Salute

Bisfenolo A: è un rischio per milioni di europei

Sulla base di uno studio di monitoraggio umano condotto dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (AEA), un briefing dell’Agenzia Europea dell’Ambiente AEA) rilancia l’allarme sul Bisfenolo A, la sostanza chimica utilizzata in molti prodotti di uso quotidiano e, in particolare, negli imballaggi alimentari, esponendo a dosi elevate di tale sostanza milioni di europei, considerando che negli 11 Paesi europei presi in considerazione tra il 71% e il 100% del campione era esposto al di sopra delle soglie di sicurezza per la salute.

L’esposizione della popolazione europea alla sostanza chimica sintetica bisfenolo A (BPA), utilizzata nella produzione di oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti, come stoviglie riutilizzabili e rivestimenti interni, lattine e contenitori per acqua potabile, è ben al di sopra dei livelli accettabili di sicurezza sanitaria, rappresentando un potenziale rischio per la salute di milioni di persone.

È quanto emerge dal briefingHuman exposure to Bisphenol A in Europe”, pubblicato il 14 settembre 2023 dall’ Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), basato sui dati raccolti da uno studio dell’EFSA di biomonitoraggio umano, recentemente concluso e finanziato dal Progetto di ricerca europeo  (HBM4EU),che ha rilevato come fino al 100% delle persone partecipanti, provenienti da 11 Paesi dell’UE, erano probabilmente esposti al Bisfenolo A al di sopra delle soglie di sicurezza per la salute, sollevando notevoli preoccupazioni per la salute dell’intera popolazione dell’UE.

L’UE è sempre più preoccupata per l’uso massiccio di bisfenolo A in molti prodotti di consumo e per il suo impatto sulla salute umana. Le persone sono esposte al BPA principalmente attraverso la dieta poichéil BPA è presente in una gamma di plastiche comunemente utilizzate negli imballaggi per alimenti e bevande. Ad aprile l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato il suo ultimo parere scientifico, rivalutando i rischi per la salute pubblica dovuti all’esposizione di BPA con la riduzione della dose giornaliera tollerabile (tdi) di tale sostanza di circa 20mila volte.

L’EFSA conclude che il BPA può danneggiare il sistema immunitario umano a dosi molto basse, in aggiunta a una serie di effetti dannosi sulla salute umana precedentemente scoperti, come disturbi endocrini, ridotta fertilità e reazioni allergiche cutanee

Il briefing dell’AEA, presentando le informazioni più recenti sull’esposizione umana al Bisfenolo A, evidenzia i potenziali rischi per la salute derivanti dalle persone esposte a livelli non sicuri di BPA, concludendo che sussiste attualmente una certa preoccupazione derivante dall’esposizione alimentare al BPA, in particolare nei prodotti alimentari conservati, quale fonte più importante di esposizione per tutte le fasce d’età. 

Gli ultimi dati di biomonitoraggio umano HBM4EU, supportano la conclusione dell’EFSA secondo cui esiste un problema per la salute degli europei derivante dall’esposizione al BPA. Il biomonitoraggio umano fornisce misurazioni effettive dell’esposizione interna totale derivante da molteplici fonti di esposizione. I dati di biomonitoraggio dei livelli di bisfenolo A nelle urine umane mostrano che l’esposizione è ancora troppo elevata, nonostante le diverse misure normative introdotte dal 2015.

Il progetto europeo HBM4EU, condotto da gennaio 2017 a giugno 2022, ha generato dati di biomonitoraggio umano armonizzati a livello europeo sulla presenza di sostanze chimiche nella popolazione e sugli impatti associati sulla salute.

Il bisfenolo A e altri due bisfenoli utilizzati come sostituti del BPA (bisfenolo S e bisfenolo F) sono stati misurati nelle urine di 2.756 adulti di 11 Paesi, ovvero Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Islanda, Lussemburgo, Polonia, Portogallo. e la Svizzera, che rappresentano l’Europa settentrionale, orientale, meridionale e occidentale. Nei Paesi che hanno partecipato al biomonitoraggio del BPA, il livello di superamento variava tra il 71% e il 100%. L’esposizione della popolazione al BPA in Europa è quindi troppo elevata e costituisce un potenziale problema per la salute.

Percentuale di adulti in 11 Paesi europei con livelli di BPA nelle urine superiori all’HBM-GV, dal 2014 al 2020 (Fonte: HBM4EU Dashboard)

Va notato, sottolinea l’AEA, che il limite di quantificazione dei metodi analitici utilizzati per monitorare il BPA nell’urina umana è superiore al valore guida per il biomonitoraggio umano (HBM-GV). Ciò significa che i superamenti segnalati sono numeri minimi; esiste la probabilità che in realtà tutti gli 11 Paesi abbiano tassi di superamento del 100% di esposizione al di sopra dei livelli di sicurezza.

Grazie all’innovativo progetto di ricerca dell’UE sul biomonitoraggio umano siamo in grado di osservare che il Bisfenolo A rappresenta un rischio per la nostra salute molto più diffuso di quanto si pensasse in precedenza – ha dichiarato la Direttrice esecutiva dell’AEA, Leena Ylä-MononenDobbiamo prendere sul serio i risultati di questa ricerca e intraprendere maggiori azioni a livello europeo per limitare l’esposizione alle sostanze chimiche che rappresentano un rischio per la salute degli europei”.

Nonostante due decenni di significativa attenzione da parte delle autorità nazionali e dell’UE e l’introduzione di numerose misure normative, i dati di biomonitoraggio mostrano che l’esposizione al BPA è ancora troppo elevata e costituisce un potenziale problema per la salute. Ciò sottolinea l’importanza di proteggere meglio gli europei dall’esposizione a sostanze chimiche dannose. Sono in corso una serie di nuove importanti azioni, come descritto nella Strategia sulle sostanze chimiche e nel Piano d’azione per l’inquinamento zero della Commissione UE. In particolare, per il BPA la Commissione UE ha espresso l’intenzione di proporne entro il primo trimestre 2024 il divieto dell’uso, come per altri bisfenoli, nei materiali a contatto con gli alimenti. 

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