Energia

Mercato elettrico: la riforma proposta dalla Commissione UE

Si concentra sulla lotta alla volatilità dei prezzi del gas, fornendo ai consumatori una maggiore protezione, incentivando le energie rinnovabili e sostenendo le misure sul lato della domanda, la proposta di riforma del mercato elettrico della Commissione UE. A K.EY- The Energy Transition Expo (Fiera di Rimini, 22-24 marzo 2023), un Convegno curato da Althesys ha analizzato la proposta di revisione e le possibili ripercussioni.

Dopo l’annuncio fatto dalla Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen lo scorso anno in occasione del suo discorso in Parlamento europeo sullo Stato dell’Unione, sulla necessità di una modifica dell’assetto del mercato elettrico, e l’invito rivolto dal Consiglio europeo a presentare una riforma con il duplice obiettivo di garantire la sovranità energetica europea e raggiungere la neutralità climatica, la Commissione UE ha presentato il 14 marzo 2023 la propria proposta, nell’ambito del Piano industriale del Green Deal.

Per oltre vent’anni, sottolinea la Commissione, il sistema del mercato elettrico dell’UE ha assicurato forniture, garantito prezzi accessibili e ha consentito all’UE di abbracciare il processo di decarbonizzazione. Secondo l’Agenzia per la cooperazione tra i regolatori dell’energia (ACER), ha consentito un risparmio annuo di circa 34 miliardi di euro. Tuttavia, per tutto il 2021 e il 2022, i prezzi dell’energia nell’UE sono aumentati considerevolmente e sono diventati più volatili, soprattutto a seguito della guerra in Ucraina che ha destabilizzato i mercati globali dell’energia. Molti consumatori, sia famiglie che imprese, hanno registrato un aumento significativo della bolletta energetica, anche se il costo delle rinnovabili si è ridotto nel frattempo.

Sebbene l’assetto attuale abbia garantito un mercato efficiente e ben integrato per molti decenni, la già limitata offerta mondiale e la manipolazione dei nostri mercati dell’energia a opera della Russia hanno esposto molti consumatori ad aumenti massicci delle bollette energetiche -ha dichiarato Kadri Simson, Commissaria UE per l’Energia – Oggi proponiamo misure che rafforzeranno la stabilità e la prevedibilità dei costi dell’energia in tutta l’UE. Stimolando gli investimenti nelle energie rinnovabili potremo conseguire gli obiettivi del Green Deal e fare dell’UE il motore dell’energia pulita per i decenni a venire”.

Per migliorare il sostegno alla transizione verde e offrire ai consumatori di energia – famiglie e imprese – un ampio accesso all’energia elettrica da fonti rinnovabili non fossili a prezzi alla portata di tutti, e rendere l’industria dell’UE pulita e più competitiva, la riforma proposta prevede modifiche a diversi atti legislativi dell’UE, in particolare:
– la revisione del Regolamento e della Direttiva sull’energia elettrica;
– la revisione del Regolamento sull’integrità e la trasparenza del mercato all’ingrosso dell’energia (REMIT).
Introduce misure tese a incentivare i contratti a più lungo termine con produttori di energia non fossile e ad apportare al sistema soluzioni flessibili più pulite in concorrenza col gas, come la gestione della domanda e lo stoccaggio. In tal modo, le bollette elettriche dei consumatori risentiranno meno dell’impatto dei combustibili fossili e rifletteranno il costo inferiore delle energie rinnovabili. Inoltre la riforma proposta promuove una concorrenza aperta e leale nei mercati europei dell’energia all’ingrosso, migliorandone la trasparenza e l’integrità.

La creazione di un sistema energetico basato sulle rinnovabili sarà fondamentale non solo per ridurre le bollette dei consumatori, ma anche ai fini di un approvvigionamento energetico sostenibile e indipendente per l’UE, in linea, con il Piano REPowerEU, consentendo all’industria europea di rifornirsi di energia elettrica da fonti rinnovabili non fossili a prezzi accessibili, fattore chiave per la decarbonizzazione e la transizione verde. Per conseguire gli obiettivi energetici e climatici dell’UE, la diffusione delle rinnovabili dovrà essere triplicata entro il 2030.

Tutela e responsabilizzazione dei consumatori
Con questa proposta consumatori e fornitori potranno beneficiare di una maggiore stabilità dei prezzi basata sulle tecnologie per l’energia da fonti rinnovabili non fossili. I consumatori potranno soprattutto scegliere fra un’ampia gamma di tipi di contratto e ricevere informazioni più chiare prima della firma, evitando così volatilità e rischi eccessivi grazie a prezzi sicuri a lungo termine. Allo stesso tempo, grazie ai contratti con prezzo dinamico potranno comunque approfittare della variabilità dei prezzi e consumare l’energia elettrica nelle fasce orarie in cui costa meno (ad esempio per ricaricare le auto elettriche o utilizzare le pompe di calore).

Oltre ad ampliare le possibilità di scelta dei consumatori, la riforma mira a promuovere la stabilità dei prezzi riducendo il rischio di fallimento dei fornitori che saranno tenuti a gestire i rischi di prezzo quantomeno entro i volumi dei contratti a prezzo fisso, così da essere meno esposti alle impennate e alla volatilità del mercato. La proposta impone inoltre agli Stati membri di designare fornitori di ultima istanza in modo che nessun consumatore resti senza energia elettrica.

