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Plastica: i progressi degli impegni per la nuova economia

Plastica impegni

La Fondazione Ellen Mac Arthur Foundation ha pubblicato in collaborazione con l’UNEP il primo Rapporto sullo stato di avanzamento dell’Impegno Globale assunto un anno fa da aziende e governi per ridurre l’inquinamento della plastica alla fonte.  

In occasione della Conferenza “Our Ocean 2019” (Oslo, 23-24 ottobre 2019) che ha visto riuniti i leader di Governi, Imprese, Società civile e Istituti di Ricerca per condividere le proprie esperienze, indicare le soluzioni e impegnarsi ad agire per un oceano pulito, sano e produttivo, Ellen MacArthur Foundation (EMF), in collaborazione con il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) e le imprese che hanno aderito al Global Committment per affrontare il problema dei rifiuti e dell’inquinamento delle plastiche alla fonte, ha pubblicato il primo Rapporto The new plastics economy Global Commitment 2019 Progress report” (Rapporto sullo stato di avanzamento dell’impegno globale per la nuova economia della plastica).

Ad oggi sono oltre 400 le imprese, i governi e Istituzioni finanziarie che hanno aderito all’iniziativa (tra i sottoscrittori Novamont, Ferrero, Barilla, Gruppo Hera, Nuceria, Serioplast, Ecopixel, Sidel), con alcune aziende che rappresentano il 20% di tutti gli imballaggi in plastica prodotti a livello globale.

“In tutto il mondo, le persone chiedono alle imprese e ai governi di agire per fermare l’inquinamento da plastica – ha dichiarato Sander Defruyt, Responsabile della New Plastics Economy presso la EMF – Le aziende leader e i governi si sono fatti avanti firmando l’impegno globale e ora possiamo vedere progressi promettenti in anticipo. Ciò include importanti impegni per ridurre l’uso della plastica vergine, l’introduzione di progetti pilota di riutilizzo e una domanda senza precedenti di plastica riciclata negli imballaggi. Ma c’è ancora molta strada da fare ed è cruciale accelerare e ridimensionare tali sforzi, e che più aziende e governi prendano provvedimenti per eliminare l’inquinamento da plastica alla fonte”.

Il Rapporto condivide con un livello di trasparenza senza precedenti le azioni che circa 200 tra Aziende e Governi stanno attuando per eliminare gli imballaggi in plastica e aumentare l’uso di plastica riciclata negli imballaggi di almeno cinque volte entro il 2025. In media, il 55% degli imballaggi in plastica delle imprese sottoscrittrici del Global Committment  è oggi riutilizzabile, riciclabile o compostabile, tuttavia l’impegno prevede di raggiungere il 100% entro il 2025. Mars, Inc., ha dichiarato che ridurrà l’uso di plastica del 25% entro il 2025. PepsiCo punta a ridurre al 2025 del 20% l’uso di plastica vergine nel settore beverage. Unilever ridurrà il suo uso di plastica vergine negli imballaggi del 50%, eliminando oltre 100.000 tonnellate di plastica entro il 2025.

Il Rapporto condivide anche il modo in cui aziende e governi stanno eliminando gli articoli in plastica “problematici” più comunemente diffusi. Circa il 70% dei firmatari interessati sta eliminando sacchetti di plastica monouso, cannucce e materie plastiche che contengono nerofumo, il pigmento nero più comunemente utilizzato. Inoltre, circa l’80% dei firmatari coinvolti sta eliminando il PVC dai propri imballaggi.

Attualmente, meno del 3% degli imballaggi in plastica utilizzati dai firmatari viene riutilizzato, mentre la EMF calcola che solo dalla sostituzione del 20% degli imballaggi in plastica monouso con alternative riutilizzabili “offre un’opportunità del valore di almeno 10 miliardi di dollari“. 

Quarantatre aziende firmatarie stanno pilotando schemi di riutilizzo, tra cui Mars, Inc., L’Occitane en Provence, RePack e Unilever. The Coca-Cola Company, PepsiCom Danone, Amcro e Bio D sono tra quelli che stanno ridimensionando i modelli di riutilizzo. Loop, una piattaforma commerciale di TerraCycle, ha lanciato un programma pilota che fornisce sistemi logistici di raccolta per imballaggi riutilizzabili in Francia e negli Stati Uniti. 

Il rapporto sottolinea inoltre che le aziende possono ridurre il loro utilizzo complessivo degli imballaggi in plastica attraverso la riprogettazione e l’innovazione della catena di approvvigionamento e dei prodotti, creando al contempo nuove opportunità economiche. Ahold Delhaize, gruppo olandese-belga di vendita al dettaglio di generi alimentari tra i più grandi del mondo, ha introdotto una tecnologia di nebulizzazione a secco per mantenere fresche frutta e verdura senza la necessità di imballaggi in plastica. Danone ha lanciato una nuova bottiglia d’acqua AQUA che incorpora il suo logo nella forma della bottiglia in Indonesia, eliminando l’uso dell’etichetta.

Il Rapporto evidenzia anche gli sforzi dei Governi di Francia, Cile, Ruanda e Regno Unito e delle città di Austin e San Paolo per mettere in atto misure politiche e prendere impegni per eliminazione graduale di imballaggi o prodotti problematici. Il governo del Regno Unito sta mobilitando circa 3 miliardi di sterline per migliorare le infrastrutture di raccolta e riciclaggio locali e promuovere l’innovazione dell’imballaggio attraverso iniziative di finanziamento pubblico-privato. La città di Austin, in Texas, sta offrendo sconti alle aziende che sostituiscono i sacchetti di plastica monouso con sacchetti di carta o riutilizzabili attraverso rimborsi.

“Affrontare l’inquinamento della plastica richiede un passaggio fondamentale del sistema, da un’economia lineare a un’economia circolare per la plastica, che è al centro dell’impegno globale della New Plastics Economy – ha affermato il Direttore esecutivo dell’UNEP, Inger Andersen –  Questo Rapporto mostra in che modo aziende e governi leader stanno intraprendendo azioni in modo così sistematico, da dimostrare che tutto questo ha senso dal punto di vista economico e politico. I benefici rappresentano un’enorme opportunità e l’approccio concertato non lascia scuse per non agire. Abbiamo bisogno che tutti gli attori lavorino insieme per risolvere l’inquinamento delle plastiche. Il Programma Ambiente delle Nazioni Unite invita tutte le imprese e i governi interessati a unirsi all’impegno globale per combattere l’inquinamento delle plastiche come parte del Piano di attuazione “Verso un pianeta senza inquinamento“.

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