Sono 30 le località balneari della penisola premiate con le 5 Vele della Guida Blu “Il mare più bello 2025”, il riconoscimento che ogni anno Legambiente e Touring Club Italiano assegnano alle località marine e lacustri del nostro Paese, che presentano, oltre alla qualità delle acque un’offerta turistica di qualità e innovative strategie di sviluppo sostenibile: 20 le località turistiche marine selezionate tra 355, e 10 quelle lacustri su 78.
Spiagge indimenticabili, acque cristalline, escursioni, passeggiate, luoghi d’arte che meritano una visita speciale, eccellenze enogastronomiche, curiosità. Al centro la gestione sostenibile del territorio indispensabile per un’offerta turistica di qualità.
Dopo le Bandiere Blu assegnate il 13 maggio dalla FEE (Foundation for Environmental Education), il 13 giugno 2025, in occasione seconda edizione del Forum Blue Economy,organizzato a Roma nell’ambito del Progetto europeo LIFE Sea.Net, sono state assegnate le Vele 2025 della Guida “Il mare più bello 2025”, il riconoscimento che ogni anno Legambiente e Touring Club Italiano (TCI) attribuiscono alle località marine e lacustri del nostro Paese.
“La Blue economy rappresenta un pezzo di economia fondamentale per conseguire gli obiettivi climatici al 2030 e quelli del Green Deal europeo, ma è importante un approccio sempre più sostenibile conciliando la promozione del settore marittimo, nuova occupazione, la conservazione di habitat e biodiversità e definire una governance condivisa con regole chiare – ha commentato Giorgio Zampetti, Direttore generale di Legambiente – Ce lo ricorda anche la conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani in corso a Nizza dove si sta discutendo di un possibile Patto europeo per gli Oceani e della qualità di mari e oceani minacciati in primis da sfruttamento, inquinamento e crisi climatica. Servono azioni internazionali e nazionali, ma anche interventi a livello territoriale. Le esperienze delle località balneari a cinque vele che oggi abbiamo premiato insieme al Touring Club Italiano dimostrano come ciò sia fattibile partendo da un turismo sostenibile capace di valorizzare il territorio e il capitale naturale affrontando al tempo stesso le tante problematiche ambientali come crisi climatica, inquinamento e overtourism”.
Anche se entrambi i riconoscimenti (Bandiere Blu e Vele) sono assegnati sulla base di una serie di criteri ambientali che tengono conto, soprattutto, della qualità delle acque di balneazione, le valutazioni di Legambiente e TCI sono suddivise in due principali categorie: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi. Gli indicatori analizzati valutano uso del suolo; degrado del paesaggio; biodiversità; attività turistiche; acque e spiagge; stato delle aree costiere; mobilità; acqua e depurazione; energia; rifiuti; iniziative per la sostenibilità; sicurezza alimentare e produzioni tipiche di qualità; struttura sociale e sanitaria; l’impegno nella tutela delle tartarughe Caretta caretta. Inoltre, le valutazioni sono effettuate con un controllo diretto sul posto, attraverso le analisi compiute dalla Goletta Verde.
Il giudizio attribuito a ciascun comprensorio va dalle 5 Vele assegnate ai migliori fino a Una Vela per i territori che comunque raggiungono la sufficienza dei voti.
“Il mare più bello” passa in rassegna 355 comuni costieri italiani, e 78 località lacustri, premiando con il massimo riconoscimento, le Cinque Vele, i comuni che hanno saputo coniugare al meglio la qualità dei servizi offerti al turista con scelte coraggiose e innovative nel segno della sostenibilità ambientale.
Sono stati segnalati, inoltre, ben 103 comuni amici delle tartarughe marine impegnati a portare avanti azioni concrete come la pulizia manuale delle spiagge, limitazioni dell’inquinamento luminoso, formazione dei gestori balneari, collaborazione con referenti scientifici per il monitoraggio e la protezione dei nidi.
Quest’anno sono 30 le località balneari a 5 Vele, 20 di mare e 10 di laghi. Il Sud domina la top five nazionale delle località marine a cinque vele con ben cinque comuni del Meridione. Prima in classifica è la sarda Domus De Maria (Su), 2° posto per la cilentana Pollica (Sa), seguita in ordine di classifica da Nardò (Le), Baunei (Nu)e da San Giovanni a Piro (Sa).
La Sardegna è risultata la regione più premiata con ben 6 località, seguono la Puglia con 5, la Toscana con 4, la Campania con 3. Chiudono la classifica la Basilicata e la Liguria, con 1 località ciascuna. Fa notizia l’esclusione della Sicilia, per il secondo anno consecutivo, dal vertice della classifica delle località marine a 5 Vele.
Sul fronte laghi, leader in classifica quello di Molveno, in Trentino-Alto-Adige, seguito dal lago di Monticolo ad Appiano sulla strada del Vino (Bz) e dal lago di Avigliana Grande (To). Le province autonome di Trento e Bolzano si confermano tradizionalmente le più premiate con 3 località (anche Fiè allo Sciliar sul lago di Fiè). Premiate 2 località per il Veneto: Alpago (Bl) sul Lago di Santa Croce e Sospirolo (Bl) sul Lago del Mis. Anche il Piemonte ha visto premiate 2 località, oltre ad Avigliana, Cannero Riviera (Vb) sul Lago Maggiore, e 2 le località per la Lombardia, Toscolano Maderno (Bs) e Gardone Riviera (Bs), entrambe sulla riva occidentale del Lago di Garda. Confermato in Abruzzo il Lago di Scanno (Aq).
“Dal 2000 dedichiamo una Guida al mare più bello d’Italia un traguardo importante: un quarto di secolo in cui Il mare più bello, ha raccontato, mappato e valorizzato il patrimonio marino e lacustre del nostro Paese, unendo alla promozione turistica del territorio un forte impegno per la sostenibilità e la difesa dell’ambiente, come indicato con grande forza dalla modifica dell’art. 9 della Costituzione – ha dichiarato Giulio Lattanzi, Direttore Generale del Touring Club Italiano – Un invito a scoprire luoghi noti e meno noti e a lasciarsi ispirare per vivere esperienze turistiche autentiche. Ma soprattutto uno strumento per riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente, in un momento in cui cambiamento climatico e inquinamento rendono sempre più urgenti azioni concrete a tutela del Pianeta: l’innalzamento del livello dei mari, l’erosione costiera, l’aumento delle temperature, la perdita di biodiversità, le microplastiche in mare sono effetti delle attività umane. Attività che impattano anche sulle economie locali e sul turismo del futuro. Come Touring Club Italiano siamo orgogliosi di contribuire con questa guida alla diffusione di un modello di turismo consapevole, rispettoso dei territori e delle comunità che li abitano e siamo grati a Legambiente per la proficua e duratura collaborazione, che unisce esperienze e competenze complementari in un progetto comune così importante”.