È stato lanciato dalla FAO l’Anno internazionale della Frutta e della Verdura, proclamato dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della frutta e della verdura per l’alimentazione umana, la sicurezza alimentare e la salute, nonché per realizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
Con un evento in webinar il 15 dicembre 2020 l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), capofila per le celebrazioni assieme alle altre agenzie e organismi della rete ONU, ha ufficialmente dato il via al 2021 Anno Internazionale della Frutta e della Verdura (IYFV), proclamato il 19 dicembre 2019 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di:
1. Sensibilizzare l’opinione pubblica e orientare le politiche sui vantaggi per la salute e l’alimentazione derivanti dal consumo di frutta e verdura.
2. Promuovere diete e stili di vita sani, diversificati ed equilibrati attraverso il consumo di frutta e verdura.
3. Ridurre le perdite e gli sprechi nei sistemi alimentari basati sulla frutta e sulla verdura.
4. Condividere le migliori pratiche riguardanti i seguenti aspetti:
– promozione del consumo e della produzione sostenibile di frutta e verdura che contribuisca ai sistemi alimentari sostenibili;
– miglioramento nella sostenibilità nelle fasi di stoccaggio, trasporto, commercio, lavorazione, trasformazione, vendita al dettaglio, riduzione degli sprechi e riciclaggio, nonché nelle interazioni fra questi processi;
integrazione dei piccoli agricoltori, compresi gli agricoltori familiari, nelle catene di produzione locale, regionale e globale, e nelle catene di valore/fornitura per una produzione sostenibile di frutta e verdura, riconoscendone il contributo, compresi gli ecotipi/le varietà locali, alla loro sicurezza alimentare, nutrizione, mezzi di sussistenza e redditi;
– rafforzamento della capacità di tutti i Paesi, soprattutto di quelli in via di sviluppo, di adottare tecnologie e approcci innovativi nel combattere le perdite e gli sprechi di frutta e verdura.
Nel suo intervento, il Direttore generale della FAO ha descritto l’iniziativa come “un’opportunità unica per aumentare la consapevolezza globale”.
“La pandemia di COVID-19 ha indotto le persone a trovare nuovi modi per combattere la fame e la malnutrizione e l’IYFV ha la possibilità di far risaltare il ruolo delle tecnologie digitali nel migliorare la nutrizione e le opportunità di mercato – ha continuato QU Dongyu – Nell’attuale crisi sanitaria che stiamo affrontando in tutto il mondo, promuovere diete sane per rafforzare il nostro sistema immunitario è particolarmente adeguato”.
Per l’Anno Internazionale della Frutta e della verdura, la FAO ha predisposto il blackground paper “Fruit and Vegetables. You Dietary Essentials” che riassume i vantaggi del consumo di frutta e verdura, ma esamina anche i vari aspetti del settore ortofrutticolo con approccio sui sistemi alimentari: dalla produzione e dal commercio sostenibili alla gestione delle perdite e dei rifiuti. Il documento costituisce un quadro di riferimento per la celebrazione dell’Anno, evidenziando le interconnessioni delle parti interessate e le questioni chiave da considerare per l’azione durante l’IYFV.
Aspetti principali
– Frutta e verdura sono ottime fonti di fibre dietetiche, vitamine e minerali (per esempio, folati, vitamine A e C, potassio), e composti fitochimici benefici.
– Componenti essenziali di una dieta sana, frutta e verdura possono aiutare a ridurre i fattori di rischio per malattie non trasmissibili come sovrappeso/obesità, infiammazioni croniche, ipertensione e colesterolo alto.
– Per avere effetti benefici sulla salute si dovrebbero consumare almeno cinque porzioni (o 400gr) al giorno di frutta e verdura.
La frutta e la verdura vanno introdotte nella dieta già a partire dai 6 mesi di età e mantenute come regolari componenti di una dieta sana lungo tutto l’arco della vita.
– L’enorme varietà di frutta e verdura permette un’offerta alimentare altrettanto varia, adatta alle esigenze dei diversi sistemi di produzione e mercati.
– Fino al 50% di frutta e verdura prodotte nei Paesi in via di sviluppo va perso nella catena di approvvigionamento, ossia tra il momento della raccolta e il consumo.
– Per produrre un’arancia possono essere necessari fino a 50 litri d’acqua. La perdita di frutta e verdura rappresenta quindi uno spreco di risorse sempre più scarse come il suolo e l’acqua.
– Un volume ingente di prodotti ortofrutticoli che sarebbero perfettamente adatti per il consumo umano viene sprecato lungo la filiera alimentare a causa di difetti fisici o estetici.
– L’innovazione digitale consente di tracciare e rintracciare i prodotti freschi, dalla produzione al consumo. Ciò a sua volta permette di ampliare le opportunità commerciali, ridurre le perdite e gli sprechi e rendere più trasparente la catena di valore.
– L’enorme varietà di frutta e verdura offre un’offerta alimentare altrettanto varia, adatta alle esigenze dei diversi sistemi di produzione e mercati.
– Rispetto ad altre colture, la coltivazione di frutta e verdura di elevata qualità può essere redditizia nel caso di piccoli appezzamenti di terra che richiedono un consumo ridotto di acqua e nutrienti.
– La pandemia COVID-19 ha dimostrato l’importanza di creare catene di valore brevi e inclusive, anche con riferimento alla produzione ortofrutticola, al fine di garantire opportunità di mercato migliori per le aziende agricole a conduzione familiare e per le zone periurbane.
Nel suo messaggio il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha chiesto un “approccio più olistico” alla nutrizione e alla sostenibilità, sottolineando che il Vertice sui sistemi alimentari, in programma a settembre 2021 durante l’Assemblea delle Nazioni Unite, rappresenterà anche “l’occasione per riesaminare i nostri sistemi alimentari, impegnandoci per un mondo più sano, resiliente e sostenibile dove ognuno abbia accesso e possa permettersi quell’alimentazione diversificata che è necessaria a tutti”.
La doppia crisi del COVID-19 e i cambiamenti climatici, sottolinea la FAO, impongono che i sistemi alimentari siano al centro delle Agende internazionali e nazionali come mai lo sono stati prima d’ora. L’opportunità di un cambiamento trasformativo positivo non ha precedenti. Dobbiamo affrontare questa opportunità con coraggio e ottimismo, evitare i rischi insiti nel pensiero semplicistico e adottare deliberatamente un approccio sistemico.
Inoltre, non sarà possibile conseguire la maggior parte degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU al 2030 e fornire una dieta sana per la popolazione mondiale, senza tener conto delle risorse naturali del Pianeta. L’Anno internazionale della frutta e della verdura 2021 rientra nel “Decennio di azione delle Nazioni Unite sulla nutrizione” (2016-2025) e nel “Decennio delle Nazioni Unite dell’Agricoltura Familiare” (2019-2028): “ Queste celebrazioni si rafforzano a vicenda fornendo, al contempo, maggiore visibilità ai piccoli produttori e sensibilizzando sulla sicurezza alimentare e sulla nutrizione“