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La rete dei controlli per il contrasto al crimine alimentare

La rete dei controlli per il contrasto al crimine alimentare

Ad EXPO 2015 il Ministero della Salute, con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha organizzato un evento internazionale sui temi del contrasto delle frodi e della sicurezza alimentare.

Contrastare il crimine alimentare, rafforzare la sicurezza alimentare”; è questo il tema della Conferenza: “Fighting food crime, enforcing food safety” che si è celebrata a Milano, presso la sala Auditorium di Palazzo Italia a Expo 2015 nei giorni 9 e 10 luglio.

L’evento, inserito nel complesso e variegato Programma di quelli previsti nell’ambito della kermesse internazionale dedicata alla tematica dell’alimentazione, è stato promosso dal Ministero della salute, dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, in collaborazione con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha portato all’attenzione dei media il tema spinoso del contrasto delle frodi e della sicurezza alimentare.

L’iniziativa è proseguita nel solco delle tante promosse dal Governo Italiano durante il recente Semestre di Presidenza del Consiglio dell’UE, quali la Conferenza Internazionale sulle Frodi Alimentari della Commissione Europea, ospitata a Roma, e l’approvazione di Conclusioni del Consiglio dell’Unione sul crimine alimentare.

L’evento, alla quale hanno partecipato oltre 35 delegazioni di altrettanti Paesi, ha inteso affrontare il tema nel più ampio quadro della sicurezza alimentare, attraverso l’esame delle strategie adottate nei diversi Paesi e le prospettive di collaborazione di un network esteso anche oltre i confini continentali. Data l’importanza dell’evento, questo era stato precedentemente lanciato con una apposita conferenza stampa (6 luglio) che aveva visto la presenza del Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, con il vice Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Andrea Olivero, il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, il Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute, Claudio Vincelli e il Comandante dei Carabinieri per le politiche agricole e alimentari, Gianluca Dell’Agnello.

Nella giornata del 9 luglio, quella precipuamente dedicata alla Conferenza internazionale, divisa in 4 Sessioni congressuali, sono state illustrate le migliori pratiche oggi messe in atto a livello delle diverse aree geografiche (Europa, Americhe e Africa e Asia) e le forme di cooperazione internazionale adottate per prevenire e contrastare gli illeciti nel settore alimentare. Nella giornata successiva, invece, è stata presentata la realtà produttiva italiana e l’operatività dei tecnici nazionali coinvolti attraverso apposite visite presso allevamenti e stabilimenti produttivi delle filiere lattiero-casearia e della carne.

Giuseppe Ruocco Direttore Generale per l’igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione del Ministero della Salute, presente alla Conferenza del 9 luglio a Expo 2015, nel motivare la presenza del Ministero della Salute, ha dichiarato: “l’aspirazione di questo meeting è quella di costruire una rete di collaborazioni internazionali considerando l’ampia partecipazione da tutto il mondo dei delegati sul tema delle frodi alimentari come crimine ma anche come rischio per la salute dei cittadini”. “Noi siamo molto attenti al tema della sicurezza alimentare e vogliamo che i colleghi stranieri conoscano il nostro modello e il nostro sistema di controllo, del quale fanno parte con un importante ruolo per la repressioni frodi i carabinieri per poterne discutere ed eventualmente esportarlo in tutto il mondo questo è lo scopo principale di questa iniziativa”.

L’Expo deve essere occasione per fare in modo che il tema della sicurezza alimentare trovi spazio nelle relazioni internazionali – ha dichiarato il ministro Lorenzin in un videomessaggio – È un tema centrale non solo per l’ Italia ma a livello mondiale. L’ Italia, con il sistema di controlli che ha, può vantare una importante leadership mondiale con l’ accertamento al contrasto riconosciuto a livello internazionale”.

Durante le quattro sessioni ogni Paese ha illustrato i propri metodi e organismi preposti per contrastare le frodi alimentari tutti ponendo l’attenzione sull’importanza di una collaborazione sempre più stretta e coordinata fra Enti ed Istituzioni coinvolte e riconoscendo altresì all’Italia il ruolo di leader nel settore della sicurezza alimentare.
Durante l’ultima sessione dove hanno partecipato i rappresentanti delle più importanti organizzazioni di cooperazione internazionale per la lotta contro i crimini alimentari e la sicurezza alimentare quali OLAF (Ufficio europeo per la lotta anti-frode), FAO e OMS proprio quest’ultima per bocca del suo rappresentante, ha ribadito l’importanza che riveste la sicurezza alimentare a partire da 5 semplici regole: pulizia e igiene per prevenire le contaminazioni, separazione fra alimenti crudi e cotti; attenzione alla cottura degli alimenti e alla relativa temperatura; utilizzo di  sola acqua e materie prime sicure. Proprio in questo ultimo punto si evidenzia la stretta correlazione esistente tra sicurezza alimentare e la repressione delle frodi alimentari.

