Con un evento inaugurale nel mese di gennaio sotto la Presidenza francese prenderà ufficialmente il via l’Anno europeo dei Giovani, proposto dalla Presidente della Commissione UE e accolto con favore da Consiglio e Parlamento europeo, per rinnovare prospettive positive per i giovani, con particolare attenzione agli effetti negativi che la pandemia di COVID-19 ha esercitato su di loro, evidenziando al contempo in che modo le transizioni verde e digitale e le altre politiche dell’UE offrono opportunità ai giovani e alla società europea in generale.
La Presidente Ursula von der Leyen nel discorso sullo Stato dell’Unione 2021 pronunciato il 15 settembre 2021 al Parlamento europeo, aveva proposto che il 2022 fosse “dedicato a valorizzare i giovani che si sono tanto sacrificati per gli altri”. Sottolineando la certezza per il futuro dell’Europa che le deriva dall’ispirazione tratta dai giovani europei, la Presidente della Commissione UE ha aggiunto che “se vogliamo plasmare la nostra Unione a loro immagine, i giovani devono poter plasmare il futuro dell’Europa“.
La proposta è stata accolta dal Parlamento e dal Consiglio con una co-Decisione, e la Commissione UE ha adottato il 15 ottobre 2021 la proposta formale per proclamare il 2022 Anno europeo dei giovani.
“L’Europa ha bisogno della visione, dell’impegno e della partecipazione di tutti i giovani per costruire un futuro migliore, un futuro che sia più verde, più digitale e più inclusivo. Con questa proposta l’Europa si impegna a offrire ai giovani maggiori e migliori opportunità per il futuro”.
Gli obiettivi dell’Anno europeo dei giovani sono:
– celebrare e sostenere la generazione più penalizzata dalla pandemia, infondendole nuove speranze, forza e fiducia nel futuro, evidenziando come la transizione verde e quella digitale offrano nuove prospettive e opportunità;
– incoraggiare tutti i giovani, in particolare quelli con minori opportunità, provenienti da contesti svantaggiati o da zone rurali o remote, o appartenenti a gruppi vulnerabili, a diventare cittadini attivi e attori del cambiamento positivo;
– promuovere le opportunità che le politiche dell’UE offrono ai giovani a sostegno del loro sviluppo personale, sociale e professionale, ricercando sinergie e complementarietà con i vari programmi dell’UE, in particolare con NextGenerationEU, per quanto riguarda la creazione di posti di lavoro di qualità e opportunità di istruzione e formazione;
– trarre ispirazione dalle azioni, dalla visione e dalle idee dei giovani per, basandosi sulla Conferenza sul futuro dell’Europa.
La Conferenza sul futuro dell’Europa è una serie di dibattiti e discussioni avviati su iniziativa dei cittadini che consentono a qualsiasi cittadino in Europa, tramite una Piattaforma digitale multilingue, di condividere idee con Panel di cittadini a livello europeo e nazionale. Tali contributi confluiscono nelle Sessioni plenarie della Conferenza, offrendo un nuovo forum pubblico per un dibattito aperto, inclusivo e trasparente su una serie di priorità e sfide fondamentali.
Un terzo di ciascun Panel europeo di cittadini è costituito da giovani, di età compresa tra i 16 e i 25 anni, e una uguale percentuale di giovani figura tra gli ambasciatori dei Panel che trasmettono raccomandazioni alle sessioni plenarie della Conferenza e discutono con i deputati al Parlamento europeo, i politici nazionali, i Commissari e altri membri della plenaria che rappresentano gli organismi dell’UE e la società civile. Il Presidente del Forum europeo della gioventù è anche membro della sessione plenaria della Conferenza.
Nel corso dell’anno la Commissione, insieme ad altre istituzioni dell’UE, agli Stati membri, alle organizzazioni della società civile e ai giovani, organizzerà una serie di attività a livello europeo, nazionale, regionale e locale e valuterà nuove iniziative. Le attività saranno incentrate sulle questioni che toccano più da vicino i giovani, in linea con le priorità evidenziate negli Youth Goals (Obiettivi per la gioventù) quali l’uguaglianza e l’inclusione, la sostenibilità, la salute mentale e il benessere e l’occupazione di qualità, e coinvolgeranno i giovani anche al di fuori dell’UE.
Per raccogliere le aspettative e i suggerimenti sull’Anno europeo dei giovani, si è svolta lo scorso novembre un’indagine online, a cui hanno partecipato quasi 5 000 intervistati da tutti gli Stati membri, la maggior parte dei quali (58,8%) ha affermato di voler contribuire attivamente, come risulta dal report diffuso,
L’organizzazione delle attività riferite all’Anno europeo dei giovani 2022 a livello nazionale è di competenza degli Stati membri. Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in qualità di coordinatore designato per l’Italia, garantirà il coordinamento interistituzionale fra le varie amministrazioni e la partecipazione e il coinvolgimento attivo dei giovani e delle organizzazioni giovanili della società civile, aggiornando costantemente con un portale dedicato a tutti gli eventi e le opportunità interessanti per costruire il proprio futuro.
L’Anno europeo dei giovani sarà inaugurato con una cerimonia ufficiale in gennaio, sotto la Presidenza UE della Francia. Il Programma completo delle attività è disponibile sul Portale per i Giovani.