Prodotti e acquisti verdi

Bioeconomia: rapporto UNEP traccia un bilancio globale

Un recente Rapporto tecnico dell’UNEP fornisce una panoramica delle politiche per la bioeconomia a livello globale, fondamentali per lo sviluppo sostenibile, producendo beni, servizi o energia, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dei settori energetico e industriale dai combustibili fossili.

Nel contesto della triplice crisi planetaria, che comprende il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l’inquinamento, l’utilizzo delle risorse della biomassa è essenziale per portare avanti gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Tuttavia un’area critica dell’attuale ricerca scientifica riguarda lo sviluppo sostenibile delle risorse della biomassa e la creazione di meccanismi di gestione adattabili alla variabilità climatica per produrre beni, servizi o energia, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dei settori energetico e industriale dai combustibili fossili.

Si prefigge di fornire un’ampia panoramica degli sviluppi del mercato e delle politiche per tutti i principali settori biobased, il Rapporto Global Bioeconomy Assessment: Coordinated Efforts of Policy, Innovation, and Sustainability for a Greener Future” (Valutazione globale della bioeconomia: sforzi coordinati di politica, innovazione e sostenibilità per un futuro più verde), lanciato lo scorso aprile e frutto della collaborazione tra il Partenariato Internazionale per la Gestione dell’Ecosistema del Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP-IEMP), una Joint venture di cooperazione Sud-Sud per l’attuazione dell’Accordo di Parigi sul clima e il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, e l’Accademia cinese delle scienze (CAS), sostenuto dal Governo cinese..

Il Rapporto, che fa parte del Programma faro dell’UNEP per il clima, gli ecosistemi e i mezzi di sussistenza ed è stato condotto dall’Università di Fudan e dall’UNEP-IEMP, è il primo rapporto tecnico globale di valutazione della bioeconomia, redatto da Yutao Wang, Professore del dipartimento di scienze ambientali e ingegneria dell’Università di Fudan e Vicepreside dell’Istituto di energia e strategia di neutralizzazione del carbonio di Shanghai, Mingxing Sun, Professore associato presso l’Istituto di scienze geografiche e ricerca sulle risorse naturali della CAS e Linxiu Zhang Direttore dell’UNEP-IEMP.

Il Rapporto di circa 100 pagine ha richiesto 3 anni di studi prima della redazione definitiva e fornisce una panoramica globale degli sviluppi del mercato e delle politiche per tutti i principali settori della bioeconomia.

Concentrandosi, in particolare, sulle innovazioni tecnologiche nel campo della bioenergia, dei prodotti chimici a base biologica, delle plastiche a base biologica e dei materiali macromolecolari a base biologica, e valutandone i percorsi tecnologici dominanti, le sfide e le prospettive di sviluppo di diversi prodotti, il Rapporto sottolinea i potenziali impatti dello sviluppo della bioeconomia su molteplici dimensioni come l’uso del territorio, la biodiversità e il miglioramento dei mezzi di sussistenza.

“L’obiettivo dello sviluppo di una bioeconomia sostenibile è di ridurre la nostra dipendenza dalle risorse fossili e raggiungere realmente gli obiettivi di sviluppo sostenibile – ha dichiarato il Professore Wang Yutao, autore principale della ricerca – Spero che questo rapporto tecnico possa aiutare i paesi e le regioni di tutto il mondo ad affrontare meglio il cambiamento climatico e a realizzare uno sviluppo e una trasformazione verdi in modo coordinato”. 

Il rapporto sottolinea che la domanda di prodotti a base biologica e di biocarburanti ha alterato i modelli di utilizzo del territorio e i metodi di produzione agricola, portando potenzialmente a problemi come la concorrenza con la produzione alimentare e gli impatti sugli ecosistemi naturali, per cuiè necessario di adottare pratiche sostenibili e una meticolosa pianificazione dell’uso del territorio per garantire lo sviluppo sostenibile della bioeconomia.

Ne emerge che sebbene i prodotti a base biologica e la bioenergia forniscano benefici in termini di mitigazione del clima sostituendo materiali non rinnovabili e combustibili fossili, anche la catena di approvvigionamento delle risorse di biomassa potrebbe essere influenzata da rischi climatici estremi e a lenta insorgenza. Migliorare i benefici di mitigazione climatica derivanti dall’utilizzo della biomassa e migliorare la resilienza della catena di approvvigionamento dei prodotti biologici contro i cambiamenti climatici sono cruciali per raggiungere lo sviluppo sostenibile della bioeconomia.

Una parte significativa del Rapporto è dedicata alle politiche dell’UE per la bioeconomia, in particolare all’enfasi posta sullo sfruttamento dei progressi nelle scienze della vita e delle biotecnologie per rafforzare e modernizzare le industrie tradizionali europee.

Proprio di recente, con una Comunicazione dello scorso marzo la Commissione UE ha ribadito il valore delle biotecnologie e della bioproduzione e l’apporto del settore per affrontare le sfide sociali e ambientali, per la competitività e la crescita economica, e a proposto delle azioni prioritarie per liberare tutte le potenzialità in un’ottica di cooperazione internazionale, ma anche di competitività a lungo termine dell’UE.

Uno dei maggiori limiti nell’espansione della bioeconomia sono i costi e i prezzi più alti dei prodotti rispetto a quelli di altre produzioni che hanno potuto usufruire di una eredità industriale di infrastrutture, conoscenze e tecnologie, oltre che da sovvenzioni pubbliche come quelle per il settore petrolchimico, che potrebbero valere anche per i prodotti a base biologica.

Offrendo approfondimenti e raccomandazioni dettagliate, il rapporto sostiene lo sviluppo informato della bioeconomia, sottolineando la necessità di un approccio collaborativo tra politici, ricercatori, leader del settore e altre parti interessate.

Lo sviluppo sostenibile della bioeconomia richiede la partecipazione di diverse parti interessate – ha affermato Zhang Linxiu, Direttore dell’UNEP-IEMP e co-autore dello studioQuesto rapporto fornisce informazioni incoraggianti e preziose per i diversi gruppi di interesse coinvolti nello sviluppo della bioeconomia”.

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