Energia Smart city

Alimentare il futuro: le città smart alla guida dell’azione climatica

Un Rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) presentato al G7 ministeriale di Venaria Reale e riproposto in un webinar che si svolgerà a Roma (16 maggio 2024), con il supporto del MASE, sottolinea che la pianificazione urbana allineata con la digitalizzazione del sistema energetico e con adeguati investimenti nella rete, le città possono svolgere un ruolo essenziale nel conseguire l’obiettivo di raddoppiare l’efficienza energetica al 2030.

Ridurre le emissioni nelle città è essenziale affinché il mondo possa raggiungere i propri obiettivi energetici e climatici – e le soluzioni digitali che gestiscono i modelli di consumo e ottimizzano le infrastrutture possono svolgere un ruolo significativo, ma sono poche le città che hanno messo in atto strategie.

È l’amara constatazione che emerge dal Rapporto Empowering urban energy transitions: Smart cities and smart grids che l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) ha presentato alla riunione ministeriale del G7 Clima, Energia e Ambiente di Venaria Reale (TO), come risulta dalla Dichiarazione finale dove il Rapporto viene citato per il “sostegno all’obiettivo di raddoppio dell’efficienza energetica”, e che l’Agenzia ha diffuso il 2 maggio 2024. Infatti, il Rapporto, il terzo della Serie Iniziativa 3DEN (Digital Demand-Driven Electricity Network) rileva che le città devono aumentare il loro livello di ambizione in settori come l’efficienza energetica per raggiungere l’obiettivo fissato alla COP28 di Dubai di raddoppiarla entro il 2030, tuttavia solo un piccolo numero sta avanzando verso gli obiettivi di sostenibilità e riduzione del biossido di carbonio (CO2).

Le città attualmente rappresentano circa i tre quarti del consumo energetico globale e il 70% delle emissioni di gas serra, e il loro contributo è destinato ad aumentare diventando più grandi, con una crescita urbana che entro il 2050 dovrebbe equivalere all’aggiunta della superficie terrestre combinata di Germania, Italia e Giappone. Nonostante ciò, solo una città su cinque ha fissato l’obiettivo di raggiungere emissioni nette pari a zero.

Anche i cambiamenti climatici pongono nuove sfide poiché le città diventano più densamente popolate, in particolare durante le ondate di caldo. Nelle regioni più calde, il consumo di elettricità può raddoppiare nei mesi caldi rispetto a quelli più miti, con il raffrescamento che rappresenta oltre il 70% della domanda di elettricità di picco. Inoltre, la crescente elettrificazione del settore energetico nelle città, poiché sempre più persone utilizzano tecnologie come le pompe di calore e le auto elettriche, mette a dura prova le infrastrutture di distribuzione dell’elettricità.

Secondo il Rapporto, le soluzioni digitali, comprese quelle che rendono le reti elettriche più flessibili, sono in grado di ridurne l’impatto, ma servono maggiori investimenti. Per proseguire il percorso globale di azzeramento delle emissioni nette, gli investimenti annuali nelle reti di tutto il mondo dovranno più che raddoppiare entro il 2030, raggiungendo i 750 miliardi di dollari. Circa il 75% della spesa dovrebbe essere destinato all’espansione, al rafforzamento e alla digitalizzazione delle reti di distribuzione, anche nelle città, per migliorare l’efficienza del sistema e gestire flussi più complessi di elettricità e dati.

Per l’IEA, un migliore allineamento delle tempistiche di pianificazione è importante per ridurre il rischio di interruzioni di corrente e il gap per nuovi collegamenti elettrici per rinnovabili, caricabatterie per veicoli elettrici, imprese e complessi residenziali. Una pianificazione disallineata può ritardare la diffusione delle energie rinnovabili, limitare gli sforzi per migliorare l’efficienza energetica e portare a costi dell’elettricità più elevati per i consumatori.

Un migliore accesso e un migliore utilizzo dei dati per il processo decisionale supporterebbe anche un’attuazione più rapida e mirata degli obiettivi energetici e climatici e aiuterebbe ad allineare la pianificazione urbanistica e del sistema energetico. Le soluzioni e i sistemi digitali possono essere particolarmente potenti nelle città, dove gli ambienti ad alta densità creano economie di scala e possono ottimizzare le infrastrutture e creare nuove opportunità. Per l’IEA, il numero di sensori e dispositivi connessi è destinato ad aumentare notevolmente entro il 2030.

In questo percorso, secondo Rapporto, il ruolo dei Paesi del G7 è fondamentale nel promuovere l’innovazione attraverso una maggiore collaborazione internazionale, suggerendo la creazione di ambienti abilitanti a livello cittadino per progetti pilota scalabili e rilevando che la pianificazione integrata del sistema urbano ed energetico – insieme a una migliore condivisione dei dati – è cruciale per mantenere la sicurezza elettrica e dare priorità alle persone nelle transizioni verso l’energia pulita.

Il Rapporto esplora una vasta gamma di progetti e iniziative innovativi per migliorare i sistemi energetici nelle città di tutto il mondo, fornendo approfondimenti sulle migliori pratiche emergenti. Tra questi i progetti pilota 3DEN gestiti dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) in Brasile, Colombia, Marocco, Tunisia, Sudafrica, India e Indonesia, che sfruttano tecnologie digitali avanzate per migliorare la gestione dell’energia, aumentare l’accessibilità economica e gestire la flessibilità della rete.

Al fine di consentire ai decisori politici nazionali di valutare le migliori opzioni per una transizione sicura verso l’energia pulita nelle città, il rapporto suggerisce 4 temi chiave da considerare:
Mettere le persone al centro del processo decisionale per costruire il futuro;
Supportare la pianificazione integrata basata sui dati per garantire che le reti siano adatte allo scopo;
Affrontare aree specifiche di interesse per creare un ambiente favorevole;
Perseguire i benefici derivanti dalla promozione di una cooperazione internazionale rafforzata.

In Italia i progetti 3DEN sono promossi dal Ministero dell’Ambiente e della Transizione Energetica (MASE) in collaborazione con l’IEA, che dopo il successo della prima fase (2021-2024), proseguirà in una seconda a partire dal 2025. Il MASE supporta anche il webinar del 16 maggio 2024 “Alimentare il futuro: le città intelligenti guidano l’azione per il clima”, nel corso del quale, sulla base di quanto emerge dal Rapporto dell’IEA, esperti internazionali di rilievo si confronteranno sui modi in cui i governi nazionali possono aiutare le città ad accelerare le transizioni energetiche pulite, accessibili e inclusive e a garantire la resilienza e la capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici.

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