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Inquinamento zero: il Piano d’azione della Commissione UE

La Commissione UE ha adottato il Piano d’azione e la relativa tabella di marcia per l’inquinamento zero nell’aria, nell’acqua e nel suolo per proteggere la salute umana, la biodiversità e gli ecosistemi europei.

Un ambiente privo di sostanze tossiche è fondamentale anche per proteggere la nostra biodiversità e i nostri ecosistemi, in quanto l’inquinamento è una delle principali cause della perdita di biodiversità e riduce la capacità degli ecosistemi di fornire servizi quali il sequestro del carbonio e la decontaminazione dell’aria e dell’acqua.

La Commissione UE ha adottato oggi (12 maggio 2021) il Piano d’azioneAzzerare l’inquinamento atmosferico, idrico e del suolo”, uno dei principali obiettivi del Green Deal europeo e principale tema della Settimana Verde dell’UE (31 maggio – 4 giugno 2021)

Il Piano definisce una visione integrata per il 2050: un mondo in cui l’inquinamento è ridotto a livelli che non siano più dannosi per la salute umana e gli ecosistemi naturali, comprese le misure per realizzare tale visione.

Il Piano combina tutte le pertinenti politiche dell’UE per contrastare e prevenire l’inquinamento, con particolare attenzione alle modalità offerte dalle soluzioni digitali per affrontare l’inquinamento; è previsto di riesaminare la pertinente legislazione dell’UE al fine di individuare le lacune ancora esistenti nella legislazione dell’UE e gli aspetti che necessitano di una migliore attuazione per conformarsi a tali obblighi giuridici.

Il Green Deal mira a costruire un pianeta sano per tutti – ha dichiarato  Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo – Per offrire ai cittadini e al Pianeta un ambiente privo di sostanze tossiche, dobbiamo agire subito. Questo piano guiderà il nostro lavoro verso la realizzazione dell’obiettivo stabilito. Le nuove tecnologie verdi già esistenti possono contribuire a ridurre l’inquinamento e offrire nuove opportunità commerciali. Anche gli sforzi dell’Europa per ripristinare un’economia più pulita, più equa e più sostenibile devono contribuire al conseguimento dell’obiettivo di inquinamento zero“.

L’inquinamento è la principale causa ambientale di molteplici malattie mentali e fisiche e di decessi prematuri, in particolare tra i bambini, le persone affette da determinate patologie e gli anziani. Le persone che vivono in zone più svantaggiate vivono spesso in prossimità di siti contaminati o in zone in cui il flusso di traffico è molto elevato. Un ambiente privo di sostanze tossiche è fondamentale anche per proteggere la nostra biodiversità e i nostri ecosistemi, in quanto l’inquinamento è una delle principali cause della perdita di biodiversità e riduce la capacità degli ecosistemi di fornire servizi quali il sequestro del carbonio e la decontaminazione dell’aria e dell’acqua.

Il Rapporto su Ambiente e Salute nell’UE dell’Agenzia Europea dell’Ambiente ha rilevato che, nonostante i notevoli miglioramenti registrati negli ultimi decenni, ogni anno oltre 400.000 morti premature (anche per tumori) sono attribuiti all’inquinamento dell’aria ambiente, mentre 48.000 casi di cardiopatie ischemiche e 6,5 milioni di casi di disturbi cronici del sonno sono riconducibili al rumore, senza tenere conto di altre malattie attribuibili a entrambe le cause.

Le principali 10 malattie non trasmissibili che causano decessi imputabili all’ambiente (Fonte: EEA, Ambiente salutare e vite sane (2018) su dati OMS

L’UE ha già stabilito numerosi obiettivi in materia di inquinamento. La vigente normativa in materia di aria, acqua, ambiente marino e rumore prevede disposizioni per la qualità ambientale e molti atti legislativi mirano a contrastare le fonti di inquinamento. Inoltre, la Commissione ha annunciato alcuni obiettivi generali volti alla riduzione della perdita di nutrienti e dei pesticidi nelle Strategie “Farm to Fork” e “Biodiversità” per contribuire a riportare la biodiversità europea sulla via della ripresa entro il 2030.

