A Rimini Fiera dove è in corso la II edizione di KEY. The Energy Transition Expo (28 febbraio – 1° marzo 2024), la Manifestazione di IEG dedicata a tecnologie, servizi, soluzioni integrate per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili in Italia e nel bacino del Mediterraneo, aperta con la presenza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è stato presentato lo Studio di Althesys sulla trasformazione in atto nel settore energetico e le strategie da adottare velocemente per rinnovabili, stoccaggio e reti, al fine di decarbonizzare l’Italia e raggiungere gli obiettivi del PNIEC.
L’Italia già nel 2024 potrebbe arrivare al 50% della produzione elettrica dalle rinnovabili, se venissero attuate e coordinate le misure necessarie.
Lo rileva lo Studio “Il governo del sistema, la chiave per la transizione. Una strategia coordinata per rinnovabili, storage e reti per decarbonizzare l’Italia”, presentato da Althesys, Società professionale indipendente specializzata nella consulenza strategica e nello sviluppo di conoscenza, con competenze di eccellenza nei settori chiave di ambiente, energia, infrastrutture e utility, nel pomeriggio del 28 febbraio 2024 nel corso di KEY Energy Summit, l’evento di alto livello per disegnare una strategia coordinata per rinnovabili, storage e reti in Italia che metta al centro il governo del sistema come chiave per la transizione, svoltosi nell’ambito di KEY. The Energy Transition Expo, in corso alla Fiera di Rimini (28 febbraio – 1° marzo 2024).
La trasformazione in atto nel settore energetico, spinta sia dalle politiche europee su clima ed energia che dall’evoluzione geopolitica, tecnologica e di mercato, richiede un diverso e più efficace governo del sistema elettrico italiano nelle sue diverse articolazioni. L’Italia deve poter soddisfare la domanda energetica in modo sostenibile, sicuro, efficiente ed economico, attraverso un adeguato disegno che consenta lo sviluppo delle fonti rinnovabili con un mercato efficiente, processi autorizzativi snelli e un’adeguata infrastrutturazione.
La crescita della generazione da rinnovabili si deve inserire in modo armonico in un sistema elettrico che deve rispondere a requisiti di stabilità, sicurezza e adeguatezza. La compresenza di grandi impianti utility scale, della generazione distribuita e di modelli quali le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), rende, peraltro il disegno del sistema ancora più complesso e sfidante.
Lo studio ha l’obiettivo di proporre soluzioni per governare in modo armonizzato la crescita, nel tempo e nello spazio, delle rinnovabili e delle infrastrutture, reti e storage.
L’analisi, quindi, sviluppa un approccio olistico, evidenziando come l’Italia necessiti di uno sviluppo coordinato, nel tempo e nello spazio, di misure di sostegno , connessioni e hosting capacity, flessibilità e sistemi di accumulo, a questo scopo utilizzando in modo armonizzato strumenti quali regolazione, semplificazioni autorizzative e ambientali, aree idonee e di accelerazione, burden sharing. Il mancato coordinamento delle diverse componenti porta a costi e ritardi significativi che rendono difficoltoso, o quantomeno poco efficiente, sia dal punto di vista economico che ambientale, il raggiungimento dei target di decarbonizzazione.
“Per governare al meglio un sistema di governo dell´energia così complesso, risulta più che mai necessaria una visione unica e stabile in grado di armonizzare tutti gli elementi in gioco: autorizzazioni, meccanismi di sostegno, aree idonee, sviluppo reti nazionali e locali e altre infrastrutture – ha affermato Alessandro Marangoni, Amministratore delegato di Althesys che ha illustrato lo studio – Il mancato coordinamento tra le varie misure potrebbe produrre danni economici al sistema e compromettere la transizione energetica´.
Dallo studio emerge che la generazione termoelettrica nel suo complesso, pur coprendo ancora circa il 62% della produzione nazionale, nel 2023 è scesa del 17,4% rispetto all’anno precedente. Di contro, la generazione da rinnovabili ha conseguito un +20% anno su anno, dovuta soprattutto al recupero di idroelettrico ed eolico.
