Risorse e rifiuti Sostenibilità

La gestione dei RSU sarà una delle sfide del XXI secolo

La gestione dei RSU sarà una delle sfide del XXI secolo

Lo Studio dell’ISWA verrà presentato al Congresso Mondiale (Firenze, 17-19 settembre 2012).

Insieme a quella dei cambiamenti climatici, la sfida della gestione dei rifiuti solidi urbani sarà nei prossimi anni una delle più importanti da affrontare.

Secondo un recente Studio dell’ISWA (International Solid Waste Association), “Oltre 3,5 miliardi di persone nel mondo non hanno ancora accesso ai più elementari servizi di gestione dei rifiuti, come ad esempio i sistemi basilari di raccolta, il trasporto dei rifiuti fuori delle aree residenziali e uno smaltimento controllato. La quantità totale di rifiuti urbani, industriali e pericolosi prodotti annualmente in tutto il mondo ammonta oggi a circa 4 miliardi di tonnellate, ma il costante aumento della popolazione mondiale e il crescente innalzamento del reddito nazionale lordo/pro capite nei paesi in via di sviluppo stanno provocando un continuo, rilevante aumento della quantità di rifiuti prodotti quotidianamente. I rifiuti solidi urbani hanno raggiunto la cifra record compresa tra le 1,6 e i 2 miliardi di tonnellate. La vera sfida è ora gestirli in modo sostenibile, coordinando le politiche di gestione attuate dai diversi Paesi”.

Lo Studio “Globalizzazione e gestione dei Rifiuti” sarà presentato a Firenze durante l’evento di apertura del Congresso Mondiale ISWA che si svolgerà dal 17 al 19 settembre 2012.

Partendo dalla considerazione che i fenomeni connessi alla globalizzazione stanno producendo cambiamenti sostanziali e nuove sfide, ISWA ha analizzato la connessione tra la globalizzazione e la gestione dei rifiuti solidi. Questi i risultati: a livello mondiale, i rifiuti urbani organici sono destinati ad aumentare del 44% dal 2005 al 2025. Per avere un’idea degli impatti attesi a livello globale, si prevede che i rifiuti alimentari smaltiti in discarica aumenteranno la quota delle emissioni di gas a effetto serra di origine antropica dall’8% al 10%.

Le situazioni più critiche si registrano nelle metropoli, il cui numero nel mondo sta crescendo vorticosamente: nel 2015 saranno 33, 27 delle quali con sede nei Paesi in via di sviluppo. Si stima che la popolazione delle metropoli crescerà di 280mila persone al giorno e nel 2015 raggiungerà circa i 359 milioni di persone.

La gestione dei rifiuti nelle metropoli è una delle più importanti sfide ambientali da affrontare. Il modo in cui i rifiuti sono prodotti e smaltiti è un chiaro indicatore del modus vivendi della popolazione. Una città che non riesce a gestire in modo efficace tale servizio, difficilmente sarà in grado di gestire quelli più complessi, quali sanità, istruzione, trasporti. ISWA sostiene la necessità di un approccio più sistemico alla gestione dei rifiuti nelle metropoli, che faccia affidamento anche su tecniche e metodi di benchmarking globali concernenti la gestione dei rifiuti.

Proprio per discutere di nuove tecnologie, di risultati e delle problematiche del settore sempre più globalizzato della gestione e trattamento dei rifiuti, oltre mille delegati parteciperanno al Congresso Mondiale.

Le cifre indicate dallo Studio “dimostrano chiaramente i gravi rischi per la salute e le ricadute ambientali connesse alla gestione dei rifiuti e la necessità di portare questo tema nella lista delle priorità globali e locali – ha dichiarato David Newman, Presidente ISWA – Il nostro impegno è focalizzato su attività che aumentino la consapevolezza e la conoscenza da parte delle principali organizzazioni internazionali e dei più importanti sistemi di governo in materia di gestione dei rifiuti. Registriamo da più parti una crescente domanda di una regolamentazione globale e, in particolare, di strumenti per far rispettare gli accordi esistenti e rafforzare la loro autorità al fine di migliorare le performance ambientali”.

Una sezione dello studio concerne le esportazioni dei rifiuti: più del 50% della plastica, della carta e dei rottami ferrosi viene oggi esportato nel Sud-est asiatico e questa tendenza non dovrebbe diminuire nel prossimo futuro. Nel 2010 la Cina ha importato più di 7,4 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, circa 28 milioni di rifiuti cartacei e più di 5,8 milioni di tonnellate di rottami ferrosi.

Per ulteriori informazioni sul Congresso mondiale ISWA 2012 sui rifiuti solidi è possibile visitare il sito.

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