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Prestazioni ambientali di prodotto: la Raccomandazione UE

La Commissione UE ha pubblicato la Raccomandazione con le metodologie di calcolo per le prestazioni ambientali di prodotti, servizi e organizzazioni, per aiutare le aziende a calcolare l’impatto ambientale dei propri prodotti, a fabbricare prodotti più rispettosi dell’ambiente, nonché su come comunicare queste informazioni alla Pubbliche Amministrazioni, alle Ong e ad altre imprese.

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE, L 471) del 30 dicembre 2021 è stata pubblicata la Raccomandazione (UE) 2021/2279 della Commissione UE sull’uso dei metodi dell’impronta ambientale per misurare e comunicare le prestazioni ambientali del ciclo di vita dei prodotti e delle organizzazioni.

La Commissione UE ha proposto da anni ormai le metodologie per l’impronta ambientale del prodotto (PEF) e delle organizzazioni (OEF) e le etichette che ne certificano l’attendibilità e che rappresentano un’efficace opportunità di competitività imprenditoriale per comunicare al mercato il proprio impegno e l’eccellenza delle proprie prestazioni.

L’uso dei metodi dell’impronta ambientale è già previsto nel contesto delle politiche e della legislazione dell’UE sulla tassonomia verde, per l’iniziativa batterie sostenibili e quella sull’impegno per il consumo verde. Peraltro il Piano di azione per l’economia circolare prevede che “La Commissione proporrà anche alle aziende di comprovare le proprie asserzioni ambientali utilizzando i metodi dell’impronta ambientale del prodotto e dell’organizzazione“. 

Il “metodo dell’impronta ambientale di prodotto” (Product Environmental Footprint) è definito (art. 2) come un metodo generale, previsto dall’Allegato I della raccomandazione, per misurare e comunicare il potenziale impatto che un prodotto ha sull’ambiente durante il suo ciclo di vita.
Il “metodo dell’impronta ambientale di organizzazione” (Organisation Environmental Footprint): metodo generale, di cui all’allegato III, per misurare e comunicare il potenziale impatto che un’organizzazione ha sull’ambiente durante il suo ciclo di vita.
L’ “impronta ambientale di prodotto”: risultato di uno studio dell’impronta ambientale di prodotto basato sul metodo dell’impronta ambientale di prodotto.
L’ “impronta ambientale di organizzazione”: risultato di uno studio dell’impronta ambientale di organizzazione basato sul metodo dell’impronta ambientale di organizzazione.
Le “prestazioni ambientali del ciclo di vita consistono in una misurazione quantificata delle potenziali prestazioni ambientali che tiene conto di tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto o dell’organizzazione, dal punto di vista della catena di approvvigionamento.

Le metodologie dell’impronta ambientale dell’UE sono il modo più affidabile, comparabile e verificabile fino ad oggi per conoscere la reale impronta ambientale di un prodotto o di un’organizzazione – ha sottolineato il Commissario UE per l’Ambiente, la pesca e gli oceani, Virginijus Sinkevičius – Gli europei sono sempre più consapevoli della propria impronta ambientale e molti desiderano fare scelte rispettose dell’ambiente nella loro vita quotidiana. Questi metodi contribuiranno a migliorare le prestazioni ambientali e a realizzare un’economia veramente pulita e circolare”.

La Raccomandazione abroga la precedente 2013/179/UE della Commissione, sulla base di test effettuati durante la fase pilota (2013-2018) con il coinvolgimento di oltre 300 aziende e 2.000 parti interessate in diversi campi di attività, inclusi alimenti e mangimi, apparecchiature informatiche, batterie e detergenti, che sono risultati fondamentali per rafforzare alcuni approcci metodologici ed acquisire una quantità molto consistente di conoscenze da diversi esperti e settori coinvolti.

Sono coperti 16 diversi impatti ambientali: Cambiamenti climatici, Riduzione dello strato di ozono, Tossicità per gli esseri umani – effetti cancerogeni, Tossicità per gli esseri umani – effetti non cancerogeni, Particolato, Radiazione ionizzante – salute umana, Formazione di ozono fotochimico Salute umana, Acidificazione, Eutrofizzazione terrestre, Eutrofizzazione acque dolci, Eutrofizzazione marina, Ecotossicità acque dolci, Uso dei suoli, Uso dell’acqua, Uso delle risorse (minerali e metalli) e Uso delle risorse fossili.

È possibile anche il confronto delle prestazioni ambientali tra prodotti simili e aziende attive in settori simili. Tuttavia, la comparabilità è possibile solo se i risultati si basano sulle stesse regole di categoria dell’impronta ambientale del prodotto (Product Environmental Footprint Category Rules, PEFCR) e per settore (regole settoriali relative all’impronta ambientale di organizzazione, Organisation Environmental Footprint Sector Rules, OEFSR), sfociata nella redazione di 19 PEFCR e 2 OEFSR.

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