Per la Giornata Mondiale degli Oceani che si celebra ogni anno l’8 giugno il tema scelto è “Rivitalizzazione: azione collettiva per l’oceano” per proporre idee e soluzioni per salvaguardare gli ecosistemi marini affinché non esaurisca la loro generosità ma si ripristini invece la vitalità dei servizi che ci offrono.
A ridosso della Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 giugno 2022) e in vista della II Conferenza degli Oceani (Lisbona, 25 giugno – 1° luglio 2022) che ritorna dopo la cancellazione per due anni a causa della pandemia, si celebra l’8 giugno di ogni anno, giorno dell’Anniversario della Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro, la Giornata Mondiale degli Oceani (“World Oceans Day”) il cui tema quest’anno è Rivitalizzazione: azione collettiva per l’oceano: “Fare luce sulle comunità, le idee e le soluzioni che stanno lavorando insieme per proteggere e rivitalizzare l’oceano e tutto quel che sostiene”.
La celebrazione costituisce l’occasione per riflettere sui benefici che gli oceani sono in grado di fornirci e il dovere che incombe su ogni individuo e sulla collettività di interagire con gli oceani in modo sostenibile, affinché siano soddisfatte le attuali esigenze, senza compromettere quelle delle generazioni future.
Gli oceani svolgono un ruolo essenziale per la salute della Terra. Si stima che tra il 50 e l’80% di tutta la vita sulla terra si trovi sotto la superficie dell’oceano e che gli oceani contengano il 99% dello spazio vitale della Terra e che sia meno del 10% quello esplorato dall’uomo.
Le piccole piante marine che costituiscono il fitoplancton rilasciano la metà di tutto l’ossigeno dell’atmosfera attraverso la fotosintesi.
Gli oceani rappresentano il 96% di tutta l’acqua sulla superficie terrestre, il resto è acqua dolce di fiumi, laghi e ghiacciai.
Gli oceani assorbono circa il 25% delle emissioni di CO2 che le attività umane emettono in atmosfera ogni anno, riducendo notevolmente l’impatto di questo gas ad effetto serra sul clima.
I serbatoi di carbonio dei sistemi costieri, come mangrovie, paludi e praterie di posidonia possono contenere fino a cinque volte il carbonio immagazzinato nelle foreste tropicali.
Oltre 3 miliardi di individui dipendono dalla biodiversità marina e costiera per il loro sostentamento.
A livello globale, il valore di mercato delle risorse e delle industrie marine e costiere è stimato di 3.000 miliardi di dollari l’anno o circa il 5% del PIL mondiale.
Nonostante tutti i suoi vantaggi, gli oceani hanno ora bisogno di sostegno.
Con il 90% delle grandi popolazioni di pesci esaurite e il 50% delle barriere coralline distrutte, stiamo prelevando dall’oceano più di quanto possa essere reintegrato. Dobbiamo lavorare insieme per creare un nuovo equilibrio con gli oceani che non esaurisca più la loro generosità ma invece ripristini la loro vitalità e dia loro nuova vita.
Per creare oceani sani con una ricca fauna selvatica e stabilizzare il clima, è fondamentale che il 30% delle terre, delle acque e degli oceani del Pianeta sia protetto entro il 2030 (30×30), secondo quanto previsto dalla Dichiarazione di Kunming che dovrà essere finalizzata, comunque, attraverso il Piano d’azione e le conseguenti deliberazioni che verranno assunte dalla Conferenza delle Parti della Convenzione ONU sulla Biodiversità (CBD-COP15) la cui data non è stata ancora confermata, ma annunciata per il terzo trimestre 2022 sempre in Cina.
Quest’anno per la prima volta la Celebrazione avverrà in modalità ibrida: in presenza a New York presso la sede delle Nazioni Unite con il discorso di apertura dal Segretario generale delle Nazioni Unite e Key-note di esperti e testimonial dell’evento e in digital con la trasmissione online. Saranno inoltre annunciati i vincitori per le varie categorie del 9° Concorso fotografico e a conclusione della Giornata Mondiale degli Oceani musicisti di tutto il mondo parteciperanno al Concerto.
Ma eventi celebrativi e informativi si svolgeranno in vari Paesi (qui il calendario).