Dall’8 maggio un camper della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, con i colori della bandiera UE, si unirà al “serpentone” della carovana del Giro d’Italia per informare e sensibilizzare i cittadini e gli appassionati di sport sulle politiche europee dedicate all’ambiente, allo sport, alla salute, alla mobilità sostenibile e alla sicurezza alimentare.
Dopo le prime 3 tappe, svoltesi per la prima nella sua storia fuori dall’Europa (Israele), dall’8 maggio 2018 il Giro d’Italia riprenderà la sua corsa sulle strade italiane, in particolare su quelle siciliane (Catania – Caltagirone) per concludersi con la tappa di Roma il 27 maggio 2018.
Quest’anno la Rappresentanza in Italia della Commissione europea parteciperà all’edizione 2018 del Giro d’Italia. Un camper con i colori della bandiera UE si unirà al “serpentone” della carovana lungo tutto il percorso italiano, per informare e sensibilizzare i cittadini e gli appassionati di sport sulle politiche europee dedicate all’ambiente, allo sport, alla salute, alla mobilità sostenibile e alla sicurezza alimentare.
Perché #UEalGiro
Perché lo sport è una parte essenziale della vita di milioni di europei, favorisce il benessere fisico e mentale ed ha funzione educativa e inclusiva.
Perché pedalare e fare sport significa soprattutto salvaguardare la propria salute.
Perché nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, il Giro d’Italia è innanzitutto un viaggio tra i mille “gioielli” che fanno del nostro Paese un tesoro a cielo aperto per la cultura e la civiltà europea. Lungo le tappe italiane del Giro sono infatti localizzate decine di siti naturali o artistici restaurati, valorizzati o ricostruiti grazie a diversi finanziamenti UE: dalla Reggia di Venaria Reale alla Multimedia Valley di Giffoni, dal Parco archeologico di Pompei al Museo delle ceramiche di Faenza, dalla Basilica di San Benedetto a Norcia alle trincee della Grande guerra in Friuli Venezia Giulia.
Perché l’itinerario del Giro d’Italia tocca centinaia di progetti europei anche in altri settori, dai parchi naturali agli incubatori d’impresa, dai progetti di ricerca e innovazione ai prodotti DOP, con ricadute importanti anche sul turismo e sull’occupazione.
Perché la bicicletta è il mezzo più accessibile per muoversi in modo ecologico: riduce al minimo il danno all’ambiente e rende più vivibili e sostenibili le nostre città. Per questo, oltre allo sviluppo di auto elettriche e altri veicoli “verdi”, l’UE contribuisce ad ampliare in molti Paesi la rete principale di piste ciclabili, per costituire reti sicure e comode, anche grazie alle cosiddette “smart cities”.
“Il Giro d’Italia è una splendida occasione per riscoprire e valorizzare centinaia di siti del patrimonio culturale italiano che sono stati ristrutturati o ricostruiti grazie al sostegno dell’UE – ha dichiarato Tibor Navracsics, il Commissario europeo responsabile per la Cultura, lo Sport, l’Istruzione e la Gioventù – Mettere insieme lo sport e la cultura è un’occasione unica per sottolineare il potere di entrambi di riunire le persone e costruire un’identità europea più forte, pienamente nello spirito del 2018 Anno europeo del patrimonio culturale“.
L’iniziativa coinvolge attivamente Europe Direct, la rete informativa presente in tutti gli Stati membri, di cui dispone la Commissione UE per le attività di comunicazione, con l’obiettivo di interessare i cittadini e di promuovere il dialogo sull’Europa. In Italia sono 44 i centri presenti.