Beni culturali e turismo Sostenibilità

Turismo italiano: nuove traiettorie di sviluppo sostenibile

Sono stati presentati in anteprima a SIA Hospitality Design (Fiera di Rimini, 12-14 ottobre 2022) i risultati di una ricerca condotta da Deloitte, in collaborazione con AICEO, che analizza il livello di maturità degli operatori del turismo affrontano le sfide della sostenibilità e come i turisti percepiscono e applicano le buone pratiche di sostenibilità nelle loro esperienze di viaggio e soggiorno.

Nel corso dell’evento ”Obiettivo sostenibilità: nuove traiettorie di sviluppo per il turismo italiano”, svoltosi all’Arena Allegrini, salotto di incontri ospitati dal Gruppo Allegrini, nell’ambito di SIA Hospitality Design 2022 (Fiera di Rimini, 12-14 ottobre 2022), l’unica fiera in Italia dedicata esclusivamente all’ospitalità e ai nuovi concept della accoglienza, sono stati presentati in anteprima i risultati di una ricerca condotta da Deloitte, azienda di servizi di consulenza e revisione, leader mondiale in termini di ricavi e numero di professionisti, in collaborazione con AICEO, l’Associazione Italiana degli amministratori delegati (CEO) ovvero componenti dell’alta dirigenza di enti privati o pubblici, il cui obiettivo è di promuovere lo scambio di esperienze tra i soci per generare idee, innovazione e visioni sul futuro, per individuare esperienze di successo e proporre soluzioni concrete alle problematiche delle aziende e più in generale del Paese.

Con questa ricerca abbiamo cercato di capire in che modo gli operatori del settore stanno affrontando le sfide della sostenibilità e come ei turisti percepiscono e applicano le buone pratiche di sostenibilità nella loro esperienza di viaggio e soggiorno – ha affermato Tommaso Stranieri, partner di Deloitte – Dalla nostra ricerca emerge che la maggioranza dei viaggiatori oggi riconosce il valore e la necessità di pratiche di gestione sostenibili da parte degli operatori del turismo. Ma non solo: più di uno su due dice di essere disposto a pagare un sovrapprezzo, a patto che tali pratiche siano effettivamente riconoscibili ed efficaci. La consapevolezza di tale orientamento deve indurre gli operatori del turismo italiano a consolidare gli interventi fatti finora e ad avviarne dei nuovi, anche facendo leva sulle agevolazioni e sui fondi disponibili legati alla transizione ecologica”.

Dalla ricerca emerge che tra i motivi che hanno influito verso la scelta di viaggi più sostenibili, il 64% degli intervistati dichiara che i cambiamenti climatici sono il fattore più influente per la scelta della destinazione, dato si innalza al 71% nel caso che a selezionare la destinazione sia la generazione Z.

Il desiderio di tutela del territorio, intesa come preservazione dell’ambiente e della cultura di un luogo, viene indicato come motivazione dal 60%. Presente anche la volontà di riduzione dell’impatto ambientale tramite mezzi di trasporto ecologici, indicata dal 52% delle persone.

Il 63% degli intervistati ha dichiarato di prediligere mete turistiche locali per incentivare il turismo di prossimità e rivalutare i borghi storici. Significative anche le percentuali (45%) di coloro che scelgono ristoranti che offrono prodotti a Km 0 (45%) o che si affidano a tour operator del posto per le proprie escursioni, prestando attenzione a dare priorità ad attività organizzate rispettose dell’ambiente (41%).

Sette intervistati su dieci dichiarano di riuscire facilmente a seguire comportamenti consapevoli, tuttavia si tratta per lo più di consuetudini sviluppate a casa: il riutilizzo delle bottiglie plastica avviene nel 46% dei casi, la riduzione del consumo di acqua nel 40% e dell’elettricità nel 39%.

L’attenzione a scegliere mezzi di trasporto poco inquinanti è abbastanza diffusa, sia per raggiungere la destinazione prescelta (44%), sia nel corso del soggiorno, scegliendo la bicicletta o i mezzi pubblici per spostamenti locali, quando possibile (37%).

Soltanto il 38% degli intervistati ritiene che le strutture sostenibili siano facilmente riconoscibili e ben segnalate, percentuale che scende al 30% se si parla della facilità di reperire informazioni sulle pratiche sostenibili delle strutture alberghiere o dei mezzi di trasporto. Le comunicazioni al riguardo sarebbero importanti dal momento che il 47% dei turisti ritiene che le informazioni in merito al rating di sostenibilità (ESG) di una struttura, è determinante nella scelta dell’alloggio.

Inoltre, secondo il 69% degli intervistati la presenza di una certificazione di sostenibilità è sinonimo di responsabilità e il 52% ritiene che questi strumenti contribuiscano positivamente nella formazione del giudizio nei confronti dell’attività stessa. La presenza di una certificazione di sostenibilità è inoltre un importante veicolo di scelta della struttura per il 61% degli intervistati.

Emerge, inoltre, che gli italiani ritengono (77%) che anche i siti di booking online e più in generale le agenzie di viaggio debbono migliorare nella segnalazione delle strutture con certificazioni di sostenibilità. La creazione di un portale del turismo sostenibile, a cui far riferimento è ritenuto molto utile dal 68% del campione, diviso tra chi ritiene che l’onere dell’organizzazione spetti al Governo e alle Istituzioni nazionali e sovranazionali (46%), seguiti dalle agenzie di viaggio e tour operator (32%), mentre è più bassa la percentuale di chi crede che la responsabilità debba essere in capo alle strutture ricettive (13%) e alle associazioni ambientaliste (9%).

Pur di poter usufruire di servizi e operatori che svolgono la loro attività in maniera sostenibile, la maggioranza degli italiani sarebbe disponibile a pagare di più, anche se con percentuali diverse: circa la metà dichiara di essere disposta a spendere tra il 5 e il 10% in più, mentre circa il 20% si spingerebbe fino a una cifra compresa tra il 15 e il 20%. Questo maggiore investimento viene giustificato da motivazioni etiche, ma deve essere corrisposto da informazioni accurate e affidabili sulle attività e sulle iniziative dei vari operatori.

È molto importante che AICEO sia promotore di questo confronto tra i diversi stakeholder del turismo in tema di sostenibilità – ha sottolineato Elena David, coordinatrice del Tavolo Turismo di AICEO, nonché fondatrice e Past President dell’Associazione – Oggi non solo i grandi gruppi alberghieri italiani ed internazionali, ma anche le associazioni di categoria e la finanza sono sempre più coinvolti in prima linea nelle dinamiche green legate al turismo in una contaminazione continua per un futuro sempre più orientato ai grandi temi ambientale, sociale e di governance“.

Il Tavolo Turismo di AICEO, composto da membri esperti del settore turismo con l’obiettivo di creare contenuti da offrire agli interlocutori istituzionali preposti alla valorizzazione delle risorse disponibili (PNRR) in un’ottica di visione futura digitale e sostenibile del settore, partendo dalla centralità del turismo e della sua trasversalità, in collaborazione con Deloitte, ha creato il progetto “Il bello e il buono dell’Italia – The Tourism Day”, una maratona virtuale svoltasi nel marzo 2021 che ha coinvolto figure primarie del mondo dell’hotellerie, dei trasporti, dell’innovazione tecnologica, dell’arte e cultura, dell’università, dell’enogastronomia, del termale, del mondo del tour operating, di agenzie e network e delle istituzioni. Le riflessioni emerse sono raccolte nel paper Il bello e il buono dell’Italia. Il turismo in 5 mosse”.

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