Inquinamenti e bonifiche

Trattato globale sulla plastica: nessun limite alla produzione?

La IV sessione del Comitato intergovernativo di negoziazione per la redazione del Trattato globale sulla plastica si è chiusa in Canada (Ottawa, 23-29 aprile 2024) senza trovare un accordo sulla questione più dirimente ovvero il taglio della produzione della plastica, e ora rimangono meno di 8 mesi per trovare in Corea (Busan, 25 novembre – 1° dicembre 2024) il compromesso che vincoli i Paesi a ridurre l’inquinamento della plastica, soprattutto marino.

Si è conclusa in Canada (Ottawa, 23-29 aprile 2024) la IV sessione del Comitato intergovernativo di negoziazione (INC-4) , per sviluppare il Trattato globale per la plastica, durante la quale  2.500 delegati, in rappresentanza di 170 Stati membri hanno discusso e negoziato la bozza di strumento giuridicamente vincolante a livello internazionale per ridurre l’inquinamento della plastica, soprattutto nei mari, in vista dell’ultima sessione in Corea (Busan, 25 novembre – 1° dicembre 2024).

Siamo venuti a Ottawa per portare avanti il ​​testo e con la speranza che i membri concordassero sul lavoro intersessionale necessario per compiere progressi ancora maggiori in vista dell’INC-5 – ha affermato Inger Andersen, Direttore esecutivo del Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) – Lasciamo Ottawa avendo raggiunto entrambi gli obiettivi e avendo davanti a noi un percorso chiaro per raggiungere un accordo ambizioso a Busan. Il lavoro, tuttavia, è lungi dall’essere terminato. La crisi dell’inquinamento da plastica continua a travolgere il mondo e mancano solo pochi mesi alla scadenza di fine anno concordata nel 2022. Invito i membri a dimostrare impegno continuo e flessibilità per raggiungere la massima ambizione”.

Il comunicato parla di avanzamento della bozza di testo e anche il Presidente dell’INC, il diplomatico ecuadoriano Luis Vayas ha affermato che “i negoziatori hanno trovato un terreno comune e cammineremo insieme su questa strada fino alla fine. Credo fermamente che possiamo portare questo stesso spirito a Busan per portare a termine il nostro mandato”.

Tuttavia le posizioni tra i Paesi più favorevoli ad un taglio della produzione di plastica vergine, tra cui UE, Giappone e Canada, e quelli produttori di petrolio e l’industria dei combustibili fossili, della plastica e dei prodotti chimici, che spingono affinché il trattato proposto si concentri sul miglioramento dei tassi di riciclaggio e riutilizzo, sono al momento troppo distanti e i pochi mesi rimasti per raggiungere un compromesso lasciano prevedere un percorso in salita.

È positiva in tal senso la decisione di continuare a lavorare a cavallo delle sessioni per catalizzare la convergenza su questioni chiave quali il meccanismo finanziario, i prodotti di plastica, le sostanze chimiche problematiche, l’ecoprogettazione, la riutilizzabilità e la riciclabilità, e di costituire un Gruppo di redazione legale aperto durante l’INC-5, con il compito di fornire consulenza e revisione alla bozza di testo rivisto per garantirne la solidità giuridica.

Sono ancora troppe le diverse opzioni di testo su una serie di altre questioni, come gli obiettivi di riduzione dei polimeri plastici, gli schemi di responsabilità estesa del produttore (EPR), le regole di progettazione del prodotto, la gestione dei rifiuti, i requisiti di monitoraggio, il ruolo dei sussidi e come contrastare la plastica negli oceani, e anche la data del 2040 indicata per conseguire l’obiettivo di riduzione della plastica non è certa.

Più ottimista è il Ministro dell’Ambiente e dei cambiamenti Climatici del Canada che ha ospitato la riunione.
“Non si parla più di ‘se’ potremo arrivarci, ma di ‘come’ – ha dichiarato Steven Guilbeault Insieme possiamo prendere una delle decisioni ambientali più significative dopo l’Accordo di Parigi e il Quadro Globale sulla Biodiversità di Kunming Montreal. Stiamo facendo tutto il possibile per aumentare il profilo internazionale della crisi dell’inquinamento da plastica in modo che l’accordo riceva l’attenzione globale che merita per tagliare il traguardo”. Immagine di copertina: Ottawa, Shaw Centre che ha ospitato la INC-4 (Foto: UNEP/Benjamin

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