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Uva: il consumo migliora la salute e allunga la vita

Recenti studi di ricercatori statunitensi condotti su topi evidenziano che l’aggiunta a lungo termine di uva ad una dieta ricca di grassi tipica dello stile di vita occidentale determina modelli unici di espressione genetica, riducendo il fegato grasso e prolungando la durata di vita.

Tutti noi abbiamo a mente il detto ‘sei quello che mangi’, il che è ovviamente vero dal momento che tutti noi iniziamo come feti e finiamo per diventare adulti mangiando cibo – ha affermato il Dr. John Pezzuto, ricercatore della Western New England University (MA-USA) – College of Pharmacy and Health Sciences e autore senior in tre nuovi studi sugli effetti per salute e durata della vita dei topi, a seguito dell’aggiunta di uva nella dieta – Ma questi studi aggiungono una dimensione completamente nuova a quel vecchio detto. Non solo il cibo viene convertito in parti del nostro corpo, ma, come dimostrato dal nostro lavoro con l’uva introdotta nella dieta, cambia effettivamente la nostra espressione genetica. Questo è davvero straordinario”.

Con il primo Studio Consumption of Grapes Modulates Gene Expression, Reduces Non-Alcoholic Fatty Liver Disease, and Extends Longevity in Female C57BL/6J Mice Provided with a High-Fat Western-Pattern Diet”., pubblicato il 5 luglio sulla rivista Foods, Pezzuto e i suoi colleghi dimostrano che l’aggiunta a lungo termine a fine pasto di una dieta ricca di grassi, tipicamente consumata nei paesi occidentali, di un estratto di uva in polvere corrispondente a meno di due tazze, determina una riduzione del fegato grasso (steatosi epatica).

Il fegato grasso, che colpisce circa il 25% della popolazione mondiale e può eventualmente portare a effetti negativi, incluso il cancro al fegato, viene prevenuto o ritardato – hanno sottolineato i ricercatori – I geni responsabili dello sviluppo del fegato grasso sono stati alterati in modo benefico, consumando uva”.

In precedenza, nello Studio Effect of Dietary Grapes on Female C57BL6/J Mice Consuming a High-Fat Diet: Behavioral and Genetic Changes”, pubblicato nel febbraio 2022 sulla rivista Antioxidants, i ricercatori avevano scoperto che il consumo di uva alterava  l’espressione genica nel cervello dei topi, con effetti positivi su aspetti comportamentali e cognitivi.

Sono necessari ulteriori studi, ma è da notare che la somministrazione giornaliera di uva ha avuto un effetto protettivo sul metabolismo cerebrale – hanno indicato i ricercatori – Ora si può suggerire che ciò sia dovuto all’alterazione dell’espressione genica“.

Nel terzo StudioAddition of grapes to both a standard and a high-fat Western pattern diet modifies hepatic and urinary metabolite profiles in the mouse”, pubblicato il 20 luglio sulla rivista  Foods & Function, e coordinato dal Dr. Jeffrey dell’Università di Long Island Arnold & Marie Schwartz College of Pharmacy and Health Sciences, a cui il Pezzuto ha collaborato,  si è constatato che l’integrazione di uva nella dieta non solo ha alterato espressione dei geni, ma anche il metabolismo con l’aumento di geni antiossidanti .

Molte persone pensano di assumere integratori alimentari che vantano un’elevata attività antiossidante – ha osservato Pezzuto – In realtà, però, non ne puoi consumare in quantità che possa fare la differenza. Ma se si cambia il livello di espressione genica antiossidante, come abbiamo osservato con l’uva aggiunta alla dieta, il risultato è una risposta catalitica che può fare davvero la differenza“.

Un altro effetto notevole è stata la capacità dell’uva di allungare la durata della vita dei topi sottoposti a una dieta occidentale ricca di grassi, nota per essere associata a condizioni avverse come obesità, diabete, malattie cardiovascolari, cancro, malattie autoimmuni e morbo di Alzheimer. L’aggiunta di uva alla dieta, senza modificare la quantità di cibo assunto o il peso corporeo, ha ritardato la mortalità.

Sebbene non sia una scienza esatta convertire gli anni di vita di un topo a quelli di un essere umano, la nostra migliore stima è che il cambiamento osservato nello studio corrisponderebbe ad un allungamento di 4-5 anni di vita per un essere umano – ha concluso Pezzuto – Resta da vedere esattamente come tutto questo possa rapportarsi all’uomo, ma è chiaro che l’aggiunta di uva alla dieta cambia l’espressione genica in qualcosa di più del solo fegato“.

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