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Riciclo batterie: l’impatto sul settore dal nuovo Regolamento UE

Il recupero di materie prime critiche quali cobalto, litio, nichel e manganese attraverso il riciclo di batterie a fine vita diventa strategico per lo sviluppo delle tecnologie per la decarbonizzazione dell’economia e per l’aumento atteso del mercato delle auto elettriche.

Il crescente numero di veicoli elettrici rappresenta una seria sfida per la gestione delle batterie giunte a fine vita, ma è anche un’opportunità in quanto i produttori avranno bisogno di un maggiore accesso a elementi strategici e materiali critici: le batterie dei veicoli elettrici potrebbero fornire una preziosa fonte secondaria di tali materiali.

La sfida sarà impegnativa e occorre attrezzarsi al più presto sia in termini di impianti tecnologicamente avanzati per gestire in sicurezza rifiuti speciali pericolosi che per gli investimenti necessari ovvero per creare una .

Con il nuovo Regolamento sulle batterie e rifiuti di batterie, la Commissione UE propone requisiti obbligatori per tutte le pile e batterie (portatili, industriali, per autoveicoli e veicoli elettrici) immesse sul mercato dell’UE::
– l’obbligo di usare materie ottenute in modo responsabile;
– le restrizioni all’uso di sostanze pericolose;
– il contenuto minimo di materiali riciclati;
– l’impronta di carbonio, l’efficienza, la durabilità e l’etichettatura;
– il rispetto degli obiettivi di raccolta e riciclaggio delle batterie alla fine del loro ciclo di vita.

Il nuovo quadro normativo avrà un impatto considerevole sul riciclo di un settore sempre più essenziale e strategico a livello mondiale, in particolare per l’UE nell’ambito del nuovo Piano d’azione per l’economia circolare, pilastro del Green Deal europeo, e del Piano di azione per le materie prime critiche necessarie per le tecnologie informatiche, per la decarbonizzazione del settore energetico, e per lo sviluppo inarrestabile della mobilità elettrica.

La proposta della Commissione UE introduce, tra l’altro, il contenuto obbligatorio dal 1° gennaio 2027 di riciclato per batterie industriali, batterie per le auto e per i veicoli elettrici, con livelli del 12% di cobalto, 85% di piombo, 4% di litio e nichel entro il 1° gennaio 2030, che dovranno aumentare al 20% di cobalto, al 10% di litio e 12% di nichel entro il 2035.

Secondo la Società IHS Markit, leader a livello mondiale di analisi critiche, che ha effettuato diffuso i risultati di un suo studio alla vigilia della del nuovo Regolamento della Commissione UE, il riciclaggio delle batterie a livello globale dovrà più che triplicare la sua capacità entro il 2030  per recuperare fino al 15% (180 kt) di litio, 7,5% (450 kt)di nichel e 43% (930 kt) di cobalto da fonti riciclate, per effetto di una serie di condizioni relative a offerta, domanda, costi, sicurezza e sostenibilità.

Ci stiamo avvicinando al punto di svolta per un ciclo che si autoalimenta, in cui l’afflusso di batterie a fine vita arriva proprio al momento giusto per soddisfare la crescente domanda di questi materiali per realizzare nuove batterie. Le motivazioni dell’offerta, della domanda, dei costi e della sicurezza dell’offerta sono tutte presenti – ha dichiarato George Hilton, analista senior sull’accumulo di energia di IHS Markit – Stiamo già assistendo a una tendenza verso una maggiore localizzazione della produzione di batterie, poiché i governi cercano di massimizzare la creazione di valore in questo settore ad alta crescita. In particolare in Europa, dove non ci sono grandi giacimenti di materie prime per la produzione di batterie e il riciclaggio sarà fondamentale per consentire lo sviluppo di catene di approvvigionamento locali per gli impianti di produzione di batterie“. 

Offerta. Si sta creando un ampio deposito di batterie a fine via. Dalle 500.000 tonnellate (57GWH) del 2020 si passerà a 1,2 milioni di tonnellate (121 GWh) nel 2025, per raggiungere 3,5 milioni di tonnellate (350 GWh) nel 2030, un aumento di sette volte.

Domanda. Contemporaneamente il progressivo aumento delle auto elettriche è destinato a spingere la domanda di batterie a nuovi livelli: da 250 GWh nel 2020, a oltre 1.700 GWh nel 2030 e quasi 5.000 GWh al 2050.

Costi. I materiali riciclati hanno il potenziale di essere più economici degli equivalenti vergini.

Sicurezza di approvvigionamento. Il riciclaggio delle batterie ha il potenziale di creare forniture di materiale per batterie in regioni che non dispongono di risorse proprie. In particolare, le batterie riciclate consentiranno una dipendenza notevolmente ridotta dal cobalto estratto (che proviene in gran parte da un’unica fonte, la Repubblica Democratica del Congo).

Sostenibilità. Le preferenze dei consumatori stanno guidando ad un maggiore controllo nella catena di approvvigionamento degli ioni di litio. L’uso di materiali riciclati nelle nuove batterie è un modo per ridurre l’impatto ambientale e sociale della produzione di batterie.

Il riciclaggio delle batterie è una tecnologia abilitante chiave che consentirà ai veicoli elettrici di massimizzare le loro credenziali sostenibili – ha aggiunto Hilton – Nei prossimi anni i materiali riciclati delle batterie consentiranno di produrre veicoli elettrici in modo più sostenibile, a costi inferiori e ridurre la dipendenza da complesse catene di approvvigionamento di materie prime internazionali”. 

In termine di mercato, un Rapporto della Allied Market Research, società di consulenza e ricerche di mercato, ha previsto che il mercato del riciclaggio delle batterie dei veicoli elettrici che valeva 138,6 milioni di dollari nel 2017 raggiungerà 2.272,3 milioni di dollari entro il 2025, crescendo a un tasso annuo (CAGR) del 41,8% dal 2018 al 2025. Inoltre, la quantità di litio riciclato sarà in grado di soddisfare al 2025 il 9% della domanda globale di litio in varie applicazioni e che oltre il 66% delle batterie usate di EV saranno riciclate in Cina, dove vengono utilizzate per servire l’industria delle materie prime per batterie in rapida crescita nel Paese.

Fonte: Allied Market Research

Proprio per rafforzare il controllo dei movimenti illegali di rifiuti di batterie, la FEAD (Federazione europea delle imprese per la gestione dei rifiuti e dei servizi ambientali), esprimendo soddisfazione per la proposta del nuovo Regolamento della Commissione UE, “sottolinea l’importanza dei sistemi di deposito e restituzione (DRS) sotto forma di operazioni di ritiro dai dettaglianti” e “chiede un efficace meccanismo di controllo e applicazione delle esportazioni di batterie usate per evitare spedizioni illegali”.

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