Mari e oceani

IMO-MEPC 80: raddrizzare la rotta per eliminare i GHG

Si sono aperti i lavori dell’ottantesima riunione del Comitato per la protezione dell’ambiente marino dell’International Maritime Organization (IMO-MEPC 80) che dovrà, tra l’altro, decidere una nuova Strategia per l’eliminazione graduale delle emissioni di gas serra affinché il settore dei trasporti marittimi possa tener fede all’impegno di dimezzarle entro il 2050.

Si è aperta a Londra (3-7 luglio 2023) la 80a riunione del Comitato per la protezione dell’ambiente marino (MEPC) dell’International Maritime Organization (IMO) che dovrà affrontare una serie di sfide, tra cui:
la riduzione delle le emissioni di gas a effetto serra delle navi per affrontare il cambiamento climatico, compresa l’adozione della Strategia globale rivista;
– l’efficienza energetica delle navi;
– la gestione dell’acqua di zavorra;
– la gestione dell’accumulo di microrganismi, piante, alghe o piccoli animali (biofouling) sulle superfici delle navi, inclusa l’adozione di linee guida riviste;
– le indicazioni delle aree marine sensibili;
– il rumore subacqueo, comprese le linee guida riviste;
–  i rifiuti marini;
– i trasferimenti da nave a nave, inclusa una proposta di risoluzione.

Come ha rilevato il Rapporto 2022 della Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) le emissioni di gas serra della flotta marittima mondiale tra il 2020 e il 2021 sono aumentate del 4,7%, con la CO2 a fare la parte del leone. Con l’attuale livello di azione politica si prevede che le emissioni di CO2 nel 2030 saranno comprese tra 750-776 MtCO2 con un aumento fino al 5% rispetto ai livelli odierni, e continueranno crescere fino alla metà del secolo, rendendo sempre più difficile raggiungere l’obiettivo dichiarato del settore di dimezzare le emissioni entro il 2050.

L’autorevole Climate Action Tracker (CAT), l’istituzione scientifica indipendente che monitora se le azioni messe in campo dai Governi e dalle Organizzazioni  soddisfano l’obiettivo dell’Accordo di Parigi, in un’analisi rilasciata lo scorso mese ha classificato come “altamente insufficientie allineate ad un catastrofico 4 °C di riscaldamento globale le politiche e le azioni dell’IMO.

Fonte: Climate Action Tracker

Nonostante la crescente pressione sugli Stati nazionali per ottenere un risultato che possa aumentare significativamente gli investimenti nella transizione delle spedizioni a basse emissioni di carbonio, nell’incontro preliminare del gruppo di lavoro intersessionale sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra delle navi (ISWG-GHG 15), che si è tenuto dal 26 al 30 giugno 2023, prima del MEPC 80, non sarebbero giunte buone notizie e le Ong hanno dichiarato che la mancanza di trasparenza sui procedimenti internazionali e l’enorme influenza delle principali associazioni di categoria del trasporto marittimo che continuano a fare pressioni contro una regolamentazione climatica più esigente, sono indicate come le principali ragioni della mancanza di ambizione climatica del settore.

L’umanità è in acque pericolose per il clima – ha dichiarato il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres in un video messaggio – La scienza ci dice che è ancora possibile limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 °C, ma richiede uno sforzo globale immenso e immediato e il trasporto marittimo, che rappresenta quasi il tre per cento delle emissioni globali, sarà vitale. Le decisioni che saranno assunte nei prossimi giorni potrebbero aiutarci a tracciare una rotta più sicura”.

Anche il Segretario generale dell’IMO nell’aprire la Sessione di lavori, ha sollecitato i delegati dei 175 Paesi partecipanti a contribuire nell’implementare la nuova strategia per l’eliminazione graduale delle emissioni di gas a effetto serra del settore.

Questo è un momento storico in cui tutti voi avete un ruolo da svolgere – ha affermato il Kitack Lim, nel discorso di aperturaLa Strategia che verrà adottata sarà la vostra eredità, per la quale i vostri figli e nipoti vi saranno grati. Il momento per l’IMO di dimostrare la sua leadership globale è ora“.

Sottolineando l’importanza di misure giuridiche concrete per proiettare la biodiversità, il Segretario dell’IMO ha ricordato come dopo quasi due decenni di discussioni si è giunti alla storica Convenzione sulla biodiversità marina (19 giugno 2023), che insieme al Kunming-Montreal Global Framework for Biodiversity, adottato lo scorso dicembre, e ai negoziati in corso per un nuovo strumento giuridicamente vincolante per affrontare l’inquinamento da plastica in mare, e che “non c’è dubbio che gli sforzi del Comitato per garantire un futuro ambiente marino più verde, più equo e più sostenibile è più importante che mai”. 

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