Circular economy Sostenibilità

Piano per Economia circolare: cambiare i modi di produrre e consumare

La Commissione UE ha adottato, come previsto dalla tabella di marcia del Green Deal europeo, il nuovo Piano d’azione per l’Economia circolare, al fine di ridurre la pressione sulle risorse naturali, la perdita di biodiversità, le emissioni di gas serra e, al contempo aumentare la crescita economica e i nuovi posti di lavoro.  

La Commissione europea ha adottato l’11 marzo 2020 il nuovo Piano d’azione per l’economia circolare , uno dei principali strumenti del Green Deal europeo, il nuovo programma per la crescita sostenibile in Europa, che fissa una tabella di marcia ambiziosa per il conseguimento di un’economia circolare a impatto climatico zero, in cui la crescita economica è dissociata dall’uso delle risorse.

Un’economia circolare, riducendo la pressione sulle risorse naturali, è un prerequisito per conseguire l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, prevista dalla recente Legge europea per il Clima, e ridurre l’impatto sulla biodiversità. La trasformazione e l’estrazione delle risorse sono infatti responsabili di metà delle emissioni totali di gas a effetto serra, di oltre il 90 % della perdita di biodiversità e dello stress idrico.

L’economia circolare produrrà benefici netti in termini di crescita del PIL e di creazione di posti di lavoro, in quanto l’applicazione di ambiziose misure di economia circolare in Europa può aumentare il PIL dell’UE di un ulteriore 0,5 % di qui al 2030, creando circa 700.000 nuovi posti di lavoro.

Se vogliamo raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, preservare il nostro ambiente naturale e rafforzare la competitività della nostra economia, questa deve diventare completamente circolare – ha affermato   Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo – Il nostro modello economico di oggi è ancora, per lo più, lineare: solo il 12 % delle materie secondarie e delle risorse vengono reintrodotti nell’economia. Molti prodotti si rompono troppo facilmente, non possono essere riutilizzati, riparati o riciclati, o sono monouso. Esiste un enorme potenziale da sfruttare sia per le imprese che per i consumatori e con questo Piano abbiamo avviato una serie di interventi volti a trasformare il modo in cui i prodotti sono fabbricati e consentire ai consumatori di effettuare scelte sostenibili a proprio vantaggio e a beneficio dell’ambiente“.

Prevedendo misure lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti, il nuovo Piano mira a rendere l’economia dell’UE più adatta a un futuro verde, a rafforzarne la competitività, proteggendo nel contempo l’ambiente, e a sancire nuovi diritti per i consumatori.

La transizione verso un’economia circolare è già in corso, con imprese all’avanguardia, consumatori e autorità pubbliche in Europa che aderiscono a questo modello sostenibile. La Commissione farà in modo che la transizione verso l’economia circolare offra opportunità a tutti, senza lasciare indietro nessuno.

Prendendo le mosse dai lavori svolti a partire dal 2015, il Piano si concentra su una progettazione e una produzione funzionali all’economia circolare, con l’obiettivo di garantire che le risorse utilizzate siano mantenute il più a lungo possibile nell’economia dell’UE. Il Piano e le sue iniziative saranno sviluppati in stretta collaborazione con le imprese e tutti i portatori di interessi.

Esiste un solo pianeta Terra, eppure da qui al 2050 consumeremo risorse pari a tre pianeti – ha dichiarato Virginijus Sinkevičius, Commissario responsabile per l’Ambiente, gli Oceani e la Pesca – Il nuovo Piano renderà la circolarità la norma nella nostra vita e accelererà la transizione verde della nostra economia. Quello che proponiamo è un’azione incisiva per cambiare la base della catena di sostenibilità: la progettazione dei prodotti. Interventi orientati al futuro creeranno opportunità commerciali e di lavoro, sanciranno nuovi diritti per i consumatori europei, sfrutteranno l’innovazione e la digitalizzazione e, al pari della natura, garantiranno che nulla vada sprecato.”

Il Piano d’azione per l’economia circolare proporrà misure che si inseriranno nel quadro della nuova Strategia industriale dell’UE, adottata il giorno prima (10 marzo 2020) dalla Commissione UE.

Far sì che i prodotti sostenibili diventino la norma nell’Unione: la Commissione UE proporrà un atto legislativo sulla strategia per i prodotti sostenibili volta a garantire che i prodotti immessi sul mercato dell’UE siano progettati per durare più a lungo, siano più facili da riutilizzare, riparare e riciclare, e contengano il più possibile materiali riciclati anziché materie prime primarie. Inoltre, le misure, limitando i prodotti monouso, si occuperanno dell’obsolescenza prematura e vieteranno la distruzione di beni durevoli invenduti.

Responsabilizzare i consumatori che avranno accesso a informazioni attendibili su questioni come la riparabilità e la durabilità dei prodotti così che possano compiere scelte più sostenibili e beneficeranno di un vero e proprio “diritto alla riparazione“.

Incentrare l’attenzione sui settori che utilizzano più risorse e che hanno un elevato potenziale di circolarità. La Commissione avvierà azioni concrete in diversi ambiti quali:
* elettronica e TIC con l’ “Iniziativa per un’elettronica circolare” per prolungare il ciclo di vita dei prodotti e migliorare la raccolta e il trattamento dei rifiuti;
* batterie e veicoli,tramiteun nuovo quadro normativo per le batterie al fine di migliorare la sostenibilità e aumentare il potenziale di circolarità delle batterie;
* imballaggi con nuove disposizioni vincolanti che definiscono cosa è consentito sul mercato dell’UE. Sono incluse prescrizioni per la riduzione degli imballaggi eccessivi per:
° plastica: nuove disposizioni vincolanti relative al contenuto riciclato e attenzione particolare alla questione delle microplastiche e alle plastiche a base biologica e biodegradabili;
° tessili: una nuova strategia dell’UE per i tessili per rafforzare la competitività e l’innovazione nel settore e promuovere il mercato dell’UE per il riutilizzo dei tessili;
° costruzioni e edilizia: una strategia generale per un ambiente edificato sostenibile che promuova i principi della circolarità per gli edifici;
° alimenti: una nuova iniziativa legislativa sul riutilizzo al fine di sostituire, nei servizi di ristorazione, gli imballaggi, gli oggetti per il servizio da tavola e le posate monouso con prodotti riutilizzabili.

* Ridurre i rifiuti: l’accento sarà posto sulla necessità di evitare prima di tutto che si formino i rifiuti e di trasformarli in risorse secondarie di elevata qualità che beneficino di un mercato delle materie prime secondarie efficiente. La Commissione esaminerà la possibilità di introdurre un modello armonizzato a livello di UE per la raccolta differenziata dei rifiuti e l’etichettatura. Il Piano d’azione prevede inoltre una serie di interventi volti a ridurre al minimo le esportazioni di rifiuti dell’UE e a far fronte alle spedizioni illegali.

Qui la scheda informativa.
La Commissione ha adottato anche il cronoprogramma per l’implementazione del Piano di azione.

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