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Sicilia, Molise e Urbino: le mete da visitare nel 2020

Il New York Times ha inserito tra le 52 mete turistiche di tutto il mondo da visitare assolutamente nel 2020 la Sicilia (7° posto), il Molise (37°) e Urbino (51°).

Ogni anno a gennaio il quotidiano statunitense New York Times stila l’elenco dei luoghi che dovrebbero essere assolutamente visitati nel corso dell’anno che è appena iniziato (52 Places to go in 2020).
Nel corso di quattro precedenti mesi, i redattori del Times hanno intervistato collaboratori, corrispondenti, viaggiatori esperti e professionisti del settore dei viaggi per ricevere le loro raccomandazioni su quale meta scegliere, ponendo loro la domanda “Perché questo posto, quest’anno?” 

Tra le mete risultate preferite nel 2020 alcune sono scontate: come Tokyo, dove quest’anno si svolgeranno le Olimpiadi, o le Bahamas, sempre un paradiso per il turista ma a cui quest’anno serve sostegno per le conseguenze del passaggio dell’uragano Dorian, o la Groenlandia, i cui maestosi ghiacciai sono minacciati dai cambiamenti climatici.

Le scelte quest’anno sono improntate sia alla sostenibilità che alla ricerca della storia, in un momento in cui l’industria turistica comincia a interrogarsi sulle conseguenze dei viaggi per la sopravvivenza del Pianeta.
Secondo il Rapporto presentato dall’Agenzia ONU per il Turismo (UNWTO) alla COP25 di Madrid, il numero di turisti che faranno viaggi fuori dai confini nazionali dovrebbe raggiungere 1,8 miliardi all’anno al 2030. A questi devono aggiungersi gli altri 15,6 miliardi di turisti che viaggeranno all’interno dei propri Paesi, per cui le emissioni correlate ai trasporti del turismo continueranno e rappresenteranno il 5,3% di tutte le emissioni provocate dall’uomo, rispetto al 5% del 2016.

Di qui la necessità che con l’aumentare del numero dei turisti, il settore faccia progressi nel ridurre le emissioni di carbonio per chilometro percorso, in modo da contribuire a trasformare il turismo in azioni per il clima.

Anche in tale prospettiva trova spiegazione la scelta degli esperti del New York Times di inserire tra i luoghi da visitare nel 2020 la Sicilia (7° posto),il Molise (37°) e Urbino (51°).

Sicilia: rinascita sostenibile e patrimonio gastronomico su un’isola vulcanica.
C’è del fermento in Sicilia, e non è solo l’Etna che ha ricominciato a eruttare nel 2019. Una nuova ondata di turismo verde sta attraversando l’isola del Mediterraneo, dove gruppi di base non profit hanno iniziato a guidare iniziative sostenibili di turismo volontario, come EtnAmbiente, che ha lanciato un’app nel 2019 per aiutare la gente del posto e i turisti a fotografare e denunciare l’inquinamento, sempre più un problema a livello dell’isola. Queste iniziative sono diventate una potente rete per aiutare a ridurre la plastica e preservare i paesaggi e gli habitat marini unici.
La famiglia di vini Tasca d’Almerita in Sicilia ha trasformato una fattoria abbandonata sulle pendici dell’Etna in un’azienda vinicola, aprendo nel 2020, offrendo seminari e degustazioni di vini. La scuola di cucina Anna Tasca Lanza della famiglia ha lanciato anche la Food Heritage Association, un gruppo no profit che celebra gli ingredienti siciliani. L’anno scorso è stato inaugurato Historic Trains of Taste, una serie di escursioni panoramiche in treno che hanno recentemente collaborato con Slow Food Sicily per portare i visitatori in gite nei luoghi enogastronomici meno conosciuti.
Tra questi c’è Zash, un hotel e ristorante nel cuore di un agrumeto locale alla base dell’Etna che ha ricevuto la sua prima stella Michelin nella guida del 2020. Uncovr Travel, un tour operator per piccoli gruppi (fino a otto ospiti) specializzato in Sicilia, ha lanciato tour in auto elettrica per produttori e artisti locali nel 2020. Palermo vedrà novità in alcune attività ricettive, tra cui Villa Igiea di Rocco Forte, che si è impegnata a offrire servizi privi di plastica come infradito di paglia e acqua inscatolata, mentre l’NH Hotel Group, una catena dedicata agli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, darà alla sua proprietà di Palermo un rinnovamento significativo”.

Molise: la scelta ideale per chi è “in cerca di un’Italia tradizionale e incontaminata“.
Mai sentito parlare del Molise? – scrive il Times – Non essere in imbarazzo. Perfino molti italiani non sono stati in questa regione dell’Italia centro-meridionale. Ma quelli che compiono il pellegrinaggio hanno scoperto una delle parti più spettacolari del paese e la sua regione più giovane; faceva parte dell’Abruzzo-Molise fino al 1963”.

Il Foro di Saepinum

Tra le attrazioni annoverate dal giornale newyorchese: gli insediamenti romani Saepinum (un complesso di terme e un forum che rivaleggiano con quelli di Roma, ma senza affollamento); una costa incontaminata che comprende città come Termoli, che si affaccia sull’Adriatico, con un castello svevo; e le montagne come a Campitello Matese, sede di una vasta rete di piste per sciatori. Gli escursionisti potranno anche esplorare i sentieri secolari della transumanza [ndr: dichiarata lo scorso mese dall’UNESCO Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità] lungo i quali venivano allevati pecore e buoi, dall’Abruzzo attraverso il Molise fino alla Puglia nei mesi più freddi. I festival locali sono elementi essenziali della cultura della regione: la Ndocciata, quando nel periodo natalizio vengono accesi i fuochi ad Agnone; il Carrese, la corsa dei carri trainati da buoi attraverso le vie di Ururi.
Abbandona la tua auto e guarda i paesaggi in treno”:  sulla Transiberiana d’Italia per via del suo percorso remoto e spettacolare, con carrozze che risalgono agli anni ’20 che trasportavano i passeggeri dall’Abruzzo (Sulmona) al Molise (Isernia), tra boschi e borghi di montagna.

Il Palazzo ducale di Urbino

Urbino: per rendere omaggio alla vita e al lavoro di un grande artista del Rinascimento.
Quest’anno ricorre il 500° Anniversario della morte di Raffaello che visse a Urbino – in una casa perfettamente conservata in fondo alla strada che immette alla romantica Piazza di San Francesco. Al primo piano si trova uno dei suoi primi affreschi. Nel XV secolo, la casa era un luogo di ritrovo per alcuni dei migliori artisti e scrittori provenienti da tutta Italia. Una mostra che espone alcune delle più grandi opere di Raffaello nel contesto di alcuni altri artisti del Rinascimento è iniziata ad ottobre alla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino e continua fino al 19 gennaio. Da aprile fino alla fine del 2020, la città ospiterà fiere, conferenze e spazi dedicati alla letteratura e alla danza. Oggi l’atmosfera artistica di Urbino è viva e vegeta. Oltre a vantare una delle università più antiche del mondo (fondata nel 1506), Urbino è anche considerata la capitale del libro in Italia per il suo Istituto per la decorazione e l’illustrazione del libro. C’è un festival jazz ad agosto. Città murata su una collina con ampi vedute sulla campagna sottovalutata delle Marche, Urbino “ha tutto quello che ha la Toscana – scrive il New York Times – ma alla metà del prezzo e con la metà dei turisti“.

In copertina: Taormina. Il Teatro greco con l’Etna sullo sfondo

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