Salute

Strutture sanitarie prive di elettricità per 1 miliardo di persone

Un Rapporto congiunto WHO-WB-IRENA-SE4All presenta i dati più recenti sull’elettrificazione delle strutture sanitarie nei Paesi a basso e medio reddito, evidenziando al contempo gli investimenti necessari per ottenere un’elettrificazione adeguata e affidabile nel settore sanitario e identificando le azioni prioritarie chiave per i governi e i partner per lo sviluppo.

Quasi 1 miliardo di persone nei paesi a reddito medio-basso sono servite da strutture sanitarie prive di una fornitura elettrica o di elettricità affidabile. La crescente elettrificazione delle strutture sanitarie è essenziale per salvare vite umane.

È il messaggio contenuto nel RapportoEnergizing health: accelerating electricity access in health-care facilities”, frutto della collaborazione tra Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), Banca Mondiale (WB Group), Agenzia Internazionale delle Energie Rinnovabili (IRENA) ed Energia Sostenibile per Tutti (SE4All) e presentato in occasione della 13ma Assemblea Generale di IRENA (Abu Dhabi, 13-15 gennaio 2023).

Le strutture sanitarie dovrebbero essere una priorità assoluta nei piani di elettrificazione sia tra i governi nazionali che tra i partner di sviluppo – ha affermato Francesco La Camera, confermato per un secondo mandato come Direttore generale di IRENA, aprendo l’evento di lancio del Rapporto – IRENA  è pronta a lavorare con tutti i partner per trasformare le ambizioni in azioni”.

L’accesso all’elettricità è fondamentale per un’assistenza sanitaria di qualità, dal parto alla gestione di emergenze come gli attacchi di cuore o l’offerta di vaccinazioni salvavita. Senza elettricità affidabile in tutte le strutture sanitarie, non è possibile raggiungere la copertura sanitaria universale, sottolinea il Rapporto che presenta i dati più recenti sull’elettrificazione delle strutture sanitarie nei Paesi a basso e medio reddito e che proietta, inoltre, gli investimenti necessari per ottenere un’elettrificazione adeguata e affidabile nel settore sanitario, identificando le azioni prioritarie chiave per i governi e i partner di sviluppo.

L’accesso all’elettricità nelle strutture sanitarie può fare la differenza tra la vita e la morte – ha dichiarato la Dott.ssa Maria Neira, Vicedirettrice generale dell’OMS – Investire in energia affidabile, pulita e sostenibile per le strutture sanitarie non è solo cruciale per la far fronte alle pandemie, ma è anche determinante per ottenere una copertura sanitaria universale, nonché per aumentare la resilienza e l’adattamento al clima”.

L’elettricità è necessaria per alimentare i dispositivi più basilari – dalle luci e apparecchiature di comunicazione alla refrigerazione, ai dispositivi che misurano i segni vitali come il battito cardiaco e la pressione sanguigna – ed è fondamentale sia per le procedure di routine che in situazioni di emergenza. Quando le strutture sanitarie hanno accesso a fonti di energia affidabili, le apparecchiature mediche critiche possono essere alimentate e sterilizzate, le cliniche possono conservare i vaccini salvavita e gli operatori sanitari possono eseguire interventi chirurgici essenziali o far nascere i bambini come previsto.

Eppure, nell’Asia meridionale e nei Paesi dell’Africa sub-sahariana più di 1 struttura sanitaria su 10 non ha accesso all’elettricità, rileva il Rapporto, mentre l’energia elettrica è inaffidabile per una buona metà delle strutture nell’Africa sub-sahariana. Sebbene negli ultimi anni siano stati compiuti progressi nell’elettrificazione delle strutture sanitarie, circa 1 miliardo di persone in tutto il mondo deve fare affidamento su strutture sanitarie senza una fornitura di elettricità affidabile o senza elettricità.

Secondo un’analisi del fabbisogno della Banca mondiale inclusa nel rapporto, quasi i due terzi (64%) delle strutture sanitarie nei Paesi a basso e medio reddito richiedono una qualche forma di intervento urgente, ad esempio una nuova connessione elettrica o un sistema di alimentazione di riserva, e sono urgentemente necessari circa 4,9 miliardi di dollari per portarli a uno standard minimo di elettrificazione.

In rappresentanza della Banca Mondiale, Demetrios Papathanasiou, Global Director – Energy and Extractives Global Practice, ha affermato di non vedere l’ora di vedere gli investimenti destinati alle strutture sanitarie per ottenere un’assistenza sanitaria universale.

Credo che questo Rapporto – ha sottolineato Damilola Ogunbiyi, Amministratrice delegata di SEforAL, facendo seguito alle osservazioni di Papathanasiou,- sia il primo passo giusto verso il raggiungimento di alcuni degli obiettivi di sviluppo sostenibile“.

Anche le disparità nell’accesso all’elettricità all’interno dei paesi sono nette. I centri sanitari di base e le strutture sanitarie rurali hanno molte meno probabilità di avere accesso all’elettricità rispetto agli ospedali e alle strutture delle aree urbane. Comprendere tali disparità è la chiave per identificare dove le azioni sono più urgenti e per dare priorità a dove allocare le risorse per salvare vite umane.

Inoltre, le soluzioni energetiche sostenibili decentralizzate basate su sistemi solari fotovoltaici, non solo sono convenienti e pulite, ma sono anche rapidamente implementabili in loco, senza la necessità di attendere l’arrivo della rete centrale. Le soluzioni sono prontamente disponibili e l’impatto per la salute pubblica sarebbe enorme.

Infine, il Rapporto sottolinea che i sistemi e le strutture sanitarie sono sempre più colpiti dagli impatti accelerati dei cambiamenti climatici. Costruire sistemi sanitari resilienti ai cambiamenti climatici significa costruire strutture e servizi in grado di affrontare le sfide di un clima che cambia, come eventi meteorologici estremi, migliorando al contempo la sostenibilità ambientale.

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