Anche la tutela dei consumatori vulnerabili verrà notevolmente rafforzata. Per questa fascia di popolazione gli Stati membri adotteranno misure volte ad evitare interruzioni di fornitura in caso di arretrati sui pagamenti mentre, nelle situazioni di crisi, potranno estendere i prezzi al dettaglio regolati alle famiglie e alle PMI.

La proposta prevede anche la revisione delle norme sulla condivisione delle energie rinnovabili. I consumatori potranno investire in parchi eolici o solari e vendere ai vicini – e non solo ai fornitori – l’elettricità in eccesso generata da impianti solari su tetto: i locatari, ad esempio, potranno condividere così l’energia in eccesso con i vicini.

Per rendere il sistema energetico più flessibile, gli Stati membri saranno tenuti a valutare il proprio fabbisogno, a definire obiettivi di incremento della flessibilità dei combustibili non fossili e avranno la possibilità di introdurre nuovi regimi di sostegno, in particolare per la gestione della domanda e lo stoccaggio. La riforma consente inoltre ai gestori dei sistemi di ottenere la riduzione della domanda nelle fasce orarie di picco.

Contestualmente al proposta di riforma del mercato elettrico, la Commissione UE ha rivolto agli Stati membri Raccomandazioni sullo stoccaggio  per alimentarne l’innovazione, le tecnologie e le capacità, accompagnate dal Documento di lavoro dei servizi della Commissione, che esamina il ruolo e l’applicazione dello stoccaggio nella transizione energetica, sottolineando la necessità di flessibilità, affidabilità e stabilità per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione dell’UE, fornendo alcune prospettive globali per la sua diffusione oltre l’UE e una panoramica delle migliori pratiche.

Migliorare la prevedibilità e la stabilità dei costi dell’energia per stimolare la competitività industriale
Per migliorare la competitività dell’industria dell’UE e ridurne l’esposizione alla volatilità dei prezzi, la Commissione propone di favorire la diffusione di contratti a lungo termine più stabili, come gli Accordi di compravendita di energia elettrica (PPA)  che consentano alle imprese di stabilire le proprie forniture dirette di energia e di beneficiare di prezzi più stabili dell’energia prodotta da fonti rinnovabili non fossili. Per far fronte agli ostacoli attuali, come i rischi di credito degli acquirenti, la riforma impone agli Stati membri di assicurare, per questi accordi, la disponibilità di garanzie basate sul mercato.

Per tutelare la stabilità delle entrate dei produttori di energia e proteggere l’industria dalla volatilità dei prezzi, tutto il sostegno pubblico a nuovi investimenti nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non fossili inframarginali ed essenziali dovrà assumere la forma di contratti bidirezionali per differenza, mentre gli Stati membri dovranno destinare i ricavi in eccesso ai consumatori. Inoltre la riforma accrescerà la liquidità dei mercati per i contratti a lungo termine che “bloccano” i prezzi futuri, detti anche “contratti forward”. I fornitori e i consumatori potranno così tutelarsi dall’eccessiva volatilità per periodi di tempo più lunghi. 

Sono inoltre previsti nuovi obblighi tesi a facilitare l’integrazione delle energie rinnovabili nel sistema e migliorare la prevedibilità di produzione, inclusi obblighi di trasparenza sulla congestione della rete in capo ai gestori dei sistemi e termini di scambio più vicini al tempo reale.

Infine, per preservare la competitività dei mercati e una fissazione trasparente dei prezzi, la proposta attribuisce all’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (ACER) e alle Autorità di regolamentazione nazionali maggiori poteri di monitoraggio dell’integrità e della trasparenza del mercato dell’energia all’ingrosso. In particolare, l’aggiornamento del garantirà una migliore qualità dei dati e rafforzerà il ruolo dell’ACER nelle indagini su potenziali casi di abuso di mercato a carattere transfrontaliero, rafforzando nel complesso la tutela dei consumatori e dell’industria dell’UE da tali abusi.

In futuro i cittadini e le industrie europee ricorreranno sempre più alle energie rinnovabili che sono la via maestra per conseguire la sovranità energetica e porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili – ha sottolineato Frans TimmermansTuttavia dobbiamo aggiornare l’assetto del mercato se vogliamo accelerare questa transizione e far sì che i consumatori possano beneficiare dei minori costi delle rinnovabili”.

Ora la riforma proposta dovrà essere discussa e approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio prima di entrare in vigore. La Commissione confida comunque che i co-legislatori trattino la riforma in via prioritaria e ne auspica l’adozione quanto prima.

Al riguardo si segnala che il Consiglio europeo (23-24 marzo 2023), come si legge nelle conclusioni, ha invitato i co-legislatori a “concordare rapidamente tutte le proposte pertinenti per accelerare la transizione verde e portare avanti senza indugio i lavori sulla proposta di revisione dell’assetto del mercato interno dell’energia elettrica dell’UE al fine di garantirne l’adozione entro la fine del 2023”.

Inoltre, a K.EY – The Energy Transition Expo (Fiera di Rimini, 22-24 marzo 2023), l’evento di riferimento in Italia, Africa e bacino del Mediterraneo su tecnologie, servizi e soluzioni integrate per l´efficienza energetica e le energie rinnovabili, targato IEG (Italian Exibition Group), l’analisi e le possibili ripercussioni della proposta di revisione sono stati al centro del Convegno “Mercato elettrico, la riforma è alle porte? Sicurezza, economicità e decarbonizzazione per un nuovo market design”, curato da Althesys (qui il resoconto).

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