Nel medio termine, i prezzi delle principali fonti di energia sono previsti al ribasso, in particolare il gas, mentre quelli della CO2 al rialzo. Come conseguenza, anche il mercato elettrico osserva una tendenza ribassista nel lungo periodo. Parallelamente, i costi delle rinnovabili sono in salita, a causa dell’aumento dei prezzi dei materiali e del costo del capitale.
I costi di investimento di eolico e fotovoltaico (CAPEX), dopo anni di costante discesa, a partire dal 2021 hanno visto un marcato aumento spinti dall’impennata dei costi dovuta alla crisi energetica e al difficile contesto geopolitico. Per l’eolico, nel 2023 i CAPEX medi sono tornati ai valori di oltre un decennio addietro, mentre nel fotovoltaico si avvicinano a quelli di cinque anni prima.
Secondo Althesys, per la transizione energetica del Paese servono due cose:
– il DM FER X sugli incentivi e meccanismi di sostegno per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e che dovrà essere notificato alla Commissione UE entro fine maggio;
– il Mercato a termine degli stoccaggi (MACSE), il meccanismo per consentire al sistema di acquisire nuova capacità di accumulo attraverso contratti di approvvigionamento di lungo termine.
Ritardare su tali strumenti sarà molto difficile per l’Italia raggiungere gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).
Inoltre, come ha dichiarato all’ANSA il CEO di Althesys, “Bisogna fissare prezzi differenziati dell’energia a seconda del territorio, per invogliare gli operatori a realizzare impianti anche dove hanno un rendimento inferiore. Se si fissano prezzi tutti uguali, alla fine gli impianti solari si fanno tutti in Sicilia, dove però c’è poco consumo di elettricità. E poi bisogna ragionare sul costo della corrente dove viene consumata, non dove viene prodotta. Se produco l’elettricità al Sud e la consumo al Nord, il costo vero non quello all’uscita dalla centrale, ma all’arrivo nella fabbrica“.
Alla presentazione dello studio di Althesys, è seguita la Tavola rotonda “Le proposte delle Associazioni delle rinnovabili”, a cui hanno partecipato
ANEV – Simone Togni
ANIE Rinnovabili – Alberto Pinori
Assoidroelettrica – Paolo Taglioli
CIB – Piero Gattoni
Coordinamento FREE – Attilio Piattelli
Elettricità Futura – Agostino Re Rebaudengo
FederIdroelettrica – Paolo Picco
Italia Solare – Paolo Maria Rocco Viscontini
A conclusione dell’evento, è intervenuto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).
A conclusione dell’evento, è intervenuto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).
“Dobbiamo costruire un nuovo modello che metta al centro la sostenibilità ambientale, economica e sociale dei processi produttivi, degli stili di vita, del modo di muoversi, delle caratteristiche dell´abitare – ha affermato Gilberto Pichetto Fratin nel corso della Opening Cerimony, moderata da Alessandra Astolfi, Global Exhbition Director Green&Technology di IEG, e alla quale hanno preso parte anche Anna Montini, Assessora alla Transizione Ecologica del Comune di Rimini, Stefano Locatelli, Vicepresidente dell’ANCI, Paolo Arrigoni, Presidente Del GSE, Maurizio Renzo Ermeti, Presidente di IEG, Corrado Peraboni, AD IEG Group SpA, Christian Previati, Exhibition Manager KEY-IEG – In questo scenario tutte le strade inedite che l´innovazione ci proporrà per produrre energia pulita dovranno essere esplorate, come dovranno essere percorse, e lo stiamo già facendo, le nuove metodologie di produzione e distribuzione dell´energia. Credo che la prossima piccola grande rivoluzione energetica in Italia sarà quella delle Comunità Energetiche Rinnovabili che abbiamo varato. Oggi le CER possono dispiegare appieno le potenzialità di una produzione solidale, distribuita sul territorio, aperta anche ai borghi più piccoli, con un netto vantaggio per l’ambiente e un risparmio importante per i cittadini, le imprese, gli enti e tutti i sodalizi che faranno comunità”.
In copertina: I protagonisti della Opening Cerimony di KEY 2024 (Fiera di Rimini, 28 febbraio – 1° marzo 2024)