La Commissione UE ha proposto un Regolamento sulle batterie e i rifiuti di batterie, che abrogherà al momento della sua entrata in vigore anche la Direttiva 2006/66/CE sulle pile e rifiuti di pile, prevedendo requisiti obbligatori per tutte le pile e batterie (portatili, industriali, per autoveicoli e veicoli elettrici) immesse sul mercato dell’UE.
La Commissione UE ha presentato una proposta di Regolamento sulle batterie e rifiuti di batterie, la prima delle iniziative annunciate nel nuovo Piano d’azione per l’economia circolare.
Per realizzare il Piano di azione “Verso un’ambizione a inquinamento zero per aria, acqua e suolo: Costruire un Pianeta più sano per persone più sane”, pilastro del Green Deal europeo, è fondamentale poter contare su pile e batterie che siano più sostenibili nel corso dell’intera ciclo di vita.
Le batterie e gli accumulatori svolgono un ruolo essenziale per garantire che molti prodotti, apparecchi e servizi di uso quotidiano funzionino correttamente, costituendo una fonte di energia indispensabile nella nostra società. Ogni anno entrano nell’UE circa 800.000 tonnellate di batterie per automobili, 190.000 tonnellate di batterie industriali e 160.000 tonnellate di batterie di consumo.
Non tutte queste batterie vengono adeguatamente raccolte e riciclate alla fine della loro vita, il che aumenta il rischio di rilascio di sostanze pericolose e costituisce uno spreco di risorse. Molti dei componenti di queste batterie e accumulatori potrebbero essere riciclati, evitando il rilascio di sostanze pericolose nell’ambiente e fornendo, inoltre, materiali preziosi a prodotti e processi produttivi importanti in Europa.
Dal 2006 le pile e i rifiuti di pile sono disciplinati a livello dalla Direttiva 2006/66/CE che non è più in grado di stare al passo con le nuove condizioni socio-economiche, tecnologiche, di mercato e di uso di tali prodotti, e che il nuovo Regolamento abroga.
“L’energia pulita è la chiave di volta del Green Deal europeo, ma la nostra crescente dipendenza dalle batterie, ad esempio nei trasporti, non deve andare a scapito dell’ambiente – ha affermato Frans Timmermans , Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo – Il nuovo Regolamento contribuirà a ridurre l’impatto ambientale e sociale di tutti i tipi di pile e batterie nel loro intero ciclo di vita, consentendo all’UE di aumentarne l’uso e la produzione in modo sicuro, circolare e sano“.
Con il nuovo Regolamento, la Commissione UE propone requisiti obbligatori per tutte le pile e batterie (portatili, industriali, per autoveicoli e veicoli elettrici) immesse sul mercato dell’UE: l’obbligo di usare materie ottenute in modo responsabile, le restrizioni all’uso di sostanze pericolose, il contenuto minimo di materiali riciclati, l’impronta di carbonio, l’efficienza, la durabilità e l’etichettatura, nonché il rispetto degli obiettivi di raccolta e riciclaggio sono vincoli essenziali per lo sviluppo di un’industria delle pile e batterie più sostenibile.
La certezza del diritto contribuirà inoltre a sbloccare gli investimenti su vasta scala e a rafforzare la capacità di produzione di pile e batterie innovative e sostenibili in Europa e altrove per rispondere a un mercato in rapida crescita.
La domanda di pile e batterie è in rapido aumento e si prevede che entro il 2030 aumenti di 14 volte, trainata soprattutto dai trasporti elettrici, che rende questo mercato sempre più strategico a livello mondiale. Questa crescita esponenziale globale della domanda farà aumentare nella stessa misura la domanda di materie prime, di qui la necessità di ridurne al minimo l’impatto ambientale.
“Con il nuovo quadro normativo la Commissione guarda al futuro, garantendo che solo le pile e batterie più verdi, più efficienti e più sicure siano immesse sul mercato dell’UE – ha dichiarato a suo volta Maroš Šefčovič, Vicepresidente responsabile per le Relazioni interistituzionali – Questo quadro ambizioso in materia di approvvigionamento trasparente ed etico di materie prime, impronta di carbonio delle pile e batterie e riciclaggio è un elemento essenziale per conseguire un’autonomia strategica aperta in questo settore critico e accelerare i lavori nell’ambito della European Battery Alliance“.
Dal 1° luglio 2024 potranno essere immesse sul mercato solo le pile e batterie ricaricabili usate nell’industria e nei veicoli elettrici accompagnate da una dichiarazione dell’impronta di carbonio. Per chiudere il cerchio e mantenere nell’economia europea il più a lungo possibile i materiali di valore impiegati nella loro produzione, la Commissione propone di introdurre nuovi requisiti e obiettivi sul contenuto dei materiali riciclati e sulla raccolta, il trattamento e il riciclaggio di pile e batterie alla fine del loro ciclo di vita. In tal modo le pile industriali e le batterie per autoveicoli e per veicoli elettrici non andranno perdute per l’economia dopo la loro vita utile.
Per aumentare in misura significativa la raccolta e il riciclaggio delle pile portatili, l’attuale tasso di raccolta del 45 % dovrebbe salire al 65 % nel 2025 e al 70 % nel 2030, in modo che i materiali delle pile che usiamo in casa non vadano persi per l’economia. Quelle di altro tipo – industriali, per autoveicoli o veicoli elettrici – devono essere raccolte al 100 %. Tutte le pile e batterie raccolte devono essere riciclate ottenendo livelli elevati di recupero, in particolare di materiali preziosi quali cobalto, litio, nichel e piombo. Il Regolamento proposto definisce un quadro che faciliterà il cambio di destinazione delle batterie dei veicoli elettrici per dar loro una seconda vita, ad esempio come sistemi fissi di stoccaggio dell’energia o come risorse energetiche integrate nelle reti elettriche.
L’uso delle nuove tecnologie informatiche, in particolare il passaporto della pila e lo spazio di dati interconnessi, sarà d’importanza fondamentale non solo per la condivisione sicura dei dati ma anche per aumentare la trasparenza del mercato e la tracciabilità delle grandi pile nel loro intero ciclo di vita. I fabbricanti potranno così sviluppare più facilmente prodotti e servizi innovativi nel quadro della duplice transizione verde e digitale.
Con le nuove norme sulla sostenibilità delle pile e batterie, la Commissione intende anche promuovere la transizione verde a livello mondiale e stabilire un piano per intraprendere ulteriori iniziative nell’ambito della propria politica in materia di prodotti sostenibili.
“Con questa proposta UE innovativa sulle pile e batterie sostenibili stiamo dando il primo grande impulso all’economia circolare nell’ambito del nostro nuovo piano d’azione per l’economia circolare – ha concluso il Commissario UE per l’Ambiente, gli Oceani e la Pesca, Virginijus Sinkevičius – Le pile e batterie sono di fondamentale importanza in settori cruciali dell’economia e della società, come la mobilità, l’energia e le comunicazioni, e questo pacchetto di strumenti legislativi orientati al futuro ne migliorerà la sostenibilità in ogni fase del loro ciclo di vita. Questi prodotti sono pieni di materiali preziosi e vogliamo garantire che nulla vada sprecato: la sostenibilità delle pile e batterie deve crescere di pari passo con il loro numero sul mercato dell’UE“.
Qui la scheda informativa.