Anche se l’Overshoot Day quest’anno è caduto 2 giorni dopo rispetto al 2021 per il protrarsi delle limitazioni imposte dalle misure di contenimento della pandemia, siamo ancora lontani dal cambiamento trasformativo delle abitudini e stili di vita che consentano di rimanere entro la biocapacità del Pianeta.
Il 15 maggio 2022 l’Italia è entrata nell’Overshoot Day ovvero la data entro la quale, considerato lo stile di vita dei suoi cittadini, si deve considerare che il Paese abbia esaurito il budget di natura a disposizione.
A calcolare l’Overshoot Day è il Global Footprint Network, un’Organizzazione di di ricerca internazionale che si occupa di sviluppare e promuovere strumenti volti ad accelerare la transizione verso un futuro più sostenibile, sulla base dell’indicatore ambientale “impronta ecologica” che misura la quantità di suolo e di mare biologicamente produttivi che servirebbero per rigenerare le risorse consumate dalla popolazione e assorbire i suoi rifiuti e emissioni (biocapacità della Terra) in un anno.
In attesa di conoscere la data dell’Overshoot Day Globale che sarà annunciata, come da tradizione, il 5 giugno 2022 (Giornata Mondiale dell’Ambiente), sono state rese note le date per alcuni Paesi, dal momento che maggio 2022 è risultato il mese che ha collezionato il maggior numero di Overshoot Day, con circa 30 Paesi che stanno forzando le capacità rigenerative del Pianeta, tra cui l’Italia che ha posticipato di soli due giorni la data simbolica, rispetto allo scorso anno (13 maggio), denunciando di essere molto lontana dalla sostenibilità.
I lievi miglioramenti degli ultimi due anni sono correlati alle limitazioni imposte dalle misure di contenimento della pandemia di Covid-19, non certo per effetto di un cambiamento trasformativo quale sarebbe per imboccare la strada della sostenibilità, Tuttora, per soddisfare il suo fabbisogno, al nostro Paese servirebbero 2, 7 Terre, quasi 3 Pianeti.
Ogni italiano consuma in un anno mediamente 4,32 ettari globali (gha) pro capite, a fronte della biocapacità globale che è fissata a 1,6 gha pro capite.
Nel rammentare che l’ONU ha lanciato il Decennio (2021-2030) per il Ripristino dell’Ecosistema, “Questi dati rendono palesemente chiaro che i piani di ripresa post-COVID 19 potranno avere successo nel lungo periodo solo se andranno a considerare aspetti chiave quali la rigenerazione e l’efficienza nell’uso delle risorse ecologiche”, ha affermato Laurel Hanscom, CEO del Global Footprint Network.
La drammatica situazione che il mondo intero sta vivendo per effetto della triplice emergenza dei cambiamenti climatici, della perdita di biodiversità e la correlata riduzione dei servizi ecosistemici offerti, e degli inquinamenti, dovrebbe costituire un motivo ulteriore per farci ricordare che il Pianeta su cui viviamo ha dei confini, oltrepassati i quali le dinamiche innescate sono imprevedibili e pericolose.
Secondo il Global Footprint Network, l’umanità potrebbe far slittare di almeno un mese l’Overshoot Day se tutti i suoi abitanti riuscissero a ridurre gli sprechi alimentari e del 50% il consumo di carne, con maggior consumo di vegetali.
Per questo l’Overshoot Day può essere l’occasione per ripensare alle proprie abitudini e scelte di vita.