Energia Fonti rinnovabili

EMBER: in UE le energie rinnovabili battono le fonti fossili

Un aggiornamento semestrale (gennaio-giugno 2020) del Rapporto che EMBER, il think-tank che si focalizza sui cambiamenti di generazione dell’elettricità, diffonde ogni anno, evidenzia che nel periodo analizzato le rinnovabili hanno generato il 40% dell’elettricità, contro il 34% delle fonti fossili. In discesa la produzione da carbone (-32%) e del gas (-6%) che potrebbe aver raggiunto il picco nel 2019.

EMBER,think-tank indipendente impegnato a fornire informazioni sui cambiamenti della generazione di elettricità globale, che pubblica ogni anno un Rapporto sul settore energetico europeo, ha diffuso il 22 luglio 2020 un aggiornamento semestrale, aggregando i dati delle rete  ENTSO-E (European Network of Transmission System Operators for Electricity), l’Associazione degli operatori europei della trasmissione dell’energia elettrica.

Ne emerge che nella prima metà del 2020 le energie rinnovabili – eolico, solare, idroelettrico e bioenergia – hanno generato il 40% dell’elettricità dell’UE-27, mentre i combustibili fossili il 34%

Complessivamente le energie rinnovabili sono aumentate dell’11%, per effetto dell’entrata in funzione di nuovi impianti eolici e solari e di condizioni climatiche favorevoli durante l’inizio dell’anno con mesi miti e ventosi, che hanno fatto raggiungere a tali tecnologie il record del 21% di produzione di elettricità in Europa, conseguendo una penetrazione massima in Danimarca (64%), Irlanda (49%) e Germania (42%). 

Nonostante le reti elettriche abbiano affrontato bene le penetrazioni record di eolico e solare, EMBER osserva che i prezzi negativi stanno mettendo in luce la mancanza di flessibilità nella domanda e nell’offerta che dovrà essere affrontata.

Alla crescita delle rinnovabili è seguito il calo del 18% delle fonti fossili schiacciate su due fronti: dall’aumento della generazione rinnovabile e da un calo del 7% della domanda di elettricità a causa della pandemia di Covid-19. Il carbone (- 32%) ne ha risentito di più, con la produzione di elettricità da antracite scesa del 34% e la lignite del 29%. 

Anche la generazione di elettricità dal gas ha registrato un calo del 6%, in discesa in 11 Paesi europei. Al riguardo, EMBER sottolinea che Spagna e Italia hanno visto il calo più forte di generazione elettrica dal gas, rispettivamente del 20% e del 16%. Con una bassa domanda di elettricità che riduce progressivamente la produzione di carbone a quasi zero, anche la generazione da gas, combustibile costoso, ha iniziato a registrare grandi cali. Con la prevedibile espansione della domanda di elettricità da rinnovabili e l’aumento continuo di costruzione di relativi impianti, il 2019 potrebbe aver segnato il picco del gas nel settore dell’energia, frustrando ogni speranza persistente dell’industria del gas di un rilancio con le chiusure degli impianti a carbone.

Conseguentemente alla crescita delle rinnovabili, secondo EMBER, le emissioni di CO2 nel settore energetico dell’UE-27 sono diminuite di circa il 23% nel 1° semestre 2020.

Un’altra situazione che viene segnalata è che la Polonia genera più elettricità da carbone rispetto alla Germania, e anche più degli altri restanti 25 Paesi membri dell’UE. Mentre tutti gli altri Paesi, compresa la Germania, hanno un piano per eliminare gradualmente il carbone, la Polonia non ne ha ancora.

Questa situazione segna un momento simbolico nella transizione del settore elettrico in Europa – ha dichiarato Dave Jones, Analista senior per il settore elettrico di Ember – Le energie rinnovabili hanno generato più elettricità rispetto ai combustibili fossili, trainate dall’eolico e dal solare che sostituiscono il carbone. Questo è un rapido progresso rispetto a soli nove anni fa, quando i combustibili fossili generavano il doppio delle energie rinnovabili. Ma il cambiamento non è uguale: la Polonia è ora il più grande generatore di elettricità da carbone d’Europa e la Repubblica Ceca è il terzo. Per Paesi come la Polonia e la Repubblica Ceca c’è ora una chiara via d’uscita, se decidessero di intraprenderla. Il Recovery Fund del pacchetto Next Generation EU aiuta i Paesi che fanno affidamento sul carbone alla transizione energetica, utilizzando i finanziamenti del Just Transition Fund“.

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