Infrastrutture e mobilità

Mobilità ciclistica: Dichiarazione UE milestone di politiche trasporti

La Dichiarazione sulla bicicletta adottata dalla Commissione UE, in cui c’è l’impegno ad “aumentare in modo significativo” le infrastrutture in tutta l’UE, è l’iniziativa più ambiziosa sulla mobilità ciclistica promossa finora, elevando la bicicletta a una priorità strategica e riconoscendo il ruolo vitale che la bicicletta deve svolgere nel generare enormi benefici per l’Europa.  

La bicicletta è un mezzo di trasporto sostenibile, accessibile e inclusivo, conveniente e sano, con un forte valore aggiunto per l’economia dell’UE

Potrebbe sembrare lapalissiano, ma evidentemente la Commissione UE ha ritenuto necessario mettere su carta tali concetti, adottando il 4 ottobre 2023 la proposta di European Declaration on Cycling, nel contesto delle Giornate della mobilità urbana (Siviglia, 4-6 ottobre 2023), organizzate in collaborazione con la Presidenza spagnola di Consiglio UE, che riuniscono politici, autorità locali, industria e professionisti del trasporto urbano delle città europee per discutere del percorso verso un futuro sostenibile, innovativo ed equo per la mobilità urbana in Europa.

La sicurezza è un prerequisito per incoraggiare l’uso della bicicletta, poiché i ciclisti sono vulnerabili: il 9% delle vittime degli incidenti stradali nell’UE sono ciclisti – ha dichiarato  la Commissaria UIE per i Trasporti, Adina Vălean – Oltre a infrastrutture più sicure, come le piste ciclabili separate, tutti gli elementi di un approccio di Sistema sicuro dovrebbero applicarsi sia alle biciclette che alle automobili. Questi includono velocità e uso della strada sicuri e una corretta applicazione delle regole del traffico stradale. Inoltre, per quanto riguarda la sicurezza, questa Dichiarazione contribuirà a stimolare posti di lavoro di alta qualità, anche nella formazione e nel cicloturismo. Nel 2022, nell’UE sono state prodotte complessivamente 14,7 milioni di biciclette, con un aumento del 29% dal 2012 al 2022”.

La Dichiarazione mantiene l’impegno assunto all’inizio di quest’anno dall’ex Vicepresidente esecutivo della Commissione Frans Timmermans che, intervenendo al Vertice delle Cycling Industries Europe di Bruxelles nel marzo 2023, aveva annunciato che quest’anno le istituzioni dell’UE completeranno un ambizioso Piano per la mobilità ciclistica, compresi gli impegni per aumentare i finanziamenti per le infrastrutture e la crescita industriale.

La proposta di Dichiarazione elenca i princìpi per promuovere l’uso della bicicletta che guideranno le azioni future nell’UE, al fine di migliorare la qualità, la quantità, la continuità e attrattività delle infrastrutture ciclistiche in tutti gli Stati membri

La Dichiarazione contiene 8 princìpi con 36 impegni per consentire una maggiore e migliore mobilità ciclistica e per sostenere il raggiungimento degli obiettivi climatici e quelli del Green Deal europeo, della Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente e del nuovo Quadro comunitario per la mobilità urbana, nonché gli obiettivi della Strategia industriale dell’UE e del Piano di azione Inquinamento Zero.

Gli 8 princìpi includono:
Sviluppare e rafforzare le politiche sulla bicicletta
Incoraggiare la mobilità inclusiva e conveniente
Creare maggiori e migliori infrastrutture ciclistiche
– Aumentare gli investimenti e creare condizioni favorevoli per il ciclismo
Migliorare la sicurezza e la protezione stradale
Sostenere i lavori verdi e lo sviluppo di un’industria europea del ciclismo di livello mondiale
Sostenere la multimodalità e il cicloturismo
– Migliorare la raccolta di dati sul ciclismo

In termini di finanziamenti, la Commissione UE continuerà a sostenere la bicicletta attraverso il Fondo sociale per il clima, il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo di coesione, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, lo strumento di sostegno tecnico e il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF). 

Come passo successivo, il Parlamento europeo e il Consiglio potranno rivedere il testo e aggiungere ulteriori impegni, ove necessario, per migliorare l’attuazione di questa Dichiarazione non vincolante, che sarà infine firmata da tutte e tre le istituzioni.

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