Da parte dell’Italia, in primo piano, è stato focalizzato il ruolo del Ministero della Salute, che è l’autorità competente centrale in tale materia e svolge, pertanto, un ruolo di indirizzo e coordinamento verso le Regioni e le Province autonome e, in generale, verso gli organi del Servizio Sanitario Nazionale (ASL e laboratori ufficiali), quotidianamente impegnati nello svolgimento delle molteplici attività finalizzate alla sicurezza degli alimenti.

Centrando l’intervento principale sull’attività di controllo è stato sottolineato come le Aziende Sanitarie Locali (ASL), attraverso i competenti servizi veterinari e di igiene e sicurezza degli alimenti e nutrizione, hanno effettuato (nel 214) 171.327 ispezioni e 8.051 audit sugli stabilimenti per gli alimenti di origine animale (rilevando 16.946 non conformità, relative a condizioni strutturali ed attrezzature) e hanno controllato 287.823 unità operative di imprese alimentari (rilevando 50.720 irregolarità, soprattutto nell’ambito della ristorazione, seguito da produttori e confezionatori che vendono prevalentemente al dettaglio).

Le non conformità rilevate hanno riguardato, per lo più, l’igiene generale e del personale, le strutture e l’HACCP. Sono stati analizzati dai laboratori ufficiali 110.757 campioni, dei quali  2.008 sono risultati non conformi. Per le infrazioni riscontrare sono state adottate da parte delle ASL 66.628 provvedimenti amministrativi e comunicate all’Autorità giudiziaria 1.115 notizie di reato.
In attuazione del Piano Nazionale per la ricerca di Residui del 2014 sono stati analizzati 40.806 campioni, di cui 16.276 per la ricerca di residui di sostanze appartenenti alla categoria A (pari al 39.9 % del totale delle analisi) e 24.530 per la ricerca di residui di sostanze appartenenti alla categoria B (pari al 60.1 %).

Il controllo alle frontiere, altro caposaldo della catena della sicurezza alimentare  svolto direttamente dagli uffici periferici del Ministero della Salute (PIF e USMAF), in coordinamento con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Mi preme ricordare – ha dichiarato il Ministro Lorenzin – quanto importante sul piano dei volumi e su quello dell’efficacia sia questa attività che il Ministero compie direttamente; complessivamente i nostri uffici hanno effettuato controlli documentale su oltre 200.000 partite, controlli fisici su oltre 25.000 spedizioni, oltre 7.000 e prelievi di campioni. abbiamo registrato 440 ”non ammissioni” di spedizioni sul territorio comunitario”.

L’attività è stata arricchita dal contributo dell’Ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari del MIPAAF (ICQRF), per il controllo della qualità merceologica e lotta alle frodi dei prodotti alimentari generici e di quello delle diverse forze di polizia giudiziaria: Capitanerie di PortoCarabinieri per le Politiche Agricole e Alimentari – NACCorpo Forestale dello StatoGuardia di FinanzaAgenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Il quadro dei controlli ufficiali è stato completato con la presentazione dell’attività mirata svolta sul territorio dai Carabinieri per la Tutela della Salute – NAS. Questi, nella duplice funzione di ufficiali di polizia giudiziaria e di ispettori sanitari, svolgono i loro compiti – d’iniziativa, su richiesta del Ministro della Salute o dei Reparti dell’Arma territoriale, oppure su delega dell’Autorità Giudiziaria, su denunce o segnalazioni da parte dei cittadini – nei settori degli Alimenti e bevande e della Sanità Pubblica.

I lavori della Conferenza si sono conclusi con l’esibizione della Fanfara del terzo Reggimento carabinieri Lombardia, davanti all’Albero della Vita.
All’indomani, presso due aziende del settore è stata svolta una simulazione di un’attività di controllo dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità e del Nucleo Antifrodi Carabinieri.

In questa cornice cosi scenografica si sono rafforzate le basi per una collaborazione estesa e condivisa al fine di combattere gli illeciti in questo caso specifico del settore agroalimentare che, come recentemente diffuso da Coldiretti, valgano circa 60 miliardi di euro all’anno: quasi il doppio del valore delle nostre esportazioni agroalimentari.

La speranza è quella di aver assistito, al di là dell’evento mediatico importante in sé, ad un rilancio sistematico dell’attività di contrasto al crimine agroalimentare e all’implementazione delle attività volte alla maggior sicurezza degli alimenti commercializzati, così come, ci auguriamo, che una tale dinamica sappia coinvolgere in un approccio olistico, altri due aspetti che coinvolgono e preoccupano direttamente la tutela della salute dei cittadini del mondo: il traffico illecito dei rifiuti ed i reati contro la salute pubblica.Tags: 

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