La Commissione UE ha presentato la proposta con l’obiettivo di inviare un segnale forte a cittadini e responsabili delle politiche che le questioni del patrimonio culturale per l’Europa hanno una forte rilevanza economica, oltre che contribuire alla consapevolezza di una storia e un’identità condivise.
Scade il 1° ottobre 2016 la presentazione delle candidature per il Premio per il patrimonio culturale dell’Unione europea/Europa Nostra Awards che ogni anno viene attribuito ai progetti che si sono distinti per la preservazione e rivitalizzazione dei tesori culturali europei.
Alla ripresa delle attività politiche dopo la pausa estiva, la Commissione UE ha presentato una proposta al Parlamento europeo e al Consiglio per la designazione del 2018 quale “Anno europeo del patrimonio culturale”, con l’obiettivo di mettere in evidenza il ruolo del patrimonio culturale dell’Europa nel promuovere la consapevolezza di una storia e di un’identità condivise.
Dai siti archeologici all’architettura, dai castelli medievali alle tradizioni popolari fino alle arti, il patrimonio culturale dell’Europa è il cuore pulsante dell’identità e della memoria collettiva dei cittadini europei. La ricca diversità dell’UE a livello nazionale, regionale e locale è un impareggiabile catalizzatore di interazioni tra persone di ogni età, contesto sociale e cultura. A livello locale, il patrimonio culturale dell’Europa incentiva la coesione e l’integrazione sociale mediante la riqualificazione di zone degradate, la creazione di posti di lavoro radicati nel territorio e la promozione del sentimento di appartenenza a una comunità. Ciò accade anche a livello dell’UE, ad esempio quando visitatori europei e del resto del mondo esplorano l’abbazia di Cluny in Francia, l’Archivio della Corona di Aragona in Spagna o i cantieri navali storici di Danzica in Polonia.
Per queste ragioni, in particolare in un momento in cui i tesori culturali mondiali sono minacciati e deliberatamente distrutti nelle zone di conflitto, la Commissione ritiene che il patrimonio culturale meriti un Anno europeo nel 2018.
“Il nostro patrimonio culturale è non solo la memoria del nostro passato, ma anche la chiave del nostro futuro – ha dichiarato Tibor Navracsics, Commissario europeo per l’Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport – L’Anno europeo del patrimonio culturale costituirà un’occasione per sensibilizzare in merito all’importanza sociale ed economica del patrimonio culturale e promuovere l’eccellenza europea nel settore. Chiedo al Parlamento europeo e al Consiglio di sostenere la nostra proposta e invito tutte le parti interessate a contribuire al successo dell’Anno europeo”.
Il patrimonio culturale europeo riveste anche un importante ruolo economico, con 300.000 posti di lavoro diretti e 7,8 milioni di posti di lavoro indirettamente collegati al settore in Europa, ad esempio nel turismo, nell’edilizia e in servizi ausiliari quali i trasporti, l’interpretariato, la manutenzione e la sicurezza. In Francia, il patrimonio culturale ha generato, nel solo 2011, 8,1 miliardi di euro provenienti dalla gestione di musei, attrazioni turistiche, edifici e siti storici, nonché biblioteche e archivi.
L’Anno europeo del patrimonio culturale, sottolinea la Commissione UE, “sarà un’occasione per mettere in luce l’importanza della cultura europea e ciò che l’UE può fare in materia di salvaguardia, digitalizzazione, infrastrutture, ricerca e sviluppo delle competenze, per citare solo alcuni dei settori sostenuti da programmi di finanziamento dell’UE, come “Europa creativa”.
In tutta Europa saranno organizzati eventi e attività informative, didattiche e di sensibilizzazione e sarà l’occasione per cercare soluzioni a problemi quali i tagli ai bilanci pubblici per la cultura, il calo della partecipazione ad attività culturali tradizionali, le pressioni ambientali sui siti del patrimonio culturale, il mutamento delle catene del valore e la trasformazione digitale. In linea con la recente comunicazione congiunta “Verso una strategia dell’Unione europea per le relazioni culturali internazionali”, l’iniziativa promuoverà la salvaguardia del patrimonio culturale quale elemento essenziale delle politiche esterne dell’UE, cercando le modalità per far fronte alla distruzione illecita del patrimonio culturale nelle zone di conflitto e al traffico illegale di beni culturali.
Il Presidente di “Europa Nostra”, la rete di organizzazioni che si prefigge la salvaguardia del patrimonio culturale e naturale europeo in pericolo, ha accolto favorevolmente la proposta.
“L’anno europeo del patrimonio culturale dovrebbe essere un anno di scoperta per i popoli d’Europa: conoscere il nostro comune patrimonio culturale e come questo ci collega in tutto il continente – ha affermato Plácido Domingo, il celebre cantante lirico – Si tratta di un aperto invito ad immergersi nella storia, a visitare siti storici eccezionali e a condividere la passione per la loro bellezza con persone di tutta Europa e non solo. Facciamo in modo che non sia solo un annuncio e che tutti insieme ci adoperiamo per far sì che il 2018 sia l’anno che accende la scintilla che avvia una rinascita dell’Europa. Da parte sua “Europa Nostra” nel corso dell’anno darà voce per informare, insegnare, contribuire alla scoperta, allo scambio di idee e, soprattutto, per godere insieme del nostro patrimonio“.
Scade il 1° Ottobre 2016 la presentazione delle candidature per il Premio per il patrimonio culturale dell’Unione europea/Europa Nostra Awards, considerato il riconoscimento europeo più prestigioso d’Europa in tale ambito, che ogni anno viene assegnato ai progetti che si sono distinti per la preservazione e rivitalizzazione dei tesori culturali europei.
Anche per il 2016 saranno selezionati fino a 30 progetti presentati da organizzazioni e singoli individui dei 36 Paesi che fanno parte del Programma della Commissione UE “Europa creativa” tra i quali verranno annunciati i 7 vincitori del Grand Prix, ognuno dei quali riceverà 10.000 euro, ed il vincitore del Premio della giuria popolare, scelto tra progetti vincitori per le 4 Categorie previste: Conservazione; Ricerca e digitalizzazione; Contributi esemplari di individui ed organizzazioni; Educazione, formazione e sensibilizzazione.
Bando, Guida per le candidature e Modulo di iscrizione possono essere scaricati da questo sito: www.europanostra.org