Per orientare l’UE verso l’obiettivo al 2050 ovvero un Pianeta sano per persone in buona salute, secondo la Strategia A Clean Planet for All”, il Piano d’azione adottato oggi stabilisce obiettivi chiave per il 2030 miranti a ridurre l’inquinamento alla fonte, rispetto alla situazione attuale, e segnatamente:
migliorare la qualità dell’aria in modo da ridurre del 55 % il numero di morti premature causate dall’inquinamento atmosferico;
migliorare la qualità dell’acqua, riducendo i rifiuti, i rifiuti di plastica in mare (del 50 %) e le microplastiche rilasciate nell’ambiente (del 30 %);
migliorare la qualità del suolo, riducendo del 50 % le perdite di nutrienti e l’uso di pesticidi chimici;
ridurre del 25 % gli ecosistemi dell’UE in cui l’inquinamento atmosferico minaccia la biodiversità;
ridurre del 30 % la percentuale di persone che soffrono di disturbi cronici dovuti al rumore dei trasporti;
ridurre in modo significativo la produzione di rifiuti e del 50 % i rifiuti urbani residui.

Per conseguire tali obiettivi, il Piano delinea una serie di iniziative e azioni faro, con la relativa tabella di marcia, tra cui:
– allineare ulteriormente gli standard di qualità dell’aria alle ultime raccomandazioni dell’OMS;
– rivedere le norme relative alla qualità delle acque, anche nei fiumi e nei mari dell’UE;
– ridurre l’inquinamento del suolo e migliorarne il risanamento;
– rivedere la maggior parte delle norme dell’UE in materia di rifiuti per adeguarle ai principi dell’economia pulita e circolare;
– promuovere l’azzeramento dell’inquinamento causato dalla produzione e dal consumo;
– presentare un quadro di valutazione delle prestazioni ecologiche delle regioni dell’UE per promuovere l’inquinamento zero in tutte le regioni;
– ridurre le disuguaglianze che incidono sulla salute causate dalla quota sproporzionata di impatti nocivi sulla salute a cui sono attualmente esposti i più vulnerabili;
– ridurre l’impronta dell’inquinamento esterno dell’UE limitando le esportazioni di prodotti e rifiuti che hanno un impatto nocivo e tossico nei Paesi terzi;
– avviare Living Labs per soluzioni digitali verdi e inquinamento intelligente zero;
– consolidare i centri di conoscenza dell’UE sull’inquinamento zero e riunire i portatori di interessi nella piattaforma dei portatori di interessi in materia di inquinamento zero;
– rafforzare l’attuazione delle misure di azzeramento dell’inquinamento di concerto con le autorità ambientali e di altri settori.

Insieme alla Strategia sulle sostanze chimiche per la sostenibilità adottata lo scorso anno, il Piano d’azione traduce in azione l’obiettivo dell’UE di azzerare l’inquinamento per un ambiente privo di sostanze tossiche. Tale azione va di pari passo con gli obiettivi dell’UE in materia di neutralità climatica, salute, biodiversità ed efficienza delle risorse e si basa su iniziative nei settori dell’energia, dell’industria, della mobilità, dell’alimentazione, dell’economia circolare e dell’agricoltura. 

L’inquinamento ambientale incide negativamente sulla nostra salute, in particolare sui gruppi più vulnerabili e socialmente svantaggiati, ed è anche uno dei principali fattori alla base della perdita di biodiversità ha affermato Virginijus Sinkevičius, Commissario UE per l’Ambiente, gli Oceani e la Pesca – Le ragioni per cui l’UE dovrebbe guidare la lotta globale contro l’inquinamento sono oggi più forti che mai. Con il piano d’azione sull’inquinamento zero creeremo un ambiente in cui i cittadini europei potranno vivere in modo sano, contribuiremo a una ripresa resiliente e promuoveremo la transizione verso un’economia pulita, circolare e climaticamente neutra“.

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