Efficienza energetica

Efficienza energetica: sotto il 50% gli immobili di classe F e G

Il V Rapporto sulla Certificazione Energetica degli edifici di ENEA e CTI evidenzia un incremento di circa il 6% delle classi energetiche più efficienti (A4-B) del settore residenziale rispetto al precedente rapporto, a conferma di un miglioramento delle prestazioni energetiche.

La prestazione energetica del parco immobiliare nazionale certificato nel 2023 è migliorata in modo significativo, con una percentuale di edifici nelle classi energetiche meno efficienti (F e G) che per la prima volta dall’inizio delle indagini è scesa sotto il 50%.

Lo attesta il V Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici, redatto da ENEA – Dipartimento Unità Efficienza Energetica (DUEE Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (CTI), e presentato il 20 febbraio 2025 nel corso di un evento a cui hanno partecipato anche i Presidenti di ENEA e CTI, Gilberto Dialuce e Cesare Boffa.

Il DUEE svolge il ruolo di Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica assegnato ad ENEA e costituisce il riferimento nazionale in tema di efficienza energetica nei confronti della pubblica amministrazione, dei cittadini, delle imprese e del territorio, rendendo disponibili metodologie e soluzioni innovative e attività di supporto tecnico-scientifico per l’uso efficiente dell’energia, la riduzione dei consumi energetici e l’ottimizzazione dei processi, con forte attenzione alla qualità e alla responsabilità sociale.

Il CTI, ente federato all’UNI, ha lo scopo di svolgere attività normativa ed unificatrice nei vari settori della termotecnica, della gestione dell’energia, dell’efficienza energetica e delle connesse implicazioni ambientali e di sostenibilità, per i quali fini si avvale della collaborazione di aziende e associazioni di settore, enti pubblici ed enti pubblici di tipo ordinistico, associazioni professionali ed enti di ricerca.

Il Rapporto, frutto di un progetto avviato nel 2020 grazie al supporto delle Regioni, delle Province Autonome e degli operatori del settore, offre una panoramica approfondita dello stato attuale del sistema di certificazione energetica, accompagnata da un’analisi di tematiche chiave che delineano una roadmap per il miglioramento della qualità degli Attestati di Prestazione Energetica (APE) registrati al SIAPE (Energy Performance Certificates Information System).

 “La nuova edizione del Rapporto richiama l’attenzione sul funzionamento e sui risultati significativi del meccanismo di certificazione energetica, in quanto costituisce un importante strumento di lavoro che, attraverso un monitoraggio periodico della situazione, consente al legislatore e agli operatori, nonché a ENEA e CTI che lo hanno elaborato, di valutare l’evoluzione e gli esiti delle strategie nazionali a supporto della transizione energetica e della decarbonizzazione e di individuare aree di miglioramento – ha spiegato . il Presidente CTI, Cesare BoffaTutto ciò è confermato dai risultati positivi evidenziati nel Rapporto 2024”.

Dopo le opportune verifiche condotte dall’ENEA, nel 2023 sono stati registrati sul SIAPE 1,1 milioni di APE, con la quota maggiore emessa in Lombardia (21,7%), seguita da Piemonte (9,2%), Veneto (8,7%), Emilia-Romagna (8,5%) e Lazio (8,3%).

Il Rapporto evidenzia un incremento di circa il 6% delle classi energetiche più efficienti (A4-B) del settore residenziale rispetto al 2022, a conferma di un miglioramento delle prestazioni energetiche. Ulteriore trend positivo è la crescita della percentuale di APE rilasciati a seguito di riqualificazioni energetiche e ristrutturazioni importanti, che pesano rispettivamente il 7,9% e il 6,4% (+2,3% e +2,4% rispetto al 2022), confermata anche dai certificati relativi a trasferimenti immobiliari e locazioni, in calo rispetto al 2022 (-5,3%), sebbene rappresentino comunque il 54,2% del campione analizzato.

L’edizione 2024 del Rapporto si è inoltre focalizzata sui nuovi strumenti e metodi di analisi sviluppati per migliorare la qualità degli APE, in particolare sulle tecniche di controllo utilizzate dai certificatori, sia durante che dopo la fase di predisposizione degli APE. Il Rapporto presenta, inoltre, focus sul miglioramento dei Catasti Unici Energetici (CEU) regionali, in funzione di un possibile sviluppo del Catasto Unico Nazionale, del Portale Nazionale per la Prestazione Energetica degli Edifici (PnPE2) e di altre applicazioni informatiche predisposte da ENEA.

Il rapporto illustra inoltre, riflettendo il consenso generale, i risultati di un sondaggio condotto su oltre 10.000 certificatori su aspetti significativi del processo di redazione dell’EPA, dalla qualificazione dei professionisti al recupero dei dati, alle relazioni con gli altri attori del processo, fino all’utilità percepita di questo importante strumento.

Il Rapporto ENEA – CTI evidenzia come la certificazione energetica non sia solo uno strumento tecnico per valutare le prestazioni degli edifici e più in generale del patrimonio edilizio italiano, ma anche uno strumento per migliorarne l’efficienza, incoraggiando l’adozione di soluzioni tecnologiche innovative per ridurre i consumi – ha affermato il Presidente ENEA, Gilberto Dialuce In un contesto di grandi sfide come la transizione energetica e la decarbonizzazione, l’APE offre l’opportunità di accrescere la cultura energetica, di incentivare comportamenti virtuosi e investimenti volti a migliorare efficienza e sostenibilità”.

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