Il Future Brief “La soluzione è nella natura” della Commissione UE raccoglie gli studi, le ricerche e le pratiche per l’implementazione delle soluzioni basate sulla natura che, finora poco attuate sia per mancanza di politiche mainstream che di scarse risorse, potrebbero trovare inserimento nei Piani di ripresa post-Covid, creando posti di lavoro verdi e molteplici benefici per la salute e il benessere.
Il Servizio di informazione e notizie (Science for Environment Policy) della Direzione generale Ambiente (DG-ENV) della Commissione UE ha pubblicato il Future Brief (previsioni di esperti su politiche e problemi emergenti di tematiche ambientali), dal titolo “The Solutions is in nature” che raccoglie ricerche chiave sulle soluzioni basate sulla natura, delineando i molteplici vantaggi sociali, economici e ambientali che possono offrire e descrive come possono essere implementate in Europa.
La scienza è chiara: la crisi della biodiversità, la crisi climatica e la crisi sanitaria sono interdipendenti. Anche i leader politici di tutto il mondo, in rappresentanza di 84 Paesi di tutte le regioni, UE compresa, hanno riconosciuto questa connessione, sottoscrivendo lo scorso settembre il “Pledge for Nature” con cui si impegnano a invertire la perdita di biodiversità entro il 2030.
I cambiamenti climatici accelerano la distruzione del mondo naturale attraverso eventi meteorologici estremi come siccità, inondazioni e incendi. La perdita di biodiversità e l’uso insostenibile della natura, guidati da intense attività antropiche, a loro volta, riducono la resilienza e rafforzano ulteriormente i cambiamenti climatici.
Ma se le crisi sono collegate, altrettanto lo sono le soluzioni, come ha indicato la Commissione UE nella Strategia per la Biodiversità al 2030 “Riportare la Natura nella nostra vita”, dove si definiscono le Soluzioni Basate sulla Natura (NbS) come “Soluzioni ispirate e supportate dalla natura, convenienti in termini di costi, che forniscono contemporaneamente vantaggi ambientali, sociali ed economici e aiutano a costruire la resilienza. Tali soluzioni apportano caratteristiche e processi sempre più diversificati e naturali nelle città, nei paesaggi terrestri e in quelli marini, attraverso interventi sistemici, efficienti sotto il profilo delle risorse e adattati a livello locale“.
Le soluzioni basate sulla natura che finora hanno trovato limitazioni nella loro diffusione, soprattutto per mancanza di politiche di mainstreaming e di scarsità di risorse, potrebbero trovare inserimento nei Piani di ripresa per riprendersi dai devastanti impatti sociali ed economici di Covid-19, creando posti di lavoro verdi e molteplici benefici per la salute pubblica e il benessere. Le soluzioni basate sulla natura possono anche contribuire alla riduzione del rischio di catastrofi, a rendere più resilienti le città, alla gestione sostenibile dell’acqua e alla sicurezza alimentare a lungo termine.
Utilizzare gli investimenti pubblici come leva per gli investimenti privati, integrando gli impegni sulla biodiversità nelle risposte post-Covid-19, comprese le soluzioni basate sulla natura, sono una componente chiave del cambiamento trasformativo necessario per adattarsi ai cambiamenti climatici e aiutare gli sforzi in corso per limitarli.
Oltre alla Strategia per la Biodiversità, anche la Strategia “A Farm to Fork” e la recentissima Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici, possono costituire occasioni rilevanti per l’integrazione e il rafforzamento delle soluzioni basate sulla natura.