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Mercato tutelato luce e gas: 7 milioni di italiani non sanno della fine

Secondo un recente sondaggio commissionato da Facile.it, sarebbero ancora tanti gli italiani che non sono tuttora a conoscenza della fine del mercato tutelato di luce e gas, convalidando l’ulteriore slittamento al 1° gennaio 2023 disposto dal Decreto “Milleproroghe”.

Sulla G.U. del 1° marzo 2021 è stata pubblicata la Legge 26 febbraio 2021, n. 21 di conversione del D.L. 31 dicembre 2020 recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi (il cosiddetto “Milleproroghe”), con cui è stato disposto, tra l’altro, la:
proroga dal 1° gennaio 2022 al 1° gennaio 2023 del termine di cessazione del regime di tutela del prezzo per i clienti finali di piccole dimensioni nel mercato del gas;
proroga dal 1° luglio 2022 al 1° gennaio 2023 del termine di cessazione dello stesso regime nel mercato dell’energia elettrica per le micro imprese e per i clienti domestici.

Si è trattato di una ulteriore proroga (in origine la fine era prevista per il 1° luglio 2020), ma stante il livello di conoscenza degli italiani sull’argomento forse è un bene. Nonostante nel frattempo fosse possibile passare dal mercato tutelato al mercato libero, dove è il cliente a decidere quale venditore e quale tipo di contratto scegliere, selezionando l’offerta ritenuta più adatta alle proprie esigenze, l’ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente che definisce le condizioni contrattuali ed economiche dei servizi tutelati di energia elettrica e gas naturale, ha indicato in circa 16,5 milioni le famiglie (ovvero il 56%) ancora nel mercato di maggior tutela.

Secondo l’indagine, condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat e svolta il 15 ed il 16febbraio 2021 attraverso la somministrazione di n.1.005 interviste CAWI (Computer Assisted Web Interviewing, con questionari che vengono compilati direttamente online dagli intervistati) ad un campione di individui in età compresa fra 18 e 74 anni, rappresentativo della popolazione italiana adulta residente sull’intero territorio nazionale, 7 milioni di italiani non sono in grado di dire se il loro contratto di luce o gas sia con un operatore del mercato libero o nel servizio di maggior tutela.

La situazione migliora solo di poco se ci si rivolge agli intervistati che hanno dichiarato di essere nel mercato tutelato; tra loro il 35,4% ha dichiarato di non essere a conoscenza della fine di questo regime. La percentuale arriva addirittura al 41,8% tra i rispondenti residenti nelle regioni del Centro Italia.

Analizzando nel dettaglio le risposte degli intervistati che hanno un contratto nel mercato tutelato emerge che, forse a causa dei rinvii che si sono susseguiti nel corso degli ultimi anni, quasi 1 su 2 (49,5%) ha dichiarato di non essersi ancora attivato per trovare un’alternativa nel mercato libero, pur sapendo della fine del regime di tutela.

Scomponendo il campione a livello territoriale, dall’indagine emerge che i più pigri sembrano essere i residenti nelle regioni del Sud Italia e nelle Isole, tra i quali più di 1 su 2 (50,8%), pur sapendo del termine del servizio di maggior tutela, non si è ancora adoperato per passare al mercato libero. 

Sebbene la fine del mercato tutelato sia stata rimandata al 2023 – ha affermato Mario Rasimelli, Managing Director Utilities di Facile.it – Il consiglio è di informarsi e attivarsi il prima possibile per il passaggio al mercato libero; non solo per non farsi trovare impreparati all’appuntamento, ma soprattutto perché il passaggio può comportare importanti risparmi sulla bolletta. È bene ricordare che il cambio da un regime all’altro può essere fatto in qualsiasi momento e senza alcun costo, non è previsto alcun intervento sulla linea e non vi sono interruzioni nella fornitura di luce o gas”.

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