Acqua Risorse e consumi

Siccità: quasi metà del territorio UE+GB è in allarme

Un Rapporto del Centro Comune di Ricerca della Commissione UE ha rilevato che le ondate di caldo di maggio e giugno hanno aggravato la mancanza di piogge invernali e primaverili nell’UE e nella Gran Bretagna, determinando un livello eccezionale di siccità che ha ripercussioni pesanti sulle rese agricole, sulla produzione di energia idroelettrica e sui rischi di incendi, con l’Italia, tra i Paesi più colpiti, e le prospettive sono di un ulteriore peggioramento.

Una parte impressionante dell’Europa è attualmente esposta a livelli di allerta (46% di UE+Regno Unito) e di allarme (11% di UE+Regno Unito) di siccità, associati a deficit di umidità al suolo e a stress della vegetazione.

L’avvertimento proviene dal Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione UE che ha pubblicato il 18 luglio 2022 il RapportoDrought in Europe – July 2022”, una valutazione dell’attuale situazione relativa alla siccità in Europa  basata sull’Osservatorio Europeo sulla Siccità (EDO) che fa parte del Servizio di gestione delle emergenze di Copernicua (CEMS) e che mira a migliorare la resilienza e l’adattamento alla siccità negli Stati membri dell’UE.

La siccità in gran parte dell’Europa è critica poiché il deficit di precipitazioni inverno-primavera (19% della media 1991-2020 in tutte le aree di allarme in UE+Regno Unito e 22% nelle aree in allerta) è stato esacerbato dalle prime ondate di caldo. Il flusso fluviale in più Paesi ne è stato gravemente colpito, e anche i volumi d’acqua trattenuti si sono esauriti. Complessivamente, ciò potrebbe richiedere l’adozione di misure straordinarie di gestione dell’acqua e dell’energia nei Paesi colpiti.

La mancanza di precipitazioni significa che l’umidità del suolo si è ridotta in modo significativo, rendendo difficoltoso per le piante assorbire l’acqua dal suolo, determinando uno stress diffuso sulla vegetazione, in particolare nelle pianure italiane, nella Francia meridionale, centrale e occidentale, nella Germania centrale e nell’Ungheria orientale, in Portogallo e nella Spagna settentrionale.

In particolare, il Rapporto sottolinea come il fiume Po stia affrontando “il più alto livello di gravità della siccità” e che l’emergenza siccità è stata proclamata i 5 regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia). Il JRC alla situazione dell’Italia settentrionale aveva dedicato un precedente rapporto in aprile, nel quale venivano già evidenziati gli impatti che si sarebbero verificati.

Inoltre, i volumi di acqua immagazzinata nei bacini idrici sono attualmente inferiori del 31% rispetto alla media decennale e la produzione di energia da impianti idroelettrici all’inizio di luglio risultava inferiore del 31% rispetto alla media 2015-2021 per molti paesi europei, in particolare in Italia (-5039 GWh rispetto alla media), Francia (-3930 GWh) e Portogallo (- 2244 GWh). In sintesi, le condizioni di siccità e scarsità d’acqua stanno influenzando la riduzione delle rese agricole, ma anche la produzione di energia.

Le sfavorevoli previsioni per i prossimi mesi potrebbero compromettere l’approvvigionamento idricoù2, mantenendo probabilmente elevata la concorrenza per questa risorsa. La gestione integrata delle risorse idriche in linea con il water acquis dell’UE è fondamentale per garantire una quantità sostenibile di acqua di buona qualità per tutti gli utenti dell’acqua e per l’ambiente in un determinato bacino idrografico. Mentre le strategie di mitigazione della siccità sono della massima importanza ora, è altrettanto importante affrontare la causa principale del problema: il cambiamento climatico e correlata interruzione del ciclo dell’acqua del Pianeta. Sono necessari ulteriori sforzi anche per adattarsi preventivamente ai mutamenti dei modelli meteorologici mediante l’approvvigionamento energetico a prova di clima e l’applicazione di soluzioni sostenibili in agricoltura.

Il cambiamento climatico aumenta il rischio di gravi siccità e incendi boschivi in tutto il mondo – ha commentato Mariya Gabriel, Commissario UE per l’Innovazione, la ricerca la cultura l’educazione e la gioventù – Con questo rapporto abbiamo una comprensione migliore della situazione per proteggere i boschi, i raccolti e le acque”.

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