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Assemblea ambiente UNEP-EA: verso un pianeta senza inquinamento

Assemblea Ambiente UNEP-EA

Dall’Assemblea Ambiente delle Nazioni Unite una chiara assunzione di responsabilità per contrastare l’inquinamento, promuovendo una produzione economica sostenibile e incoraggiano stili di vita improntati alla sostenibilità, in accordo con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU al 2030.

Si è svolta in Kenya (Nairobi, 4-6 dicembre 2017), dove ha sede il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), la 3a sessione dell’Assemblea Ambiente (UNEP-EA), uno dei più importanti organismi decisionali globali in materia di ambiente a cui hanno partecipato circa 7.000 delegati dei 193 Paesi aderenti, e che ha avuto per tema “Verso un pianeta senza inquinamento”, con l’obiettivo di giungere ad una Dichiarazione politica sulle misure realistiche per affrontare l’inquinamento al fine di proteggere la salute umana; descrivere le aspirazioni evolutive delle generazioni attuali e future;  esaltare il valore incommensurabile dell’ambiente e delle risorse naturali da cui dipendiamo tutti.

Abbiamo già molte conoscenze e soluzioni tecniche di cui abbiamo bisogno per prevenire, mitigare e gestire l’inquinamento” , ha affermato nel suo messaggio di apertura il Segretario generale dell’ONU, António Guterres.

“Combattere l’inquinamento contribuirà a ridurre la povertà, migliorare la salute pubblica, creare posti di lavoro dignitosi, affrontare ii cambiamenti climatici e proteggere la vita sulla terra e in mare. Il mondo conta che da questa Assemblea si evidenzi una forte leadership in grado di suscitare l’allarme e di invitare tutti i Governi ad agire per sconfiggere l’inquinamento. Lo spazio che abbiamo per commettere ulteriori errori è assai esiguo”.

La discussione si è concentrata sul nuovo Rapporto, redatto dal Direttore esecutivo dell’UNEP, Erik Solheim, che contiene 5 messaggi chiave.

– Leadership politica e partenariati : un patto globale sull’inquinamento garantirebbe un impegno sostenuto ai massimi livelli e farebbe della prevenzione una priorità per tutti, incoraggiando i responsabili politici e gli altri partner chiave, compreso il settore privato, ad integrare la prevenzione nella pianificazione nazionale e locale, nei  processi di sviluppo e nelle e strategie commerciali e finanziarie.

Le giuste politiche giuste: la governance ambientale deve essere rafforzata, con azioni mirate su inquinanti “forti” attraverso valutazioni dei rischi e una maggiore implementazione della legislazione ambientale, compresi gli accordi ambientali multilaterali e altre misure.

Un nuovo approccio alla gestione delle nostre vite ed economie: dovrebbero essere promossi il consumo e la produzione sostenibili, attraverso una migliore efficienza delle risorse e dei cambiamenti nello stile di vita, mentre la riduzione e la gestione dei rifiuti dovrebbero costituire una priorità.

– Maggiori investimenti: mobilitare finanziamenti e investimenti per innovare verso un’economia a basse emissioni di carbonio, contribuendo a contrastare l’inquinamento, per la ricerca, il monitoraggio dell’inquinamento, le infrastrutture, la gestione e il controllo.

Sostegno all’azione: i cittadini devono essere informati e motivati  a ridurre la propria impronta di inquinamento e a sollecitare impegni ambiziosi contro l’inquinamento da parte sia del settore pubblico che di quello privato.

Secondo l’UNEP, il degrado ambientale causa quasi un decesso su quattro in tutto il mondo, o 12,6 milioni di persone all’anno, e la distruzione diffusa di ecosistemi chiave.

Oltre all’impatto sulla salute e sull’ambiente, l’inquinamento determina anche un costo economico elevato, stimato in oltre 4.600 miliardi di dollari all’anno (pari al 6,2% della produzione economica globale), in perdite di benessere dovute all’inquinamento.

Date le tristi statistiche su come stiamo avvelenando noi stessi e il nostro Pianeta, le decisioni coraggiose dell’Assemblea ambientale delle Nazioni Unite sono fondamentali – ha affermato Solheim – Questo è vero sia per le minacce come l’inquinamento che per i cambiamenti climatici e le molte altre minacce ambientali che affrontiamo. Dobbiamo prenderci cura sia delle persone che del Pianeta“.

Nella Dichiarazione finale c’è una chiara affermazione sulla volontà di intraprendere misure concrete e coordinate:
“[…]

  1. Come Ministri dell’Ambiente siamo consapevoli del ruolo assolto nell’attuazione di questi impegni e nella promozione di un’azione coordinata. Assumeremo in via prioritaria misure preventive e di rafforzamento della resilienza, tenuto conto delle responsabilità e delle capacità di ogni Paese;10. Tuttavia, la responsabilità di contrastare l’inquinamento non spetta ai soli Governi nazionali che devono impegnarsi e mostrare la via al settore privato, alle organizzazioni internazionali, alla società civile e agli attivisti che devono partecipare all’azione e concludere dei partenariati. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, come madre e padre, marito e moglie, fratello e sorella, amico, lavoratore, collega, vicino e membro di una comunità.11. Non insisteremo mai troppo sulla necessità di un’azione rapida, su larga scala e coordinata contro l’inquinamento e salutiamo con favore gli impegni ricevuti da singoli individui e città di tutto il mondo in merito alle azioni della Campagna “Combattere l’inquinamento” (Beat Pollution).[…]”

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