco dei rifiuti (Codici CER) e della nuova codificazione delle loro caratteristiche di pericolosità, il Ministero dell’Ambiente ha rilasciato un simulatore della nuova applicazione di movimentazione dei rifiuti in ambiente di esercizio e la contestuale pubblicazione della procedura da seguire per gestire correttamente i rifiuti in deposito, classificati secondo le precedenti disposizioni.

Ad una settimana dall’entrata in vigore (1° giugno 2015) del nuovo Elenco europeo dei Rifiuti (Decisione 2014/955/UE) e della nuova codifica delle Caratteristiche di pericolo per i rifiuti (Regolamento UE n. 1357/2014), disposizioni che avranno delle ripercussioni sia sulla tenuta dei Registri di carico e scarico che sulla compilazione dei Formulari di identificazione dei rifiuti, nonché sul Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), il Ministero dell’Ambiente ha rilasciato il 25 maggio 2015 la nuova applicazione di movimentazione in ambiente di  esercizio della procedura relativa alle modalità operative previste per l’adeguamento della classificazione dei rifiuti.

Si rammenta che la scadenza del 1° giugno 2015 riguarda l’attribuzione dei codici CER da parte dei produttori e gestori di rifiuti  pericolosi e di quelli con codice CER “a specchio” ovvero rifiuti non pericolosi che posseggono anche un analogo codice che li descrive in alcune circostanze come “pericolosi” a causa dei processi che li originano, della presenza e delle concentrazioni di sostanze che conferiscono ad essi caratteristiche di pericolosità.

I rifiuti prodotti (e/o smaltiti) entro il 31 maggio 2015 dovranno essere registrati con il vecchio codice CER, mentre quelli prodotti (e/o smaltiti) dal 1° giugno 2015 dovranno essere registrati con il nuovo codice.
È importante, quindi, verificare la codificazione e classificazione dei propri rifiuti speciali prodotti (e/o smaltiti), soprattutto nei casi in cui vengano loro assegnati “codici a specchio”e ridefinire le caratteristiche di pericolo dei rifiuti prodotti (e/o smaltiti).
Da tale valutazione aggiornata potrebbero discendere dei nuovi obblighi, quali per esempio:
– l’iscrizione al SISTRI, nel caso che il rifiuto prodotto (e/o smaltito) sia diventato “pericoloso” e l’impresa sia un soggetto sensibile con più di 10 dipendenti;
– obbligo di compilazione del MUD per i soggetti sensibili;
– ridefinizione dei fornitori e delle loro autorizzazioni;
– cambiamento del tipo di operazione finale (recupero o smaltimento) e del soggetto destinatario;
– ridefinizione della gestione del deposito temporaneo in quanto i criteri per i rifiuti, pericolosi e non, sono diversi.

Proprio su quest’ultimo aspetto si concentra la release del Ministero per consentire una corretta gestione dei rifiuti in deposito e non ancora movimentati ovvero parzialmente movimentati, classificati secondo le vecchie disposizioni, e sulla compilazione di registrazioni cronologiche di scarico per azzerare le quantità residue e, contestualmente, provvedere alla compilazione di nuove registrazioni cronologiche di carico per registrare le medesime quantità secondo i nuovi criteri di classificazione.

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