Energia Fonti rinnovabili

World Energy Transitions Outlook: presentata da IRENA l’anteprima

È stata presentata nel corso del Berlin Energy Transition Dialogue (16-17 marzo 2021), l’anteprima del Rapporto World Energy Transitions Outlook dell’Agenzia Internazionale delle Energie Rinnovabili (IRENA), che indica le strategie globali verso la neutralità del carbonio al 2050 e apre la strada ad un percorso sicuro per il clima a 1,5 °C.

Il 90% di tutte le soluzioni di decarbonizzazione al 2050 coinvolgerà l’energia rinnovabile attraverso la fornitura diretta di energia a basso costo, l’efficienza energetica, l’elettrificazione alimentata da fonti rinnovabili nell’uso finale e l’idrogeno verde. Le tecnologie di cattura e rimozione del carbonio in combinazione con la bioenergia forniranno le riduzioni di CO2 dell’ultimo miglio verso un sistema energetico net zero.

In occasione dell’annuale Berlin Energy Transition Dialogue (16-17 marzo 2021), il cui motto è “Energiewende – Towards Climate Neutrality”, per lo scambio di informazioni ed esperienze sui percorsi di transizione che devono essere intrapresi per la svolta energetica intrapresa dal Governo federale di Germania, IRENA ha presentato l’anteprima del Rapporto“World Energy Transitions Outlook”, pubblicato a breve,  che indica le esigenze di investimenti, politiche e tecnologie per un mondo al riparo dalla crisi climatica, in un anno decisivo in vista della COP26 di Glasgow (1-12 novembre 202) per conseguire l’obiettivo dell’Accordo di Parigi.

La finestra delle opportunità per raggiungere l’obiettivo di 1,5 °C si sta chiudendo rapidamente – ha affermato il Direttore generale di IRENA, Francesco La CameraLe attuali tendenze mostrano che il divario tra dove siamo e dove dovremmo essere non sta diminuendo, ma aumentando. Stiamo andando nella direzione sbagliata. Il World Energy Transitions Outlook considera le opzioni di un percorso per essere in linea con l’obiettivo di 1,5 °C. Abbiamo bisogno di una drastica accelerazione delle transizioni energetiche per fare un’inversione di tendenza significativa. Il tempo sarà la variabile più importante per misurare i nostri sforzi“.

Sebbene il percorso compiuto sia scoraggiante, diversi elementi favorevoli possono renderlo realizzabile – ha aggiunto La Camera – Le principali economie che rappresentano oltre la metà delle emissioni globali di CO2 stanno predisponendo programmi carbon neutral. Anche il capitale globale si sta muovendo. Vediamo i mercati finanziari e gli investitori che spostano il capitale in asset sostenibili. Il Covid-19 ha evidenziato il costo di legare le economie ai combustibili fossili e ha confermato la resilienza delle energie rinnovabili. Mentre i governi assorbono ingenti somme per salvare e recuperare le economia, gli investimenti devono sostenere la transizione energetica. È tempo di agire e i Paesi possono aprire la strada con politiche per un sistema energetico sicuro per il clima, prospero e giusto adatto per il 21° secolo“.

Il “percorso verso 1,5 °C” di IRENA prevede di triplicare la capacità energetica globale delle energie rinnovabili al 2050, e, nello stesso arco di tempo, la diminuzione del 75% di uso dei combustibili fossili, con il taglio più veloce del consumo di petrolio e carbone. Il gas naturale dovrebbe raggiungere il picco intorno al 2025, diventando il primo combustibile fossile utilizzato entro il 2050.

I mercati finanziari riflettono questo cambiamento, allocando capitali lontano dai combustibili fossili e in asset sostenibili come le energie rinnovabili. Il declassamento dei combustibili fossili continua, con le quote del settore energetico pesante dei combustibili fossili che nell’indice di S&P sono scese dal 13% di dieci anni fa a meno del 3% di oggi. Al contrario, gli investitori stanno riversando denaro nelle azioni di rinnovabili con l’energia pulita che, sempre nell’indice di S&P sono cresciute del 138% nel 2020.

Tuttavia, l’Outlook di IRENA indica che dovranno essere reindirizzati investimenti significativi. Le principali economie hanno annunciato pacchetti di stimolo economico per circa 4,6 trilioni di dollari direttamente in settori rilevanti per le emissioni di carbonio come agricoltura, industria, rifiuti, energia e trasporti, ma meno di 1,8 trilioni di dollari sono verdi.

Al contrario, gli investimenti nella transizione energetica dovranno aumentare del 30% rispetto agli investimenti pianificati per un totale di 131 trilioni di dollari da qui al 2050, corrispondenti a 4,4 trilioni di dollari in media ogni anno. I benefici socio-economici saranno enormi, dal momento che gli investimenti nella transizione energetica creeranno quasi tre volte più posti di lavoro rispetto ai combustibili fossili, per ogni milione di dollari speso. 

Per affrontare le preoccupazioni su una transizione giusta ed equa, le prospettive di IRENA richiedono un quadro politico globale olistico e coerente. Il “percorso per 1,5 °C” prevede che l’elettricità divenga il principale vettore energetico nel 2050 con una capacità di energia rinnovabile che si decuplica nello stesso periodo. I trasporti vedranno la più alta crescita dell’elettrificazione con un aumento di 30 volte. Quasi il 70% delle riduzioni delle emissioni di carbonio nei trasporti proverrà dall’elettrificazione diretta e indiretta.

L’idrogeno verde emergerà come una delle principali fonti, rappresentando il 30% del consumo totale di elettricità nel 2050.

La bioenergia, combinata con le tecnologie di rimozione del carbonio (BECCS), sarà sempre più importante per l’industria per raggiungere net zero emission, stante il ridotto budget di carbonio da emettere per l’obiettivo di limitare il riscaldamento a 1,5 °C. Mentre la tecnologia CCS, applicata ai combustibili fossili, avrebbe un ruolo limitato da svolgere e il nucleare rimarrebbe agli stessi livelli di oggi.

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