Sostenibilità

Confini planetari: più ristretti aggiungendo ai biofisici i sicuri e giusti

Gli scienziati della Earth Commission hanno pubblicato su Nature uno studio che fornisce per la prima volta numeri quantificabili e una solida base scientifica per valutare i confini planetari del Sistema Terra, non solo per quanto riguarda la stabilità e la resilienza biofisica, ma anche in termini di benessere umano e giustizia.

Gli esseri umani stanno correndo rischi colossali per il futuro della civiltà e di tutto ciò che vive sulla Terra.

È l’avvertimento che viene dalla Earth Commission, composta da oltre 40 illustri scienziati e istituita nel 2019 nell’ambito della Global Commons Alliance, una coalizione di oltre 70 organizzazioni leader, con l’obiettivo di aiutare a mantenere e proteggere beni comuni critici (clima, suoli, biodiversità, acqua dolce e oceani), che hanno pubblicato il 31 maggio 2023  su Nature lo Studio Safe and just Earth system boundaries” che fornisce la prima quantificazione dei confini del sistema Terra sicuri e giusti a livello globale e locale per quanto riguarda diversi processi e sistemi biofisici che regolano lo stato del Pianeta.

Siamo nell’Antropocene, e stiamo mettendo a rischio la stabilità e la resilienza dell’intero pianeta – ha dichiarato Johan Rockström, Direttore del Potsdam-Instituts für Klimafolgenforschung (PIK) e noto per aver elaborato nel 2009 insieme ad altri studiosi la teoria degli “spazi operativi sicuri” (Planetary Boundaries) superati i quali si entra in una zona di incertezza e di pericolo, con il rischio di compromettere le condizioni di vita delle generazioni future, che ha coordinato lo studioEcco perché, per la prima volta, presentiamo numeri quantificabili e una solida base scientifica per valutare lo stato della nostra salute planetaria non solo in termini di stabilità e resilienza del Sistema Terra, ma anche in termini di benessere umano ed equità/giustizia”.

Rispetto al Planetary Boundary framework che ha esaminato le condizioni globali necessarie per mantenere un pianeta stabile e salvaguardare la vita sulla Terra, il nuovo studio quantifica sia l’influenza degli esseri umani sul Sistema Terra, sia l’influenza del Sistema Terra sugli esseri umani. Basandosi sui quadri esistenti, integra per la prima volta una prospettiva di giustizia, che include la riduzione al minimo dell’esposizione umana a danni significativi e la garanzia dell’accesso alle risorse necessarie per una vita dignitosa e libera dalla povertà per tutti. Quantificando queste condizioni nelle stesse unità di misura delle condizioni di stabilità, gli scienziati affermano di aver definito i confini sicuri e giusti.

Degli 8 sistemi terrestri, le attività umane ne hanno spinti 7 oltre i loro confini giusti e sicuri e nella zona a rischio, minacciando sia la salute planetaria che quella umana. Ciò evidenzia l’urgente necessità di una leadership globale, un rapido processo decisionale e una giusta trasformazione verso uno “spazio sicuro e giusto“.

La giustizia è una necessità per l’umanità per vivere entro i limiti planetari – ha sottolineato a sua volta Joyeeta Gupta, Professoressa di Ambiente e Sviluppo nel Sud del mondo presso l’Amsterdam Institute for Social Science Research dell’Università di Amsterdam e di Diritto e politica delle risorse idriche e ambiente presso IHE Delft Institute for Water Education,  co-Presidente della Earth Commission e co-autore principale dello studio – Questa conclusione è condivisa da tutta la comunità scientifica in molteplici valutazioni ambientali di un certo peso. Non è una scelta politica. Prove schiaccianti mostrano che un approccio giusto ed equo è essenziale per la stabilità planetaria. Non possiamo avere un pianeta biofisicamente sicuro senza giustizia. Ciò include la definizione di obiettivi giusti per prevenire danni significativi e garantire l’accesso alle risorse alle persone e per le giuste trasformazioni per raggiungere tali obiettivi“.

Secondo la Earth Commission, la maggior parte dei confini giusti e sicuri per il clima, la biodiversità, l’acqua dolce e i diversi tipi di inquinamento dell’aria e del suolo è stata violata. Ad esempio, le attività umane stanno alterando i flussi idrici, quantità eccessive di nutrienti vengono rilasciate nei corsi d’acqua tramite l’uso di fertilizzanti e rimangono poche aree naturali. Ciò pone minacce esistenziali per la stabilità del Pianeta, degli ecosistemi e del loro contributo vitale per le persone. Il mondo ha già superato il confine climatico giusto e sicuro, che è fissato a 1°C al di sopra dei livelli di temperatura preindustriali, e milioni di individui sono già danneggiati dall’attuale livello di cambiamento climatico.

I risultati del nostro studio sono piuttosto preoccupanti: all’interno dei cinque domini analizzati, diversi confini, su scala globale e locale, sono già stati oltrepassati – ha aggiunto Rockström – Ciò significa che, a meno che non si verifichi una trasformazione tempestiva, è molto probabile che i punti critici irreversibili e gli impatti diffusi sul benessere umano saranno inevitabili. Evitare questo scenario è fondamentale se vogliamo garantire un futuro sicuro e giusto per le generazioni attuali e future“.

La definizione degli obiettivi globali si è concentrata essenzialmente sul cambiamento climatico e sulla limitazione del riscaldamento globale, puntando a limitarlo a 1,5 °C, secondo l’Accordo di Parigi. La scienza, tuttavia, dimostra chiaramente che è necessario gestire tutti gli altri sistemi e processi biofisici sulla Terra che determinano la vivibilità sul pianeta.

Il sistema Terra è in pericolo, poiché molti elementi di ribaltamento stanno per oltrepassare i loro tipping point – ha ammonito l’altro co-autore principale Dahe Qin, il terzo co-presidente della Earth Commission e Direttore del Comitato accademico dell’Accademia delle scienze cinese (CAS) – Finora, nella letteratura scientifica sono stati identificati diversi elementi di non ritorno, tra i quali 9 sono correlati alla criosfera. La criosfera dell’alta montagna asiatica (Ahmc) sta cambiando rapidamente e sta per diventare un nuovo elemento di ribaltamento, che può avere un impatto sull’economia e la società della regione”.

In copertina: Immagine di Alexander Antropov su Pixabay

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